buongiorno. sto seguendo una terapia cognitivo comportamentale ma sono arrivato ad un punto morto. è emerso che sono "bloccato" nel senso che ho una grande difficoltà ad accettare il cambiamento, e purtroppo non mi basta sentirmi dire di accettare e affrontare il cambiamento. ho bisogno di strumenti e di essere guidato in questo. purtroppo però sono anche molto insicuro e con bassa autostima e questo non mi aiuta perchè non perdo occasione per far ricadere su altri la mia incapacità di accettare il cambiamento e cercare continuamente conferme dagli altri, evito anzichè affrontare il problema. avrei bisogno di un professionista che abbia già avuto pazienti col mio stesso problema e che lo abbia risolto.
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17 MAR 2015
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Caro Fabio,
mi soffermavo su questa tua frase:
"non mi basta sentirmi dire di accettare e affrontare il cambiamento. ho bisogno di strumenti e di essere guidato in questo."
Mi sembra lecito che non ti basti ... se bastasse dire di accettare ed affrontare qualunque cosa sarebbe tutto molto facile.
Mi sembra che ci siano 2 situazioni differenti per cui chiedi un consiglio:
1- La tua relazione terapeutica.
Per questa credo che tu possa parlare con il tuo terapeuta e chiedergli quello di cui hai bisogno, dirgli che non ti basta quando senti che è così e ristrutturare la vostra relazione. Se senti di poterti fidare di lui, continua questa terapia partendo proprio da questo "blocco". A volte è nei momenti di crisi nella terapia che vengono fuori gli elementi di "sblocco". Nel caso non sentissi il tuo terapeuta adatto a te, puoi pensare di "cambiare" e sei libero di farlo.
Ma poichè ognuno è unico, non per tutti è adatto lo stesso terapeuta, quindi un terapeuta che abbia guidato un paziente con un caso simile al tuo non è detto che possa venirne a capo, proprio perchè ciascuno è diverso.
Inizia a fare una scelta, secondo quello che tu senti, il cambiamento inizia già facendo delle "scelte".
2- chiediti se il "vestito" dell'insicurezza, della bassa autostima, non contribuisca a tenere nascosto il resto. A volte ci si presenta agli altri con termini o giudizi come "insicuro", "incapace" ecc ... e si fa fatica a presentarsi come "Fabio."
18 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Fabio
qui stai toccando davvero un punto importante nella psicoterapia.
Il cambiamento che, infatti è cruciale per poter affrontare i problemi, evolversi e sentirsi meglio.
Ci sono molte resistenze al cambiamento e questo vale per ogni persona fuori o dentro la terapia.
Io credo che spesso succede perchè non si comprende bene e non si capisce cosa sia il cambiamento; molti lo vivono come uno "snaturarsi", non è così !
Nel cambiamento le tue qualità "semplicemente" vengono messe in luce.
Occorre pensarlo come alla lavorazione di una pietra grezza che poi diventa uno splendido diamante essendo ora in risalto i suoi punti di forza e di luce.
Cambiare è questo! Trovare le tue capacità e farle risplendere. Togliere dai tuoi pensieri e dai tuoi comportamenti quegli elementi inutili e che solo ti offuscano e ti inibiscono in azioni realizzative importanti.
Cambiare è trovare la scorrevolezza e la fluidità che ora ti mancano.
Quindi io direi che si può andare con motivazione e anche con gioia verso un nuovo Te, che è nuovo perchè ripulito da scorie e da impedimenti.
Tutto qui.
Spero esserti stata utile.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
17 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentilissimo, la paura di cambiare è una delle più comuni perchè mette in discussione i vecchi schemi certi. I vecchi ruoli, infatti, i cosiddetti "copioni di vita" che siamo abituati a seguire, per quanto a volte insani e pieni di sofferenza ci danno un certo senso di sicurezza, perchè sono stati utili per qualche ragione. Gli strumenti e le tecniche servono poco in questo senso, anche perchè continuano a provenire dall'esterno e ciò alimenta sono quelle che sente come insicurezza interna.
Penso possa essere utile porsi degli obiettivi terapeutici nuovi, proprio rispetto all'immaginare un cambiamento in termini di aiuto e di benessere, perchè deve esserci qualcosa di pauroso in quello che costruisce dentro la sua mente o nel suo dialogo interno quando pensa a questa parola "cambiamento". Le consiglio anche di centrarsi sulle sue risorse perchè, anche se non sente di averne molte, può costruirle e in questo può chiedere aiuto pur senza delegare. Molti auguri.
17 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Fabio,
Ne hai parlato in terapia di questa difficoltà? Questa paura del cambiamento forse andrebbe approfondita. Ovviamente da un consulto online non ti posso aiutare nel modo che richiedi tu. Però ti posso suggerire di, se non l'avessi ancora fatto, aiutarti a trovare altri strumenti utili per superare questo blocco, ed eventualmente chiedere se questo tipo di approccio ti è' sufficiente. La tua situazione e' comune a tante persone che si rivolgono ad uno psicoterapeuta, non ti preoccupare, se hai perplessità scrivimi pure.
Cordialmente.
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero
17 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Fabio,
dice che non riesce ad affrontare il cambiamento. Cambiare significa molte cose, in generale implica una trasformazione di qualcosa in qualcos'altro di diverso, ma in particolare lei cosa intende per cambiamento? La terapia cognitivo-comportamentale che sta seguendo é sicuramente già un buon primo passo per affrontare il disagio che sperimenta e il fatto che si sente "bloccato" potrebbe significare più cose. Le consiglio di procedere, nonostante le perplessità che ha in questo momento, probabilmente per lei cambiare terapeuta potrebbe essere anche un ulteriore modo per portare avanti il problema invece che risolverlo. Abbia fiducia ed esprima totalmente ciò che pensa e ciò che desidera.