Paura degli amici
Salve, sono un ragazzo di 21 anni e ho questa paura che non saprei bene come chiamare. Prima era solo un leggero imbarazzo, dato magari dal mio carattere introverso, ma da 3 anni circa questo malessere è diventato sempre più invalidante. Ogni volta che, nella mia vita sociale, qualcuno si mostra "accogliente" nei miei confronti divento estremamente ansioso e schivo. Per fare qualche esempio, quando mi viene offerto un passaggio o qualsiasi altra cosa, o anche per un invito a casa di un amico o ad una festa. La verità è che in ogni occasione mi fa davvero piacere l'invito dell'amico , ma si attiva automaticamente nella mia testa un meccanismo per cui nascono senza interruzione pensieri del tipo "e ora? Che faccio? E se non ci stessi bene là ? Al solito, finirò per starmene all'angolo da solo, no preferisco stare a casa". Sento il peso delle aspettative dell'altra persona, soprattutto se è amica. È come se in cambio dovessi soddisfare queste sue aspettative e già in partenza do per scontato di non riuscirci, perché non sono una persona divertente, quella con la battuta sempre pronta e che fa ridere tutti, e tra l'altro quando mi ritrovo invece con questo tipo di persone avverto ancora di più la differenza che c'è tra me e gli altri e mi inibisco. È che non so fare compagnia agli altri, è difficile per me trovare argomenti di cui parlare con la maggior parte della gente. So però, per esperienza e perché mi conosco, che se solo riuscissi a non far partire quella "mitraglia" di pensieri io potrei farcela perché non sono nemmeno la persona più noiosa di questo mondo, è che non so come non assecondare troppo il mio cervello. Comunque, come se non bastasse, come risultato di tutto ciò la gente pensa sia noioso, arrogante e pure stronzo... Grazie per aver trovato il tempo di leggere.