Ciao.. sono un ragazzo di 18 anni. Forse i miei problemi dipendono dal fatto che vorrei essere una ragazza, essere nato femmina..
e che ho vissuto con mia zia fino a 12 anni e poi sono andato con mio padre. Mia madre è mancata quando ero piccolo e neanche me lo ricordo questo fatto, mi pesa poco al dire il vero e il fatto di essere una ragazza è più un desiderio che altro, non so come spiegare.. il fatto di essere un maschio mi crea poco disagio cioè gioco con gli amici ai videogiochi.. anche se in ogni videogioco di ruolo il mio alter ego lo faccio sempre femmina sarà per compensare il fatto di non essere una ragazza.. Non so, mi piace (non so se potrebbe centrare con quello che scrivo sotto.. scusate ma sono un pò difficile da capire).
in ogni caso mi ricordo più o meno il periodo: un anno un anno e mezzo fa ho incominciato a parlare da solo (pensando) dopo qualche mese che mi rispondevo da solo alle mie domande (con una voce femminile sempre pensando) alle cose che dovevo fare come se parlassi con un altra persona.. e quando parlavo con un altra persona pensavo io e anche l'altra voce cioè io.. a cosa potevo rispondere in base alla situazione come se avessi avuto due punti di vista differenti .. una sera mentre tornavo a casa ho pensato che ero pazzo che parlavo da solo che mi rispondevo da solo e quella sera quella voce si è fatta reale nel senso che prima la controllavo nel senso che mi parlavo da solo insomma.. e da li sono passati 4-5 mesi questa voce che ha anche un nome... ma non la sento sempre.. sopratutto quando sono molto concentrato a fare qualcosa o prima di andare a dormire ci parlo tranquillamente.. per me più che un fastidio è un aiuto. Mi prova a calmare quando sono arrabbiato.. sembrerà strano ma è così. Ho provato a parlarne con un amico, gliel'ho scritto prima per telefono e quando l'ho incontrato mi ha evitato il discorso come se non gli avessi mai detto nulla.. in ogni caso non mi crea nessun disagio ma vorrei saperne di più sulla mia condizione. Ho chiesto se creasse qualche problema parlare di questa cosa a lei.. e mi ha detto che posso fare quello che voglio... ho provato a riassumere tutto.. Non so che altro dire.
Vi ringrazio per le future risposte.
Cordiali saluti
Sean
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2 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Sean,
mi pare di capire che il desiderio di essere femmina in realtà in te non si traduce in nessun comportamento concreto di tipo femminile ( pettinatura, abbigliamento, trucco etc.) e nemmeno in pulsioni sessuali di tipo femminile.
Quanto alla voce (femminile), prima pensata e poi, a volte, sentita cioè percepita, non sembra essere una voce estranea che disturba, comanda o minaccia ma in fondo sei sempre tu, come alter ego femminile che, decentrandoti ti rispondi, ti calmi o ti consoli.
Se è così, tutto sommato, non mi sembra al momento una sintomatologia grave o indicativa di sicura patologia grave e potrebbe anche essere frutto di sola autosuggestione.
Tuttavia ti consiglio di non parlarne con amici o amiche che potrebbero prenderti in giro o anche spaventarsi ma piuttosto di rivolgerti ad uno psicoterapeuta per un approfondimento diagnostico e successivo trattamento psicoterapeutico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
3 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Sean,
come già gli altri colleghi, ti consiglio anch'io di rivolgerti a un terapeuta per approfondire le problematiche di cui parli nella tua mail.
La tua è un'età fluida, ipotizzare diagnosi è difficile. Certi pensieri ed emozioni possono presentarsi per periodi limitati ed essere segnali di una confusione momentanea in un periodo della vita complesso per tutti (l'ingresso nell'età adulta), oppure, al contrario, la manifestazione di qualche disagio più profondo.
Quello che mi sembra certo è che stai incontrando delle difficoltà nella costruzione della tua identità adulta (c'entra qualcosa, molto probabilmente, il fatto che tu sia rimasto orfano di madre quand'eri molto piccolo). Un terapeuta ti potrebbe aiutare, accompagnandoti per un po' in questo tuo percorso.
Dr.ssa Livia Botta
3 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
caro sean,
ti consiglio di parlare del tuo problema di persona con un professionista, possibilmente contattando anche uno psichiatra che possa prescriverti una terapia farmacologica. NOn devi aver paura o vergognarti di quello che senti, ma cercare di affrontare la situazione con fermezza e calma. Anche se la voce con cui conversi non ti crea disagio, ma, anzi, ti aiuta a tranquillizzarti e a fare le ute scelte più serenamente, valutando come in un dialogo reale pro e contro da punti di vista differenti, questa condizione potrebbe essere un sintomo di un problema nascente che potresti rischiare di sottovalutare... se la condizione ti sfuggisse di mano, diventando più frequente e consistente, dopo ti sarebbe più difficile recuperare il controllo di te stesso e dei tuoi pensieri. Probabilmente anche le tue difficoltà di identificazione sessuale, il tuo desiderio di sentirti in un corpo femminile, diverso dal tuo, sono in parte collegate a un disturbo sottostante più profondo e pervasivo, che ti impedisce di sentirti uno e di pensare con una sola voce... non voglio spaventarti, ma, al contrario, rassicurarti sul fatto che parlare con qualcuno di quello che vivi e che pensi, di ciò che ti spaventa e ti fa sentire diverso dai tuoi amici, può aiutarti a ritrovare la serenità e impostare il tuo percorso di vita con più sicurezza. Non devi temere giudizi o etichette, lasciati aiutare e accompagnare in un percorso verso la ricerca del tuo vero sè...
3 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Sean,
dentro ad ognuno di noi c'è una grande energia che tende alla conciliazione tra gli opposti, tra cui Animus maschile e Anima femminile. Questo non sono io a dirlo ma Jung, uno dei più grandi pensatori e psicoterapeuti del novecento.
Sintetizzando all'estremo dentro ad ogni uomo c'è un'energia femminile, il sentimento, e dentro ad ogni donna c'è un'energia maschile, la volontà. Una delle grandi "missioni" che accompagnano tutta la nostra vita interiore è la conciliazione tra queste due forze. Questo vale per tutti noi. La tua Anima ha un modo certo non comune di manifestarsi, con questa voce nella tua testa. Sarebbe utile approfondire questo tema: cosa ti dice? Quando compare? Discorre con te o ti dà ordini? Ci sono affermazioni più ricorrenti di altre? Cosa provi quando la senti?
Per quanto riguarda il tuo desiderio di essere una ragazza, sei molto giovane ed è presto per dire se la transizione di genere sia la strada giusta per te o no.
In ogni caso, ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo, possibilmente a orientamento Junghiano, per capire quale sia la strada a te più adatta per incontrare la tua Anima, accoglierla in modo sano e sereno nella tua vita e crescere con lei.
Buon lavoro.
dott.ssa Elisabetta Ranghino
