Salve. Vi scrivo perché sto avendo delle discussioni con la mia compagna in merito al suo atteggiamento nei confronti della nostra bambina di 26 mesi. La bambina dorme a letto con noi da quando è nata, anche se io mi sono sempre opposto a questo e le ho preparato una camera tutta sua in stile Montessoriano. Rientro per lavoro molto spesso all'una e mezzo di notte, e trovo tv e luci accese in salone più dei cordoli di lucine led di Ikea accese in camera da letto perché la mia compagna ha paura a stare la notte da sola a casa. Adesso, da due giorni rientro a casa casa alla solita ora tarda e le trovo che dormono in salone sul divano letto perché alla bambina è insorta da qualche giorno una insolita paura dei rumori e addirittura ha cominciato a piangere perché non vuole dormire in camera da letto. So che alla sua età cominciano ad insorgere delle paure che sono legate allo sviluppo, ma mi sembra assurdo che la mia compagna addirittura si sia trasferita a dormire in un'altra camera per questo motivo. Stiamo discutendo sul fatto che a mio parere la madre non stia facendo altro che assecondare i timori della bambina in questa maniera, Stesso principio per cui non ha voluto adoperarsi assieme a me per spostare la piccola nella sua cameretta (bellissima, ve lo assicuro, lettino a forma di casetta con tanto di staccionata/testiera e fioriera con violette e gerani finti, soffitto affrescato con cielo nuvolette e rondini, decalcomanie di alberi, giraffe, gufetti rosa ed altri animali tutti sorridenti) ed abituarla sin da piccola a stare nel suo ambiente dedicato, stesso principio per cui la bambina è abituata ad essere assecondata quando dice "no" a qualsiasi cosa. Io non so che fare, la casistica di trovare un'altra situazione simile alla mia so per certo che è bassa, però. Come posso affrontare la situazione? Sono io che sbaglio a fare queste considerazioni perché sono un intransigente oppure sta veramente accadendo qualcosa di strambo e sbagliato in questa casa? È il caso di contattare uno psicologo dell'infanzia e farci parlare la mia compagna oppure è assolutamente normale che capitino eventi del genere? Grazie.
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30 LUG 2017
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Caro Lucio, le sue preoccupazioni vanno sicuramente prese in considerazione così come le motivazioni che spingono la sua compagna a comportarsi in un certo modo. Rivangare il passato purtroppo non porta ad una soluzione ma sicuramente sarebbe utile per voi trovare nuove strategie per permettere a voi e alla bambina di stare meglio.
Sicuramente uno psicologo potrebbe aiutarvi in questo, consiglio una consulenza psicologica ed eventualmente una terapia familiare.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Daniela Vinci
Arluno (MI)
3 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Lucio,
Secondo me si ha individuato giustamente una problematica molto importante.
Da quello che scrive sembra che sua moglie stia assecondando le paure della sua bimba. Questo è un modo per confermargliele.
Concordo con i colleghi che mi hanno preceduta con la necessità di consultare uno psicolo/psicoterapeuta per supportarvi in questo delicato momento di ciclo di vita per la presenza della nuova arrivata! Coraggio!
1 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Lucio
sono d'accordo con la collega. Le sue preoccupazioni e perplessità non sono fuori luogo ma andrebbero approfondite insieme a quelle della sua compagna. L'ideale sarebbe che prendiate insieme un appuntamento da una psicologa dell'infanzia affinché vi aiuti a trovare un nuovo equilibrio che dia sicurezza alla bambina. Se avete piacere sono a disposizione via Skype.
Saluti
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell'infanzia Trentino
31 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Lucio,
La sua bimba sta vivendo alcune paure tipiche della fase evolutiva dell'età cronologica.
D'altra parte la mamma sembra preda pure di alcune ansie e paure da elaborare.
Occorre individuare strategie condivise tra i genitori e giungere ad una mediazione. La coppia ha bisogno di coesione a livello educativo.
Un breve percorso di counseling psicologico potrebbe tornare utile in primis ai genitori per creare un clima accogliente per la bimba.
In una fase successiva, solo se necessario è possibile intervenire a livello sempre ludico sulla bimba per diminuire queste paure.
Cari saluti
Dott.ssa Costa
31 LUG 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Lucio,
nella situazione che descrive ci sono diversi spunti interessanti. Credo che la questione vada vista nella sua complessità. Infatti ci sono gli aspetti che riguardano le richieste della bambina e anche ciò che riguarda il modo in voi genitori le affrontate. I bambini vanno aiutati a gestire le loro paure, ma voi genitori avete una visione contrapposta. Io credo che consultare uno psicologo vi aiuterà a trovare una linea comune rispetto alla bambina, ma soprattutto ad affrontare alcuni aspetti della coppia che forse devono essere chiariti. Un caro saluto
Lia Cama