Salve a tutti,
Vorrei un parere esperto in base al profilo di una persona che, a parer mio, ha seri disturbi e rifiuta di accettarlo e farsi aiutare.
Questa persona e una persona molto vicina (nel senso di parentela) ma molto lontana (nel senso che se non fosse per il cognome che ci accomuna non avremo nulla in comune).
È una persona che sta bene solo se gli altri stanno male, se c'è qualcosa che potrebbe andare bene fa di tutto per ribaltare la situazione e fare star male tutti.
È molto avida, vuole ottenere sempre tutto a discapito delle persone che gli stanno vicino, si approfitta della gente, la usa e la denigra in continuazione con le persone con cui vive, lavora, anche solo conoscenti.
È la persone che dice "se non posso averlo tutto io non lo avrà nessuno", preferisce distruggere più che condividere.
Quando è circondata dagli altri fa la parte del brillante, raccontando storielle immaginarie dove probabilmente si immagina d'esistere (parla di viaggi mai fatti, cose mai avute). Mente spudoratamente anche davanti all'evidenza.
Non ha cultura, non ha amici veri (solo conoscenze che usa e viene usato).
Non riesco a capire questa persona, è cattiva e ho paura che possa fare del male a me o alle cose a cui tengo.
La cosa peggiore, che ho già detto sopra, è che sta bene solo se gli altri stanno male o la loro situazione è peggio della sua.
Se c'è una cosa di cui potrebbero goderne in tanti la vuole solo per sé e piuttosto la fa andare alla rovina. Nessuno deve averla o goderne se non solo lui.
Perché una persona si deve comportare così? Che profilo ha? Ha bisogno di un supporto specialistico?
Dimenticavo, seppur senza cultura si crede sopra a tutti, che siano avvocati, medici, esperti. Solo la sua è la verità tutto il resto sono menzogne o invenzioni.
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9 MAG 2025
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Indubbiamente questa persona ha dei tratti curiosi che possono rendere difficile lo starle vicino. Quelli che hai descritto sono tratti che ricordano un quadro narcisistico i cui tratti caratteristici sono:
-Mancanza di empatia
-Comportamento manipolativo
-Pretesa di trattamenti di favore
-Incapacità ad accettare direttive
-Bisogno di controllo
-Atteggiamento giudicante e borioso
-Riluttanza a riconoscere la relatà
-Capacità di fare buona impressione in pubblico
Ma per fare una vera diagnosi e capire le motivazioni del suo atteggiamento sarebbero necessari tuttavia dei colloqui di approfondimento.
Prova magari a informarti sul disturbo narcisistico qualora fossi interessato ad approfondire l'argomento
10 MAG 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Grazie per la sua condivisione.
Capisco non siua semplice parlare di persone con cui si hanno legami familiari, specie quando ci si sente esposti o minacciati dal loro modo di stare al mondo. La descrizione che fa restituisce l’immagine di qualcuno che fatica a costruire relazioni autentiche, che si difende con l’arroganza, la menzogna, l’invidia, e che sembra trovare sollievo solo quando riesce a sminuire o danneggiare gli altri. Non posso dirle con certezza che tipo di profilo abbia questa persona, e credo che un’etichetta, da sola, rischi di semplificare qualcosa di molto più articolato. Quando qualcuno vive in questo modo, così distante dagli altri e in continuo attacco o confronto, spesso è perché non riesce a tollerare il proprio senso di vuoto o di inferiorità. Screditare, denigrare, distruggere, può diventare allora un modo per sentirsi vivi o forti. Ma dietro a questa maschera di potere, a volte potrebbe esserci una grande fragilità.
Detto questo, riconoscere una sofferenza non vuol dire giustificarne gli effetti. Quanto al bisogno di un supporto specialistico, probabilmente ci sarebbe. Ma perché una terapia funzioni, serve una motivazione personale. Se questa persona non riconosce un problema, è difficile che cerchi aiuto. In questi casi, piuttosto che curare l’altro, forse la domanda può spostarsi su di sé: come posso stare io in questa relazione, quali confini posso mettere, che tipo di distanza può proteggermi? Non sempre è possibile cambiare chi ci sta vicino. Ma a volte è possibile cambiare il nostro modo di starci accanto. Anche questo è un modo per prendersi cura.
9 MAG 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Grazie per aver condiviso una situazione così delicata. Dal profilo che descrivi, emerge un quadro molto complesso e potenzialmente disfunzionale. È importante però chiarire che una valutazione clinica accurata può essere fatta solo da uno specialista in contesto terapeutico diretto. Tuttavia, posso offrirti alcune riflessioni basate su quanto hai raccontato.
Senza fare diagnosi, alcune ipotesi da considerare:
- Disturbo narcisistico di personalità: caratterizzato da grandiosità, bisogno di ammirazione, mancanza di empatia e sfruttamento interpersonale. Quando il narcisismo è “maligno”, può presentarsi con tratti sadici o distruttivi.
- Disturbo antisociale di personalità: se c'è una violazione sistematica dei diritti altrui, manipolazione, assenza di rimorso.
- Disturbo borderline o paranoide, se il comportamento è alternante tra idealizzazione e svalutazione, o accompagnato da sospettosità e aggressività ingiustificata.
- Traumi pregressi non riconosciuti: a volte certi atteggiamenti nascono da ferite infantili mai elaborate.
Quindi, ha bisogno di aiuto? Sì, da quanto descrivi sembra una persona che avrebbe bisogno di un aiuto psicologico profondo. Ma chi rifiuta di riconoscere di avere un problema difficilmente si lascia aiutare, a meno che non venga "messo davanti" a delle conseguenze serie (personali, sociali, legali).
E tu?
Se ti senti in pericolo, la priorità è la tua sicurezza. Anche se c'è un legame di parentela, non sei obbligata a tollerare atteggiamenti tossici o pericolosi. Mettere confini chiari è legittimo e spesso necessario. Hai tutto il diritto di proteggerti da dinamiche distruttive, anche se arrivano da un familiare.