Buongiorno,
sono mamma di un bimbo di nome Samuele che compirà tra pochi giorni 3 anni. Dallo scorso settembre ha iniziato a frequentare l'asilo nido per mezza giornata soltanto ed ha ovviamente iniziato ad ammalarsi. Parlo di banali malanni quali influenza, gastroenterite, etc.. tra l'altro niente di eclatante visto che non ho mai dovuto nemmeno somministrargli un antibiotico. Eppure dal primo malanno qualcosa in me è cambiato e ogni volta che gli viene qualcosa mi blocco ma nel vero senso della parola ho talmente paura che non riesco a camminare, tremo tutta soprattutto se ha episodi di vomito e/o diarrea. Ci sono delle volte che nonostante stia bene mi autoconvinco che invece abbia qualcosa solo perché magari lo sento digerire in modo per me strano o perché ha le occhiaie... mi giro subito da mio marito e gli chiedo hai sentito? Hai visto? Cos'avrà? Non starà bene? Tra l'altro in queste situazioni non riesco a mangiare nulla mi si chiude lo stomaco sto rovinando la vita alle due persone più importanti della mia vita marito e figlio e la mia.
Grazie
Elena
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12 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Elena,
proprio perchè è consapevole che rischia di rovinare la tranquillità di suo marito e del bambino oltre che la sua, dovrebbe quanto prima decidersi ad affrontare il problema di questa sua ansia patologica in psicoterapia.
Solo in tal modo, analizzando le origini di essa con l'aiuto del terapeuta e rafforzando la sua struttura di personalità, imparerà a gestire i suoi momenti di ansia in maniera più sana e funzionale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno)-.
11 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
salve Elena
capisco che sia difficile fare fronte a un malanno di suo figlio.
Evidentemente l'intensità della paura in riferimento alla salute di Samuele è molto elevata, per cui si sente bloccata e si preoccupa molto, quindi cerca conferme alla sua paura trovando segnali negativi nella digestione o nelle occhiaie, come ci ha riferito.
Quando Samuele si è ammalato per la prima volta, cosa è successo? come ha gestito la situazione?
Ha mai provato a rivolgersi a uno psicoterapeuta che possa aiutarla a gestire queste paure?
resto a disposizione
Dott.ssa Fabrizia Tudisco
11 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gent.ma Elena, questa forte asia per i piccoli malanni di suo figlio merita senz'altro attenzione. Non si colpevolizzi e provi invece a farsi aiutare da un professionista per scoprirne le radici e per rafforzare fiducia in se stessa e sicurezza nel gestire al salute di suo figlio. Le faccio i miei migliori auguri. Alessandra Balena
11 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Elena,
sebbene riconosca che la preoccupazione sia eccessiva rispetto alle reali condizioni del bambino, qualcosa in lei si attiva generandole parecchia ansia. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per poterne individuare le basi e poter ridurre l'ansia che la fa soffrire.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Daniela Vinci
Arluno (MI)
11 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Elena,
i malanni di Samuele rientrano nella normalità e di questo lei ne è consapevole. La sua reazione ansiosa potrebbe essere dovuta al timore di non poter vegliare tutto il giorno sul suo bambino delegando ad altri la responsabilità oppure avere cause più remote. Valuti l'opportunità di un aiuto psicologico che le permetta una migliore gestione dell'ansia e l'attivazione di risorse per una funzione genitoriale più serena.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga
10 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Elena,
come lei scrive normalmente i bimbi nell'entrare nella scuola materna presentano qualche malanno passeggero.
Il problema è come lei reagisce ad evento temporaneo.
Come vive la malattia? Quali emozioni rivive? In passato ha subito qualche piccolo o grande trauma? Come è stato l'inserimento alla materna del bimbo?
Sono le emozioni, i sentimenti che creano la realtà, quello che lei teme accade sempre. Provi ad ascoltarsi nella difficoltà, nel turbamento.
Qualche colloquio di counseling potrebbe esserle utile per diminuire l'ansia.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Costa