Salve, vi scrivo per una situazione davvero spiacevole che mi sta succedendo.
Ho 25 anni e sono una studentessa. Fin da adolescente soffro di attacchi di panico, ansia eccessiva e rimuginazione ossessiva. Non ne ho mai capito il motivo, poiché è sempre successo in momenti di tranquillità e benessere personale. È successo così: mi sono svegliata un giorno e tutto era diverso e ho portato un peso sul petto per mesi, prima di riprendermi e continuare a riprendere me stessa. Questo è successo più volte. L'ultima volta sta accadendo proprio ora.
Sono uscita da un periodo molto buio due anni fa, ho cominciato con la magistrale, mi sono trasferita in una nuova città più vicina alle mie migliori amiche di una vita, ho conosciuto la mia ragazza. Insomma, è stato un anno veramente intenso e felice. Il problema è che sono dovuta venire a studiare all'estero per sei mesi, alla fine dei quali tornerò in Italia.
Quando sono arrivata è stata dura, ma tutto sommato piacevole, non mi è la prima volta che faccio un'esperienza lontana da casa, anzi, anno anni. Dopo un po' di mesi ho cominciato a provare inconsciamente un'angoscia profonda e il desiderio di voler tornare a casa, perché qui mi sento lontana da me e dalla mia vita. Ho cominciato ad essere fragile, irascibile, insicura, angosciata e ansiosa. Sono cominciati pure i pensieri ossessivi da cui non riesco ad uscire: la paura di rimanere intrappolata qui, in questa città. Questo mi impedisce di avere una quotidianità normale. Quindi le mie giornate sono scandite dall'ansia, dalla frustrazione, dal desiderio di voler andare via ma del pensiero di ogni possibile scenario che mi blocchi qui.
Mi chiedo perché, proprio quando avevo raggiunto il mio equilibrio interiore dopo tanta differenza, questa sia tornata.
Adesso sto tornando a casa per un paio di settimane ma invece di pensare a questo, ho già l'ansia di dover ritornare qui per un altro mese e mezzo. Sono una persona molto positiva, generalmente risolvo i miei problemi con molta facilità. Non capisco cosa mi stia succedendo.
Vi ringrazio per la gentile risposta
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19 DIC 2019
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Cara Anita,
bisognerebbe capire l'origine del suo malessere in età adolescenziale (attacchi di panico, ansia e rimuginazione) e valutarne l'incidenza nella sua vita quotidiana. Probabilmente in lei vi sono errate interpretazioni di dinamiche inconsce, in quanto cerca nel suo passato soluzioni per sfuggire a ciò che le sta accadendo ora.
Per avere un quadro migliore della situazione, le consiglio un percorso di psicoterapia in quanto ha bisogno di modificare alcune credenze disfunzionali e riportare alla luce il suo equilibrio perso. La rimuginazione è una strada che non porta ad una soluzione.
22 DIC 2019
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Gentile Anita, il punto cruciale che nasconde i traumi profondi, inconsci che si esprimono nella vita attuale in forma mascherata nei sintomi ( attacchi d'ansia e di panico, sensazioni somatiche angosciose ) e nelle spinte che determinano i comportamenti e i sentimenti contraddittori che li causano, risalgono alla più lontana infanzia, intendo dalla nascita ai sette, otto anni. Non li puoi raggiungere né risolvere con la comprensione cosciente. E' assolutamente necessario un percorso psicoterapeutico psicodinamico intensivo ( una volta si chiamava psicoanalisi ). E' un percorso impegnativo ma definitivamente risolutivo.
Sono stato molto diretto, ma non mi và di girare attorno al problema e alla loro soluzione con generici commenti di sostegno o suggerimenti di terapie " brevi ".
La scelta è tua e io resto a tua disposizione per approfondimenti via mail o telefonici se vuoi.
Un caro saluto
Dr. Marco Tartari
22 DIC 2019
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Gentile Anita, la sofferenza assume senso alla luce dei modi personali di incontrare il mondo con i significati che da tale incontro emergono. Per poter comprendere al meglio cosa accade e perché, è quindi fondamentale fare luce su alcuni dettagli: chi era quando sono iniziati i problemi in adolescenza e perché; quale orizzonte d'attesa era chiuso o viceversa foriero di ansia ma percorribile: in che modo questo si ripropone adesso e perché proprio adesso (Lei era all'estero da diversi mesi...). È normale che Lei non colga cosa avviene quando si scatena la sofferenza: è proprio per la mancata riconfigurazione secondo identità dell'esperienza, che viene slegata dalla storia di vita e assume un senso non autentico che si manifesta il problema! È possibile uscirne, ma è necessario un percorso che riprenda i modi della sofferenza secondo un lavoro non sempre breve. Si rivolga a un terapeuta: il fatto stesso che L sofferenza si ripeta indica modi di essere nel mondo che La mettono in scacco nell'incontro con determinati contesti, in determinate tonalità affettive e aperture di mondo. Quali? Solo la Sua storia di vita può gettare luce su questo. Serve un colloquio personale e motivato dalla Sua voglia di tornare a stare bene quanto prima, non solo per la situazione attuale ma anche per prevenire ricadute future. In bocca al lupo, cordialmente. DMP
21 DIC 2019
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Buonasera Anita, credo che sia arrivato il momento di sciogliere alcuni nodi della sua vita che sembrano avere origini molto antiche tanto da soffrire da sempre di ansia. Probabilmente la lontananza da casa ha slatentizzato timori che prima riusciva a gestire è un aiuto psicoterapeuta può efficacemente guidarla in questo percorso.
Dott.ssa Michela Roselli
20 DIC 2019
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Buonasera Anita, occorre comprendere quali sono gli ingredienti della tua ansia. Cosa davvero la fa scatenare e diventare anche attacchi di panico. Tutto torna, visti tutti gli elementi si riesce a ricostruire i motivi e cosa ti fa male. Ci sono diversi strumenti come la psicosomatica e le Dr che permettono di trasformare le. Emozioni e darti nuova energia dall'ansia alla sicurezza.
20 DIC 2019
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Gentile Anita, mi sembra che sia ormai da anni che lei soffre di sintomi ossessivi e di panico, non credo sia opportuno continuare a trascurare questi suoi stati interni perché hanno un impatto sulla sua vita. Da ciò che scrive mi da l’impressione di una persona con buone risorse, autonoma e intraprendente quindi forse le viene faticoso accettare di dover chiedere aiuto per qualcosa che non riesce a risolvere da sola (come ha sempre fatto). Vedrà che però lavorare in psicoterapia sui suoi aspetti più fragili e accettarli potrà aumentare la sua conoscenza di sé e quindi farla crescere.
Resto a disposizione per informazioni
20 DIC 2019
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salve Anita,
capita molto di frequente che la mente, nel tentativo di gestire il dolore relativo a qualcosa, adotti delle strategie. i pensieri ossessivi ed i rimugini su vari temi. spesso, e forse l'avrà notato anche lei, le emozioni si amplificano e si entra all'interno di un circolo vizioso da cui sembra difficile uscire. le consiglio di considerare l'idea di intraprendere una terapia, magari via skype considerando che è all'estero, oppure può cercare un collega stesso lì che possa aiutarla a capire che cosa accade e come gestire meglio questi pensieri.
se ha bisogno di ulteriori informazioni,
può contattarmi.
saluti
Virginia
19 DIC 2019
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Salve,
descrive una situazione sicuramente non facile da vivere proprio a causa di ansia, attacchi di panico e pensieri ossessivi.
Sarebbe importante capire se ha già intrapreso un percorso psicologico proprio perchè dice di vivere questi periodi di sofferenza da molti anni.
Se così non fosse, le consiglio di iniziare il prima possibile, anche online visto che si trova all'estero. Potrà lavorare su più aspetti dei suoi comportamenti e delle sue emozioni, e avere anche un'idea più chiara di come questi influenzano il suo equilibrio positivamente o negativamente.
Le auguro il meglio e resto disponibile per altri chiarimenti.