ossessionata dalla relazione o è finito l'amore?

Inviata da chicca07 · 7 lug 2021

Salve a tutti!
Il e il mio ragazzo stiamo insieme da 4 anni e mezzo. Ci siamo conosciuti quando avevamo 16 anni. Nell'ultimo anno siamo finiti entrambi a chiederci se i sentimenti che provassimo l'uno nei confronti dell'altro fossero ancora intensi come una volta, per prima io, poi lui. Abbiamo attraversato il periodo che va da ottobre a dicembre con frequenti tira e molla (mi lasciava ma ogni volta tornava indietro sostenendo di amarmi), finché la rottura definitiva non è arrivata a febbraio, quando si è reso conto di voler andare avanti rispetto a me. In quel periodo durato un mese e mezzo ha frequentato una ragazza che fa parte del suo gruppo di amici (aveva probabilmente un interesse per lei già da tempo, lo ha infatti ammesso), ma durante questa frequentazione si è reso conto, come lui sostiene, di amarmi veramente. La rottura con questa ragazza quindi ci fa riavvicinare, io gli credo dopo vari miei tentennamenti, ma dopo due mesi di nuovo, un pomeriggio qualunque in cui appariva più svogliato del solito, dopo mie insistenti domande su quale fosse il problema, dichiara ancora di non sapere se sono io quella giusta, che non vede con me un futuro "felice", che forse se trovassimo qualcun altro sarebbe molto più facile, che dovremmo separarci di nuovo, che ha paura di mandare tutto all'aria come ha fatto la prima volta tradendomi, che io forse gli do più di quello che lui vuole darmi, che a volte gli sembra tutto forzato, che forse non mi ama abbastanza, che si sente demotivato. Aggiungo che si comportava, ad eccezione di quel giorno, esattamente come prima, molto preso, dolce e amorevole con me. A questo punto io rifiuto di vederlo per i giorni seguenti, lui mi chiama, mi cerca come se niente fosse, dicendo infatti che ha risolto i suoi dubbi, che la sua sensazione era di non "volersi rassegnare" (sue parole) al fatto che nella sua vita ci fossi solo io, ma che tutto lo riporta a me e che io sono sicuramente l'unica persona che lui può amare. Di nuovo gli credo, e ora stiamo insieme e sembra tutto normale. Il problema è che da qualche mese sono ansiosa, penso ossessivamente alle parole che ha proferito quando sosteneva di volermi lasciare di nuovo, e anche lui sostiene di aver avuto quei momenti di confusione a causa di sue paranoie che gli sono venute, non a seguito di miei comportamenti, non perché stesse frequentando altre, anzi proprio mentre trascorreva del tempo piacevole con me. Ora è deciso a stare con me e sostiene che sia stato il suo impegno nel voler recuperare le cose a fare in modo che i suoi dubbi svanissero, che passare del tempo di qualità con me lo ha riportato a credere nel nostro rapporto, che vuole risolvere con me tutte le cose "sbagliate" del rapporto, che il prossimo anno cambierà casa andando a vivere da solo e che non vede l'ora che io gli possa andare a fare compagnia ogni tanto. Le azioni sembrano andare d'accordo con le sue parole, proprio come una volta. Si comporta proprio in modo da non farmi pensare che non mi ama. Ma a me sembra non bastare. Non riesco a parlargliene anche perché ho paura di generare una lite che possa portarlo a pensare di non volermi più. So che non è sano, che non dovrei concentrarmi sul passato specialmente se ora è tutto ok, ma ho la costante sensazione che possa accadere qualcosa di brutto nel rapporto, magari tra anni. Mi concentro sui suoi gesti e sulle sue parole, sia presenti che passati, in modo ossessivo, cerco di leggere sempre tutto tra le righe, situazioni, frasi, sguardi, cerco costanti rassicurazioni. Anche quando si dichiara innamorato, una parte di me pensa che lui lo dica senza saperne davvero il significato. Mi chiedevo se in qualche modo potessimo essere entrambi ossessionati dalla nostra relazione in modo insano, l'uno chiedendosi continuamente le stesse domande (funzionerà? la amo? voglio altro? la farò soffrire?), l'altra cercando di riportare tutto perfettamente a come era prima, quasi come una mania, in poco tempo . Forse sono io non in grado di accettare che i dubbi nelle relazioni sono normali, che a volte si può essere insicuri e che non per forza questo significa che il nostro amore non sia sincero. Mi tormento ogni giorno, dormo poco e studio anche poco (faccio l'università e questo mi crea disagio), a volte ho attacchi di panico perché mi sembra di non saper gestire l'ansia, appaio sempre triste anche ai miei genitori. Solo quando lo vedo mi sento tranquilla ma ho bisogno di sentirmi sempre dire parole di conforto e che lui sia sempre presente (a volte è impossibile perché mi rendo conto che anche lui abbia la sua vita). Quando gli chiedo le motivazioni per le quali si sentisse dubbioso tempo fa dice che quel momento rispetto a come si sente bene ora non ha neanche importanza e lo ha addirittura eliminato dai suoi ricordi. Ma io no, ed è una tortura!!! Mi chiedo come si possa amare ma provare così forti dubbi e poi farseli passare da un momento all'altro. io ho avuto il mio unico momento di confusione che ho classificato come assolutamente fisiologico, ma passato quello non ho mai più dubitato che lui fosse la persona che voglio accanto. Perché lui ha continuato a farlo? Siamo entrambi ossessionati? Lo è solo lui o solo io? O sono io che vedo negative delle cose che in realtà sono assolutamente normali in una coppia? Oppure, semplicemente, non mi ama più e non sa ammetterlo?
Vi ringrazio in anticipo,
Buon lavoro!

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Miglior risposta 11 LUG 2021

Gentile Chicca,
dal suo scritto emerge una buona dose di confusione e insicurezza sulla relazione sentimentale che intrattiene nonchè un pensiero di tipo ossessivo che le crea forte malessere nonostante la giusta, sensata e condivisibile osservazione che avere a volte qualche dubbio sul futuro di una relazione è normale e non significa necessariamente che non c'è amore ma piuttosto che esso va disintossicato e liberato da scorie e pensieri parassiti.
Peraltro, sembra che ora sia lei a fare più fatica nel fare chiarezza su ciò che vuole da questa relazione e darsi pace.
Tuttavia il tratto ossessivo rappresenta un serio impedimento al raggiungimento di una sua auspicabile serenità per cui il suggerimento è per una terapia di coppia o anche individuale per lei e che la abitui a liberarsi dalle ansie riguardanti il futuro vivendo con più pienezza e consapevolezza il momento presente.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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9 LUG 2021

Cara Chicca07,
Mi dispiace per come si sente.
Quello che vi ha fatto male destabilizzandovi maggiormente sono i tira e molla.
La vostra storia è nata nel periodo adolescenziale, adesso crescendo le proprietà all'interno della coppia sono cambiate.
Siete cambiati entrambi come persone oltre che come coppia. Magari avete sviluppato anche interessi diversi come è giusto che sia.
Forse vi converrebbe prendervi un periodo di riflessione piuttosto che tornare insieme per poi eventualmente continuare a fare tira e molla.
Il tira e molla fa male sia per la coppia ma anche per il vostro benessere emotivo personale individuale.
Però prima provate a stare insieme impegnandovi , magari provate a fare una terapia di coppia e individuale.
Se lui non vorrà le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico individuale e personalizzato per lei. Per cercare di riappropriarsi della sua serenità interiore.
Le auguro il meglio, buona fortuna Chicca.
Se vorrà io resto a sua disposizione anche online.
Cordialmente.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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8 LUG 2021

Cara,

alla luce delle costanti insicurezze e pensieri ossessivi legati al dubbio che il suo partner non sia certo al 100% dei sentimenti che prova per lei, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico, e in seguito anche di coppia eventualmente, per esplorare e approfondire l'origine di questi alla luce delle sue/vostre relazioni significative.

Rimango a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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8 LUG 2021

Buongiorno,
immagino la sua confusione. Quando le relazioni iniziano in età adolescenziale può capitare, crescendo e cambiando contesti (università, lavoro...), che cambino anche le necessità, i bisogni e le aspettative, sia riguardo se stessi che riguardo le relazioni. Non sempre le persone "crescono insieme", anzi spesso capita che a un certo punto non ci si riconosca più in quella relazione. I dubbi e le domande diventano a quel punto una forma per mettersi in discussione e capire ciò che realmente si desidera.
Sicuramente la vostra relazione è arrivata a un punto in cui ha bisogno di essere rivista e in questi casi o si è disposti a cambiare le premesse con cui essa è partita (da entrambi le parti), accettando le nuove, oppure si fatica e magari ci si adatta ad una situazione che rischia di rimanere in stallo.
E' importante inoltre ricordarsi che è necessario essere definiti e sereni individualmente prima di riuscire a dare una giusta definizione alla relazione. Nel vostro rapporto c'è tanta confusione probabilmente perchè ancora siete non c'è chiarezza sui vostri bisogni individuali.
Per qualsiasi approfondimento e qualora ne sentisse la necessità, gli psicologi del Centro Meta sono disponibili per una consulenza, anche online.
Dott.ssa Sara Proietti del Centro Meta

Dott. Alessandro D'Agostini Psicologo a Roma

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8 LUG 2021

Carissima Chicca,
da quanto scrive si legge tantissima confusione, ansia e frustrazione.
La sua sensazione di indecisione è giustificata dai vari tira e molla che si sono verificati nella sua relazione e dalla costante indecisione che ha mostrato il suo fidanzato nei suoi confronti peggiorata dalla parola "tradimento" che ad un certo punto compare nel suo racconto.
In un rapporto sano, ci deve essere affettività e il volere il bene dell'altro permettendogli di esprimere il meglio di sé.
Nella storia che racconta, almeno da quello che scrive, questo non traspare e soprattutto non si riesce a "leggere" come sta lei in questo rapporto, cosa cerca e cosa spera. Si concentra molto sui sentimenti di lui, su cosa potrà o non potrà fare. Un sostegno con un professionista potrebbe aiutarla a fare maggiore chiarezza sul rapporto che sta vivendo concentrandosi però su di lei, sul suo funzionamento e sulle sue necessità.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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8 LUG 2021

Cara Chicca07,
vivere nell’insicurezza di un amore sincero e uno non corrisposto può far soffrire anche tanto. È comprensibile che tu ti senta così. Tutte le domande che ti poni, dicono qualcosa su te e sulla situazione che vivi.
Le risposte potrebbero essere varie e numerose, o comunque non essere necessariamente univoche. Nelle relazioni amorose sono tante le variabili che influenzano le emozioni, i sentimenti, ciò che si dice e si fa. In soldoni, la cartina tornasole di una relazione è lo stato d’animo prevalente con sui la viviamo. Se, come nel tuo caso, la maggior parte del tempo c’è sofferenza e disagio, ed anche i momenti belli hanno un retrogusto amaro, allora è necessario agire. Se il rapporto fa stare male pervasivamente e in modo piuttosto continuativo, allora bisogna capire che probabilmente si sono create dinamiche disfunzionali.
Per capire da cosa vengono, cosa le alimenta e per recuperare serenità e benessere è utile affidarsi ad un esperto, in modo da lavorare miratamente.
Qualora tu voglia tentare questa via, io sono disponibile ad aiutarti. Mi occupo di relazioni di coppia, dipendenza e codipendenza affettiva e questioni amorose.
Ad ogni modo, spero che le mie parole ti siano di aiuto in qualche modo e che in te ci sia sempre la giusta dose di amor proprio, tale da indicarti la via.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli (ricevo anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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