Orientamento sul tipo di terapia adeguato e sul sesso del terapeuta

Inviata da Michele · 22 nov 2013 Problemi sessuali

Buongiorno a tutti
Ho poco più di 30 anni.
Ho vissuto con la mia famiglia(tendenzialmente matriarcale) fino a a quando sono andato a convivere con la mia attuale compagna

Nelle relazioni di coppia e nella vita in generale faccio fatica ad investire, sono tendenzialmente passivo e molto poco propositivo.
Tendo a non prendere decisioni ,a seguire, a lasciarmi guidare. E se una mia decisione non viene seguita o peggio contrastata, non lotto molto per sostenerla.
A volte mi definisco accomodante, anche se poi spesso mi trovo a fare cose che non avevo voglia di fare o che mi annoiano.
Inoltre in coppia tendo ad annullarmi e a non coltivare adeguatamente le mie amicizie.

So essere attraente, divertente, almeno inizialmente. Poi presto perdo interesse nei rapporti e smetto di “dare”

Tendo alla procrastinazione in tutte le attività in generale.
Manco spesso di motivazione, sono pigro e mi distraggo facilmente trovando mille scuse per non portare avanti lavori e impegni, rimando sempre, mi preparo sempre tardi per gli appuntamenti arrivando spesso in ritardo

Ho anche un feticismo sessuale, forse uno dei pochi interessi costanti nel tempo, nonostante sia sicuramente di poco aiuto nelle relazioni sane, anzi, sicuramente è controproducente.
Tendo all’eiaculazione precoce anche se in parte riesco a controllare il problema.

Mi interesserebbe qualche dritta sull’approccio terapeutico più adeguato a cui avvicinarmi e anche come orientarmi nella scelta del sesso del terapeuta.

Grazie in anticipo per l’aiuto.

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Miglior risposta 25 NOV 2013

Buongiorno,
ho letto il suo messaggio e mi pare di capire che stia vivendo un momento in cui stanno emergendo molte domande su di sè, sul suo modo di vivere le relazioni e gli impegni quotidiani. se quello che la porta a chiedere un aiuto ed un supporto psicologico è un desiderio di aprire lo spazio ad una più profonda riflessione su sè stesso, comprendersi meglio e mettere a fuoco quello che nella sua vita vorrebbe cambiare, ritengo che un orientamento psicodinamico faccia a caso suo. Per quanto riguarda il sesso del terapeuta, deve vedere se lei ha delle sue preferenze ("mi sentirei meglio a parlare di questo con un uomo/donna?") e si muova in tal senso. Una breve consulenza iniziale l'aiuterà ad avere delle idee più chiare su come procedere.

Dr.ssa Gaia Del Torre Psicologo a Arese

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27 NOV 2013

Il suggerimento che mi sento di darle è di conoscerne alcuni e di scegliere in base a come si è sentito durante il colloquio conoscitivo
Cordialità

Studio Di Psicologia In Corso Vittorio Psicologo a Torino

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25 NOV 2013

Salve Michele io le consiglierei una terapia ad orientamento cognitivo comportamentale per lavorare in maniera mirata e ottimale al suo problema, per quanto riguarda il sesso del terapeuta è una sua decisione perché si deve sentire a suo agio nella relazione terapeutica.

Dott.ssa Petrini Consuelo Psicologo a Porto San Giorgio

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25 NOV 2013

Salve Michele,

secondo ciò che scrivi e ciò che mi sento di consigliarle in tal senso è di orientarsi su un terapeuta uomo, coetaneo più grande di lei, diciamo dai 30 in su, specializzato in relazioni e disturbi di tipo affettivo e sessuale. Andrebbe bene anche uno con un orientamento psicodinamico (che va all'origine dell'instaurarsi di certe dinamiche), ma quelli cognitivo comportamentali, si rivelano spesso più PRATICI e forse la aiuterebbero a crogiolarsi meno in ragionamenti di tipo analitico e a puntare sulle sue risorse.

Un Caro Saluto e in Bocca al Lupo!

D.ssa Silvia Michelini Psicologo a Roma

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25 NOV 2013

Gentile Michele, La situazione che presenta ha molte sfaccettature che vanno dalla difficoltà di scegliere, all'evitamento del conflitto, ad aspetti più strettamente sessuali.
In relazione alla sua domanda, quindi, sul tipo di terapeuta, senz'altro propenderei per
-uno psicologo PSICOTERAPEUTA,
-specializzazto in sessuologia clinica,
-con esperienza .
Per il primo punto può consultare on line l'Albo Psicologi della sua Provincia o regione , a destra vedrà una casella "abilitato alla psicoterapia" .
Per il secondo, veda il sito dei sessuologia Scientifica fissonline e clicchi su Albo, dove divisi per regione troverà i sessuologi tra cui anche i sessuologi clinici con indicato il tipo di laurea di provenienza.
Il terzo, con esperienza, lo raccomanderei non tanto per la gravità dei risvolti quanto per la compresenza di aspetti differenti da trattare che implicano il sapersi muovere con competenza e flessibilità nel mondo della psicoterapia. Il genere maschile o femminile a questo punto può essere ininfluente.
Saluti cordiali

Dott. Carla Maria Brunialti Psicologo a Rovereto

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25 NOV 2013

il "genere" del terapeuta (maschile o femminile) è molto importante se pensa di iniziare una psicoanalisi, l'approccio terapeutico è secondario al "rapport" che stabilisce con il terapeuta, in ogni caso dovrebbe approfondire la cosa con uno psicologo che massimo in terza seduta le dice il tipo di problema e la possibile soluzione. Buona giornata.

Dott.ssa Carla Foletto Psicologo a Mantova

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25 NOV 2013

Gentile utente,
non ci sono particolari indicazioni a mio avviso, né rispetto al sesso del terapeuta né rispetto alla orientamento.
Questo ritengo per due motivi. In primo luogo la psicologia non è esattamente come la medicina (anzi molto diversa) non c'è una terapia base da impostare a partire da un sintomo.
Inoltre ritengo che la differenza non stia tanto nell'approccio quanto nella qualità del professionista.
Può trovarne in questo sito, comunque.

Restiamo in ascolto

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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25 NOV 2013

Gentile signor Michele,
di solito avvene che un terapeuta maschio consigli colleghi del suo stesso sesso, parimenti un terapeuta donna. Così solitamente avviene per l'orientamento psicoterapeutico talché io con formazione comportamentale-cognitiva, docente alla scuola dello stesso orientamento mi sento di consigliarle proprio l'orientamente in cui da trent'anni esercito anche perché sono convinto della bontà degli strumenti e metodi a disposizione che, in tempi brevi e senza uso di psicofarmaci, sono utili per quasi tutte le psicopatologie,per altro anche consigliato dalla medicina basata sull'evidenza. Tuttavia altri colleghi possono essere convinti del loro orientamento per il caso da lei qui espresso. Infine se la scuola di pensiero condiziona pur anche la valutazione conviene secondo il mio parere sottoporsi a valutazione clinica a scopo diagnostico dopo di che penso sarà più agevole capire quale potrebbe per lei essere l'orientamento psicoterapico più adatto.
dr paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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25 NOV 2013

Gentile Michele,
il sesso del terapeuta non credo sia una variabile importante, la cosa fondamentale è la motivazione al cambiamento e al trattamento stesso.
Nel suo caso potrebbe essere utile contattare uno Psicologo specializzato in psicoterapia psicodinamica.

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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