Odio me stessa
Buongiorno. Dunque, la storia è molto lunga: tenterò di riassumerla. Quest'anno ho iniziato il liceo classico e subito mi è piaciuta la mia scelta. Vi è solo un problema: non riesco ad arrivare allo stesso livello dei miei compagni. Mi sento più stupida del solito in quella classe e mi sento umiliata dai professori e dagli alunni. Ogni secondo immagino la gioia dei miei compagni nel sentirsi in qualche modo "superiori". Forse per questo, o forse a causa del mio animo asociale, non sono riuscita a legare con loro. Mi sento costantemente la stupida di turno, quella che ha sbagliato indirizzo e che non riesce a comprendere i concetti. Ho provato a recuperare ma è stato un gesto vano. Tutto questo mi causa una tremenda tristezza. Perchè gli altri devono essere così intelligenti ed io no? Perchè gli altri si ed io no? Inoltre, ho problemi anche in famiglia. Mi sento la pecora nera del gregge. I miei genitori non perdono l'opportunità di rimproverarmi e paragonarmi ai miei cugini o ai figli dei loro amici. Mio fratello, al contrario, è desiderato e lodato da tutti. Lo odio. Sento che mi ha rovinato la vita. Addirittura durante l'esame di Stato, i professori non hanno perso occasione di rimproverarmi di non essere come mio fratello. Non posso fare altro se non odiarmi per essere chi sono. Mi faccio semplicemente disgusto. Una volta ero una sognatrice, ero determinata nel raggiungimento dei miei obbiettivi ma ormai ho abbandonato anche quelli. Non trovo la forza di reagire, sono talmente confusa che non so nemmeno quello che voglio. Non sarebbe meglio finirla qui? Dopotutto, non mancherei a nessuno. Ultimamente penso spesso al suicidio. Oggi, ad esempio, è stata una nuova giornata che avrei preferito non vivere. Ammetto che mi manca solo il coraggio, la voglia già c'è.