Nostro figlio Robbie di 7 anni affetto da sindrome autistica ed epilessia
Salve, siamo i genitori di un bambino di sette anni che si chiama Robbie. Durante la gravidanza non c'e' stato nessun problema ma alla nascita ci sono state delle complicazioni durante il parto dato che e' nato prematuro. Il bambino ha avuto un danno al cervello che gli ha causato un angioma cerebrale nella parte sinistra allora i medici hanno voluto metterlo in osservazione per un bel po' di tempo. Quando aveva due anni abbiamo cominciato ad avere dei sospetti perche' non parlava, non socializzava con nessuno, faceva sempre gli stessi giochi in modo ripetitivo, non riusciva ne a gattonare e nemmeno a fare i primi passi, spesso urlava e piangeva senza motivo e non si interessava mai al mondo esterno. Allora siamo andati subito dal pediatra che ci ha parlato di disturbo pervasivo dello sviluppo e con qualche ritardo mentale medio grave che comprometteva le funzioni motorie e comportamentali. A questo punto siamo andati da un neuropsichiatra infantile che gli ha subito diagnosticato l'autismo ed in quel momento siamo caduti nell'abisso. Quando ha cominciato l'asilo abbiamo chiesto l'aiuto di un'insegnante di sostegno che e' riuscita almeno a farlo comunicare gesticolando con le mani e cominciando a muovere un po' le gambe questo ci ha sollevato un po' su anche se non parlava, non socializzava con gli altri bambini e non camminava bene da solo. A quattro anni durante la notte ha avuto un attacco epilettico , tremava tutto, aveva gli occhi aperti allora noi spaventati siamo andati subito all'ospedale. I dottori ci hanno detto che la situazione e' molto seria spiegandoci che nostro figlio non avrebbe mai potuto fare una vita normale dato che a causa di questa crisi non riusciva a muovere i piedi e le mani allora noi sentendo queste cose siamo caduti nel panico e non riuscivamo piu' a sperare. Robbie non era in grado di capire quello che gli era accaduto e sorrideva lo stesso anche se per poco ma quando noi vedevamo il suo sguardo ridere cercavamo di ridere anche noi insieme a lui anche se il dolore riusciva a farci piangere in qualunque momento. Dopo un po' di tempo avevamo notato che nostro figlio non aveva avuto nessuna crisi allora subito avevamo pensato che la speranza non ci aveva abbandonato ma ci eravamo sbagliati. Un giorno mentre Robbie era dagli zii a giocare e caduto a terra improvvisamente, ha cominciato a tremare forte e i suoi occhi erano come spenti e assenti allora siamo andati ancora una volta in ospedale. I dottori ci hanno detto che nostro figlio aveva avuto un emorragia cerebrale che si era estesa a causa della caduta ma in modo particolare dovuta al danno al cervello subito durante la nascita allora avevano deciso di togliere l'angioma , la causa di tutti questi gravi problemi anche se la maggior parte dell'encefalo e quasi danneggiato ma per evitare di avere ancora queste crisi va immediatamente tolto. L'intervento e' andato bene , Robbie ha avuto ormai solamente delle crisi di assenze , sguardo fisso nel vuoto e un po' di debolezza ma purtroppo l'incapacita' di parlare e di camminare bene rimangono vive per sempre anche perche' ha un ritardo cognitivo grave molto compromesso. Noi abbiamo pensato di regalargli un cane dato che e' sempre stato il suo animale preferito in modo che cosi' socializza e gioca almeno con lui. Comunque adesso Robbie cammina anche se zoppica mettendo i piedi un po' storti , gesticola con le mani anche se non parla , guarda negli occhi anche se per poco tempo e ci abbraccia quasi sempre , gia con questo piccolo gesto noi capiamo subito quanto ci vuole bene e quanto lo amiamo veramente per quello che e'. Vogliamo sapere se questa idea di comprare un cane puo' fare bene a nostro figlio. Siamo sicuri che voi psicologi che siete i migliori comprenderete quello che abbiamo dovuto passare ma che adesso e' solo un brutto ricordo e che noi andremo sempre avanti per aiutare meglio il nostro bambino