Sono veramente pochissime le persone che stimo e con cui vado d'accordo , la maggior parte delle persone che mi circondano mi infastidiscono ,irritano a volte ci passo sopra ma altre volte essendo molto impulsiva esce fuori da me frasi un po' cattivelle non sopprtando più determinati atteggiamenti . A volte provo a chiedermi se il problema sono io , ma è possibile che vado d'accordo con pochissime persone quelle persone che non dicono mai una cosa che potrebbe darmi fastidio o che hanno una forte sensibilità ,quelle persone che mi capiscono al volo, con cui c'è empatia . Non riesco per quanto mi sforzi a condividere me stessa con quelle persone con cui non ho la stessa lunghezza d'onda , con cui non c'è quel filling , a volte non sopporto nemmeno me stessa , perché non vorrei avere quelle reazioni , la vorrei fregarmene ma è più forte di me,certe cose mi mandano in bestia. Anche col il mio partner ci litigo spesso e il più delle volte prendo e me ne vado ,sono a volte triste e insoddisfatta ,non mi sento capita e ci sto male . Sembra che il voglia la luna ma non è così in realtà .
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5 GIU 2020
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Cara Eliasa, Per quanto lei colga solo in parte i motivi per i quali "non sopporta "molte persone, sembra in realtà esplicitarli: lei dichiara di sentirsi bene con persone che la capiscono al volo, che sono empatiche, E si sente viceversa non compresa e frustrata in quelle situazioni che sfociano poi in fastidio e discussione. Dice che "sembra che voglia la luna", ma che non è così. Sembra cioè emergere un vissuto di incomprensione! Perché questo avvenga, cosa significa per lei essere compresa o viceversa cosa la "manda in bestia", E quali modi di essere con l'altro sottendono queste emozioni, sarebbe da indagare tramite percorso psicologico. L'obiettivo di tutto questo sarebbe far emergere i significati che lei non coglie Completamente o non riconfigura identitariamente in quelle relazioni che sfociano in discussione o insoddisfazione. Comprendere cosa la sta mettendo in scacco in quel momento e perché le consentirebbe, successivamente, di aprire nuove possibilità di essere con l'altro, che siano più positive e più consapevoli. Ha mai valutato l'ipotesi di un percorso psicoterapeutico? Sarebbe il mezzo elettivo per affrontare questo problema Che causa per lei confusione e sofferenza. Ormai anche online i risultati sono molto buoni. Resta a disposizione, cordialità. DPN
5 GIU 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile utente, forse il punto cruciale della situazione è comprendere cosa La infastidisca. Lei riporta episodi di grande fastidio, di mal sopportazione, di scatti d'ira. Riferisce che questi emergono spesso, ma non sempre: se qualcuno "la capisce al volo", non "dice una cosa che potrebbe darLe fastidio", se "c'è empatia", questo fastidio non viene colto. La domanda dunque è: cosa nei rapporti con alcune persone La fa sentire bene? Cosa provoca, invece, queste reazioni? Lei dice che non vorrebbe averle, come se fossero "fuori di sè", non controllabili, qualcosa che non dipende da Lei. Il primo passo è comprendere che sono Suoi modi di essere con l'Altro, il punto è capire perchè e come possono essere gestiti (o ancora meglio, modificati). Ha valutato di richiedere l'aiuto di una guida esperta? Uno psicoterapeuta La accompagnerebbe nell'esplorazione delle esperienze quotidiane in cui emergono questi modi di essere nel mondo, per ridare un senso a esperienze e sensazioni che Lei avverte come improvvisi e impulsivi scatti. Emerge anche un tema forte: quello della comprensione. Se si sente "capita al volo" sembra stare bene, se "non si sente capita" ne soffre. Il senso di tutto questo, è da declinare nei contesti di esperienza Suoi propri. Provi a verificare la possibilità di iniziare un percorso terapeutico. Ormai, anche online si lavora con buoni risultati! A disposizione, cordialità. DP