Buongiorno faccio fatica a difendermi tante volte nel momento non mi viene la risposta e dopo ci penso su per ore e me la prendo con me stessa per non aver reagito.il punto è che quando lo faccio ci penso su e mi sembra di far rimanere male gli altri anche se non mi giro male e non sono aggressiva.mio figlio tempo fa mi ha fatto rimanere male perche mi ha detto che non so difendere me stessa e neanche lui.ho sentito una pugnalata e mi sono iniziati pensieri negativi di ritorno al passato quando i ragazzi erano piu piccoli.voglio migliorare questa situazione.grazie per la risposta
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23 APR 2023
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Gentile Melissa,
da ciò che scrive si evince un problema di bassa autostima e scarsa assertività.
L'assertività è la capacità di esprimere in maniera chiara ed efficace la propria opinione quando è diversa da quella degli altri senza tuttavia offendere o aggredire in alcun modo l'interlocutore. Qualora poi sia questa risposta assertiva a indisporre e indurre una reazione aggressiva da parte dell'interlocutore, gli va fatta una garbata restituzione sottolineando che non sta usando lo stesso rispetto che gli è stato riservato.
Pertento, il suggerimento affinchè lei possa modificare questa situazione è di intraprendere un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale con annesso training di assertività e comunicazione efficace.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
8 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Melissa,
Il suo messaggio evidenzia un conflitto interiore tra il bisogno di affermazione e il timore di ferire l'altro. Andrebbe cercata la causa di quel timore nella sua storia, in particolare nelle prime relazioni significative. Una terapia individuale potrebbe aiutarla a identificare il meccanismo che si e' instaurato e che la blocca, permettendole di trovare finalmente la sua voce. Faccia in modo che il commento di suo figlio ed i ricordi di quanto successo in passato diventino una spinta ad agire, piuttosto che un motivo per condannarsi e continuare a soffrire in silenzio. E' sempre in tempo per cambiare le cose.
dott.ssa Francesca Calvano
3 MAG 2023
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Gentile Melissa
mi dispiace molto per il suo stato d'animo. Questa condivisione della sua situazione può essere già visto come un primo passo per il cambiamento.
Mi sembra che lei sia arrivata a un punto dove è ben presente la volontà di migliorare e sentirsi meglio. Intraprendere un percorso di terapia può aiutarla a comprendere meglio l'origine di questa sua fatica nel "difendersi" con gli altri e affiancarla nella ricerca e scoperta di risorse personali, relazionali, sociali che magari fino ad ora non sapeva di possedere.
18 APR 2023
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Cara Melissa,
Innanzitutto grazie per la condivisione. Risulta comprensibile la sua difficoltà di fronte al commento di suo figlio, in cui fa riferimento in negativo a un aspetto di se stessa che già di per sé le causa sofferenza.
Le suggerirei d'intraprendere un percorso personale che possa aiutarla a legittimarsi di esprimersi e difendere se stessa e i suoi figli, mettendo all'altro dei confini ma allo stesso tempo rispettandolo.
Un saluto
18 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara,
Innanzitutto grazie per la condivisione. Comprendo la frustrazione per le situazioni di cui ci parla. Le modalità relazionali che sviluppiamo hanno le loro radici nella nostra storia personale, nelle dinamiche familiari in cui siamo cresciuti. Il modo in cui abbiamo imparato ad entrare in rapporto con l'altro, le reazioni dell'altro alle nostre azioni, il valore di noi stessi che l'altro ci rimanda: tutti questi elementi si strutturano in schemi di interazione che poi ci portiamo dietro come bagaglio per fronteggiare le situazioni. Si potrebbe comprendere perché si sono radicate queste modalità di relazione un po' compiacenti nei confronti delle altre persone, un po' inibite dalla paura che le altre persone ci giudichino male. La consapevolezza dei pensieri, delle credenze e delle aspettative che stanno dietro al nostro modo di agire ci può aiutare a maturare pensieri più consoni alla realtà, credenze meno svalorizzanti di noi stessi, aspettative più realistiche di come gli altri possono reagire.
Resto a disposizione.
Fabiana
18 APR 2023
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Cara,
Immagino la frustrazione che lei sperimenta ogni qualvolta sente la necessità di esprimere un parere diverso rispetto a quello della persona che ha di fronte, di far valere un suo diritto, di rifiutare qualche richiesta. Questa sua modalità di interagire ha sicuramente radici nella sua storia personale, dove ha potuto apprendere schemi relazionali che ha portato con sé nel presente. Comprendere le motivazioni di questa modalità di relazionarsi e di comunicare richiede, quindi, la conoscenza di tanti aspetti della sua vita, delle dinamiche familiari in cui è cresciuta, delle sue esperienze. Probabilmente lei ha maturato il bisogno di compiacere l'altra persona, teme il giudizio dell'altra persona e fa fatica a dare credito e valore a quellibfje
18 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Melissa, grazie per essersi confidata con noi.
E' davvero molto coraggioso da parte sua scegliere di mettersi in gioco e di cominciare un percorso di consapevolezza e cambiamento. Trovo che in questo caso suo figlio possa averle fornito quella scintilla necessaria ad accendere il suo fuoco, e sarebbe davvero molto importante custodirla e alimentarla.
Sicuramente la sofferenza che ci porta è radicata nella sua storia di vita, nelle sue relazioni e nel modo che ha di vedere sè stessa e gli altri. Un percorso di sostegno psicologico è il luogo più sicuro dove poter imparare a vedere queste dinamiche e come si esprimono, andando alla ricerca delle risorse necessarie al cambiamento ed esplorando allo stesso tempo quelle insicurezze e paure che la bloccano nel passato.
Si affidi nelle mani di qualcuno che possa accompagnarla in questo viaggio, il cambiamento è possibile.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi
18 APR 2023
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Gentilissima Melissa,
per comprendere bene il suo problema sarebbe necessario conoscere la sua storia, il suo passato, per capire se è legato alle esperienze che lei ha vissuto, soprattutto nella prima infanzia.
In casi come questi, va lavorato principalmente sulla sua autostima e sulla sua assertività. Dovrebbe iniziare un percorso di supporto psicologico che la aiuti a diventare più assertiva e ad aumentare la sua forza calma.
Le auguro di risolvere questa problematica e di avere una vita serena
dott. Rodolfo Vittori
18 APR 2023
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Gentile Melissa. Grazie per la condivisione che per lei può essere occasione di cambiamento. Se sente oggi che il comportamento che mette in atto non è più funzionale ha la motivazione necessaria per comprendere ed agire diversamente. Certo tipi di 'automatismi' relazionali-comunicativi possono essere disinnescati attraverso un percorso di terapia personale. Caramente, Maria dr. Zaupa
18 APR 2023
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Gentile Melissa
Grazie per la sua condivisione , di certo questo e' un primo passo.
Le suggerirei di intraprendere un percorso psicologico per comprendere da dove nasce il suo sentire nel fare fatica come descrive a difendersi e il suo modo di agire di conseguenza , infatti come ha ben descritti tutto cio emerge da una storia esperienziale.
La sua volonta' a migliorare e asentirsi meglio e' una buona presmessa per iniziare un percorso terapeutico di conspaevolezza e crescita e per fare emergere le Sue risorse .
Sono disponibile anche per un percorso online.
Cordialmente .
Drssa Alessandra Petrachi
18 APR 2023
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Gentile Melissa23,
relazionarsi con gli altri quando si tratta di difendere il proprio punto di vista o quello di qualcuno che ci è molto caro a volte può crearci delle difficoltà e farci sentire bloccati.
Da una parte c'è la volontà di voler dire la propria, dall'altra la paura di ferire gli altri.
Il fatto che lei si sia resa conto che questa situazione non la fa stare bene e vuole migliorarla è il primo passo per il cambiamento, ma questo richiede un percorso che le insegni ad esprimere in modo chiaro ed efficace il suo punto di vista senza rischiare di far rimanere male l'altra persona, ma soprattutto che la aiuti anche a capire da dove proviene questa sua paura di ferire l'altro e che la frena dall'agire.
Resto a disposizione se dovesse averne bisogno.
Un caro saluto,
Alessia Sassano
18 APR 2023
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Buongiorno Melissa,
l'invito è quello di valutare la possibilità di intraprendere un percorso di terapia individuale in cui può trovare il contesto protetto dove elaborare le emozioni che sta provando e il vortice di pensieri negativi attivatosi.
Inoltre, facendo riferimento al passato credo sia prezioso per lei dare significato a questi eventi che ancora oggi la condizionano per poter trovare la modalità di asserirsi, rispettando e dando valore a se stessa e ai suoi bisogni.
18 APR 2023
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Buongiorno signora
Mi spiace molto di quello che le ha detto suo figlio. Lo veda come un modo per attivarsi., infatti dopo queste parole , si è messa in discussione.
Penso che il suo problema sia l'autostima di se stessa, e la comunicazione , che dovrebbe , essere più assertiva.
A volte noi, abbiamo una comunicazione non adeguata, e questo ci può mettere in difficoltà a difenderci.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare tale tematiche .E vedere dove lei nella sua infanzia ha imparato questo schema
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
Roma
18 APR 2023
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Buongiorno Melissa, a mio modo di vedere il tutto è collegato a come percepisce il conflitto e come esso si svolge. E' importante che anche quando c'è un confronto diretto e schietto esso sia utile a qualcosa: a segnalare un problema, a migliorare un aspetto delle relazioni. E' fondamentale, quindi, innanzitutto che lei impari a discernere le aggressioni che riceve dai conflitti che possono essere utili e, al loro interno, ciò che è costruttivo e ciò che è distruttivo. Ad esempio, quando si dicono cose anche spiacevoli e dolorose è possibile farlo senza aggressività e con un atteggiamento amorevole portato proprio dalla volontà di migliorare.
Conseguentemente a ciò, può pretendere dagli altri che le critiche che le vengono rivolte abbiano una valenza positiva, migliorativa. Può allo stesso tempo sentirsi assolutamente legittimata a rispedire al mittente i comportamenti aggressivi e denigratori gratuiti. Chi agisce questo tipo di comportamenti, laddove dovesse rimanere male nel momento in cui lei fa presente con un atteggiamento costruttivo i torti subiti, se ne prenderà la responsabilità e ciò comprende anche il gestire le emozioni che le sue risposte possono provocare nell'altra persona. In altre parole, ciò di cui lei si deve preoccupare è solo di difendere i propri diritti con rispetto: la reazione degli altri non è qualcosa che la riguarda, soprattutto deve essere consapevole che gli altri possono sostenere le emozioni e che non hanno le stesse reazioni che ha lei. Probabilmente, rimane male perché si identifica nell'altro. Pertanto è importante tracciare un confine e fare una netta distinzione tra sé e l'altro.
Poi ci sono da considerare le dinamiche di potere. Se quando dice che non si riesce a difendere, si tratta di prevaricazioni basate su un qualche potere che esercitano le persone su di lei, in quest'ambito, il confronto potrebbe non essere sufficiente con chi sa di potersi approfittare di una posizione di potere. Bisogna quindi studiare bene quali strumenti sono più idonei per far valere i suoi diritti.
Le suggerisco di rivolgersi ad uno/una psicologo/a per valutare tutti questi aspetti e fare una valutazione più nel merito rispetto a quanto qui accennato.
18 APR 2023
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Salve Melissa,
grazie per aver condiviso con noi il suo quesito; le relazioni con gli altri possono causare malessere se mal gestite, soprattutto di fronte a conflitti o situazioni di supremazia. Le potrebbe essere utile un training di comunicazione efficace, apprendere strategie assertive e gestire le reazioni avverse. Spero di essere stata utile e mi contatti se ne vorrà parlare.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
18 APR 2023
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Buongiorno Melissa,
comprendo bene quello che vive e penso che alla base ci sia una grande svalutazione di se stessa e un senso di non valore che la portano a compiacere le persone e non entrare mai in contrasto con gli altri. Qual è il timore se esprime il suo parere, anche se diverso da quello altrui? Qual è il suo timore se percepisce di doversi difendere? Probabilmente che gli altri la giudichino in maniera negativa e che poi si allontanino. L'impressione è che non si permetta di esprimere la rabbia quando la sente, proprio per questi motivi. Da qui la difficoltà a portare avanti le sue idee e le sue ragioni.
Finché non imparerà ad amarsi e a prendersi cura di sé, non riuscirà a farsi rispettare e a sentirsi libera di reagire spontaneamente, anche in situazioni di attacco.
18 APR 2023
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Buongiorno Melissa,
Cara, noi possiamo prenderci la responsabilità per le nostre azioni, non possiamo avere potere nelle reazioni altrui. Mi spiego meglio: se mette dei limiti e dei paletti per rispettare se stessa (non girandosi male, senza aggressività) e gli altri ci rimangono male, lei comunque si è comportata da adulta. Mi collego a questo per sottolineare il rischio di questa situazione, suo figlio le sta chiedendo di esserci, in una situazione differente. E specie se suo figlio è minore, questa responsabilità va presa.
Le va di lavorarci insieme?
18 APR 2023
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Cara Melissa, comprendo dalle sue parole che si sente un po' preda degli altri, indifesa, non abile nel proteggere se e la sua posizione per timore di danneggiare l'altro anche quando sono quest'ultimi a metterla "sotto scacco". Sarebbe interessante approfondire la questione posta, comprendere cosa si muove dentro di lei in queste situazioni e cosa la porta a difendere più gli altri dalle sue risposte che se stessa dalle loro. Le consiglio, a tal proposito, di prendere in considerazione una terapia individuale che la porti ad approfondire i suoi temi caldi e delicati e che la aiuti a comprendere maggiormente se stessa, ciò che queste situazioni smuovono in lei e da qui, la causa della sua inibizione.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Alessia Di Pancrazio
18 APR 2023
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Gentile Melissa,
mi sembra che si proponga una condizione di debolezza nel sostenere la sua risposta, un pensiero sull'altro e rimandi come nuocere, all'altro. Se vuole migliorare sarebbe utile una conoscenza di tali aspetti, le consiglio un consulto con uno psicoterapeuta.
Un cordiale saluto
18 APR 2023
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Cara Melissa,
Da quello che lei scrive sembrerebbe esserci un problema di assertività. In questo senso sarebbe consigliabile intraprendere un percorso di sostegno psicologico, nello specifico, caratterizzato da un training sull'assertività. Se vuole può contattarmi per ulteriori informazioni.
18 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Melissa,
Capisco perfettamente il senso di vulnerabilità e di inefficacia che avverte ogni volta. Inoltre ho compreso che, fin'ora, ogni volta che ha provato a difendersi è stata investita da un forte senso di colpa.
Tutelare noi stessi, imparando a proteggerci con gli strumenti giusti, è qualcosa di davvero importante, che può costruire, sia attuando le sue risorse, sia mettendo in atto delle strategie adeguate alla situazione, mediante il supporto di un professionista.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
18 APR 2023
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Buongiorno, probabilmente questo è un suo meccanismo che ha origini antiche
Sarebbe interessante un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione il contesto in cui si manifesta il suo disagio e acquisire informazioni sulle dinamiche esistenti all' interno della sua famiglia di origine
Buona giornata
Dott. Raffaello Di Monte
18 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao, capisco la tua situazione e la tua difficoltà a difenderti in determinati momenti. Sembra che questo problema stia causando anche alcuni conflitti nelle tue relazioni, ad esempio con tuo figlio. La buona notizia è che ci sono tecniche e strategie che puoi imparare per migliorare la tua capacità di difenderti e di comunicare in modo assertivo con gli altri. La terapia individuale può essere un ottimo strumento per aiutarti a sviluppare queste competenze. In terapia, potremmo esplorare le radici del tuo problema e capire perché ti senti a disagio quando devi difenderti o esprimere le tue opinioni. Inoltre, potremmo utilizzare tecniche di comunicazione assertiva per aiutarti a sviluppare la tua capacità di difenderti senza ferire gli altri o farti sentire in colpa. È importante anche comprendere che la difesa di sé non significa essere aggressivi o sfidanti. Al contrario, una comunicazione assertiva prevede l'utilizzo di tecniche di ascolto attivo, rispetto degli altri e chiarezza nella comunicazione. Inoltre, la terapia può aiutarti a elaborare i tuoi pensieri negativi e le sensazioni che provi quando ti senti in difficoltà. In questo modo, potrai sviluppare una maggiore consapevolezza di te stessa e delle tue reazioni emotive, imparando a gestirle in modo più efficace. In sintesi, ti consiglio di considerare l'idea di iniziare una terapia individuale per imparare a difenderti in modo assertivo e a comunicare con gli altri in modo efficace. Questa è un'abilità importante che ti aiuterà a migliorare le tue relazioni e la tua autostima.
18 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara,
la invito a intraprendere un percorso psicologico mirato a rafforzare la sua assertivita' e fiducia in se stessa.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.