Buongiorno, sono in procinto di separazione e sono molto combattuta. Sposata da 10 anni con 2 figli di 7 e 2 anni, lui sempre stato un po’ “padre padrone”.. decisioni sempre prese da lui in ogni campo, anche se davo la mia opinione lui comunque seguiva le sue idee. Ha un carattere molto difficile, pesante e accusatore, critica tutto e tutti in maniera anche volgare. Ho ricevuto molti insulti in questi anni, tradimenti e fa uso anche di cocaina. Inoltre si è sviluppata in lui una gelosia mia avuto, più ossessione direi, mi controlla sui social, ha messo microspie in auto e a casa, ha chiamato molti miei amici dicendo loro che non devono stare con me ma che piuttosto devo stare sola. Adesso a pochi giorni dalla separazione consensuale lui dice che ha capito e vuole cambiare. Si è iscritto al sert, dice che è pronto a venirmi incontro. Questo genera in me molta confusione nonostante tutto il male che mi ha fatto sono ancora qui a dubitare. Ho paura per i miei figli, paura che ne risentano di questa separazione in negativo. Attendo una risposta. Grazie.
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22 MAR 2022
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Buongiorno,
comprendo il suo stato di confusione dinanzi ad una scelta di questo tipo. E' necessario che suo marito si renda capace di un legame che a suo tempo ha contratto proprio in vista della presenza di minori, che inevitabilmente verranno condizionati dal comportamento del padre. La separazione la vedrei funzionale a questo periodo di recupero.
Ai suoi figli che sono stati spettatori delle fragilità del padre, immagino, deve poter spiegare che il papà ha bisogno di un periodo di cura, al termine del quale potremo stare tutti insieme. Pur essendo piccoli comprenderanno le ragioni del suo disagio. Le consiglio vivamente di non parlare male di suo marito dinanzi ai figli e di parlare di fragilità da crisi può uscire se si chiede aiuto.
Resto a disposizione se dovesse sentirne il bisogno e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
22 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
detta molto francamente, la situazione che lei descrive è quella di una relazione con un uomo violento, magari solo a parole, ma violento. Anche l'incapacità di ascoltarla e di decidere tutto da solo, sono forme di violenza.
Purtroppo per esperienza posso dirle che nella stragrande maggioranza dei casi la proposta di cambiamento, se non seguita da un percorso personale piuttosto lungo ed approfondito da parte del violento, porta a riproporre i comportamenti che, con molto coraggio, l'hanno portata a decidere per una separazione. I figli risentiranno del clima in cui vivono, e se lei adesso è più serena, staranno sicuramente meglio.
Certo che una separazione è faticosa, anche per i bambini, ma sempre meglio del clima di tensione, di critica e di insulti verso la loro madre, da lei descritto.
Aurandole di rasserenarsi, la saluto cordialmente,
dott. Christian Padoan
22 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve,
quello che lei descrive sembra essere il profilo di una persona che ha bisogno di essere aiutata e che non la fa stare bene. La cosa importante è questa: la sua responsabilità come madre non c'entra con l'essere anche compagna del padre dei suoi figli. Il pensiero spesso si ingarbuglia nel pensare che si debba tenere in piedi una relazione affettiva per i figli. Non è così. Lei ha scritto che questa persona la fa soffrire in tanti modi. E' per il bene in primis suo e dei suoi figli che questa sofferenza finisca. E se lo ritiene utile, chieda aiuto.
Resto a disposizione, qualora volesse avere supporto. Anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Pallottini
22 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, complimenti per la forza dimostrata nel gestire una situazione così complessa, i comportamenti da lei descritti sono abbastanza frequenti nelle persone che hanno una dipendenza da sostanze, inoltre il cambiamento d'atteggiamento potrebbe essere un atto manipolatorio (come il contattare i suoi amici). Per quanto riguarda la separazione, è difficile determinare a priori quanto potrebbe essere stressante per i suoi figli, andrebbe considerato come stanno vivendo e hanno vissuto loro il clima familaire e se effettivamente la separazione sarà consensuale. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti e approfondimenti del caso, spero di essere stata utile.
Dott.ssa Alessia Fracassi
22 MAR 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
la situazione che lei vive porta comprensibilmente a un stato di confusione. È veramente complessa e difficile, come sapere qual è il migliore modo di risolvere? Una separazione può essere complicata e problemática per vari fattori, ma rimanere nella situazione in cui lei si trova è peggio sia per lei che per i suoi figli. Lei deve valutare se il suo marito è veramente deciso a cambiare e monitorare attentamente i segnali concreti di un diverso atteggiamento. Tenga presente che il suo problema non è solo né fondamentalmente la cocaina. Ha bisogno di un trattamento non semplice il cui risultato non
è immediato. Comunque sarebbe importante concordare con il suo marito un periodo di prova per valutare i primi segnali di un vero cambiamento in cui lei gli darebbe fiducia ma entro un certo limite di tempo. Lei deve verificare se la sua decisione di trattarsi non è una reazione, uno stratagemma per farla desistere dalla separazione.
Oltre al Sert, sarebbe fondamentale complementare il trattamento con una terapia di coppia. L'iniziativa dovrebbe essere sua e lui dovrebbe accettarla per mostrare di essere veramente intersionatova venirle incontro. Se l'impegno del suo marito risultasse non consistente o affidabile, lei dovrà valutare seriamente di procedere verso la separazione. Senza un necessario cambiamento, la separazione rappresenta il meglio sia per lei che per i suoi figli.
Un saluto e buona giornata.
22 MAR 2022
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Cara,
nel titolo della sua richiesta scrive che non sa se separandosi fa il bene dei suoi figli, allora provi a chiedersi se rimanendo fa il loro male…
Descrive una situazione difficile, se è arrivata a maturare questa scelta è perché probabilmente è arrivata “ai minimi termini” di sopportazione e una parte di lei l’ha spinta a cambiare le cose: sopravvivenza. Un’altra parte invece rimane aggrappata al resto, alla possibilità che lui abbia capito e cambi concretamente per come dice. Vede, questa può essere una possibilità, ma nessuno le impedisce di cambiare idea quando, di questo buon proposito di lui, ne avrà prova tangibile e stabile, si sarà disintossicato e avrà lavorato sui suoi problemi in modo da non generare dolore e malessere pervasivi a lei e ai suoi figli, ad esempio.
Insomma tenga presente che è meglio non decidere sulla base di promesse ma sui fatti, e che può sempre cambiare le cose, auspicabilmente con scelte che portino verso situazioni migliori!
Ad ogni modo, non è semplice affrontare situazioni del genere, essere combattuti può essere solo la punta dell’iceberg della confusione e della sofferenza, dunque la invito a chiedere supporto ad un professionista: sicuramente ne trae giovamento e forza.
Personalmente Resto a sua disposizione per aiutarla.
Le auguro di rifiorire presto insieme ai suoi figli e tanta serenità.
Una buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli, esperta in vita Relazionale, affettiva e di coppia (sedute anche online)
22 MAR 2022
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Buongiorno,
Mi verrebbe da dirle che ai figli fa male stare anche dentro una relazione genitoriale disfunzionale. Questo fatto di non voler fare soffrire i figli non regge, i figli soffrono quando nella relazione genitoriale non c'è reciprocità, adultità, amore condiviso ecc., Stare insieme in questi termini non vuol dire garantire loro serenità e felicità. Inoltre, mi sembra di capire dalla sua richiesta che lei sia confusa sulla decisione da prendere, a seguito delle nuove promesse di cambiamento da parte del padre di suo figlio. Se può si rivolga a un esperto, si prenda uno spazio dedicato per capire di cosa ha veramente bisogno.
Un caro saluto.
Dott.ssa Claudia Tedde
22 MAR 2022
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Gentile Signora,
La ringrazio per aver scritto in questo luogo sicuro, spero che possa trovare una giusta risposta da qualcuno di noi.
La separazione in se non è un momento facile da affrontare, specialmente se concomitante con le dinamiche che lei ha appena descritto, è un passo che richiede coraggio ma non per questo deve ledere a qualcuno, anzi.
Una separazione affrontata con consapevolezza e tranquillità, in cui anche ai figli vengono spiegate le motivazioni e informati sui risvolti futuri della vostra scelta non gli creerà un danno ma anzi sarà un’occasione per ristrutturarsi e per capirsi meglio. Ritengo in virtù di questo di consigliarle di affidarsi ad un professionista per affrontare al meglio la vostra situazione.
Personalmente mi ritengo disponibile per ogni confronto,
22 MAR 2022
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Cara Confusa,
comprendo la difficoltà che può attraversare. Uscire da una relazione in cui ci si percepisce infelici ha un riverbero emotivo tale da non poter non essere accolto ed elaborato.
Dal suo racconto sembra non esserci stato spazio per l’ascolto della sua voce nella relazione, iniziare ad ascoltarsi può aiutarla nella gestione di questa situazione.
Resto a disposizione anche online, un caro saluto
Dott.ssa Francesca Dipierri