Non so se riesco ad immaginare un futuro lontano dalla mia famiglia

Inviata da Paola96 · 11 gen 2022 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve, scrivo in quanto nell’ultimo periodo sto affrontando una crisi con me stessa in quanto non mi sento più in grado di affrontare un’esperienza lavorativa fuori sede.
Mi sono laureata a Milano e vivo fuori casa da 6 anni.
Quando decisi di partire ero al 100% convinta che sarei riuscita a crearmi una carriera lontana da casa perché ciò che volevo fare sarebbe stato possibile solo allontanandomi dal mio paese d’origine nel sud Italia.
Con l’avvento della pandemia, a Marzo 2020 sono ritornata a casa con i miei e sono rimasta qui per un anno e mezzo.
Quando sono ripartita, mi sentivo motivata nel volere cercare un’opportunità lavorativa (che non è arrivata) e a stabilire il mio futuro a Milano, le offerte di lavoro che cercavo erano allettanti e mi facevano sempre ben sperare che un giorno sarei arrivata a lavorare nell’ambiente che amo.
Tornata a casa per le vacanze natalizie ho ricevuto una proposta che sicuramente non rispecchia ciò che vorrò fare per tutta la mia vita ma che sarebbe sicuramente un’ottima opportunità post laurea che in tanti accetterebbero senza alcun dubbio.
Da qui sono andata completamente in crisi in quanto ho iniziato a pensare che forse non sono in grado di crearmi un futuro lontano dalla mia famiglia, piango al pensiero di dovermi distaccare da loro, lavorare fuori per il resto della mia vita e creami poi una famiglia lontano da loro.
Non riesco a comprendere se questa mia reazione sia dovuta alla paura di affrontare un cambiamento o alla presa di coscienza che forse preferirei avere un lavoro modesto che non rispecchia il mio lavoro dei sogni ma vicino casa e vicino alle persone che amo, e che il coraggio avuto a 19 anni era solamente dovuto alla voglia di evadere dai problemi familiari che avevo.
Ringrazio anticipatamente per ogni consiglio.

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Miglior risposta 12 GEN 2022

Gentile Paola,
per chiarire il suo dubbio cioè se ora quello che la frena è il nuovo cambiamento oppure l'aver rivalutato la propria famiglia e le proprie radici occorre un approfondimento in un contesto di psicoterapia.
Tuttavia, personalmente sono portato a propendere per la seconda ipotesi perchè generalmente con una maggiore maturità degli anni si comprende meglio che allontanarsi dagli affetti familiari (con quello che ne consegue) rappresenta una grossa perdita.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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13 GEN 2022

Gentile Paola,
Leggo attentamente il suo scritto.
È molto interessante il tema del cambiamento. La crisi che può derivarne è sempre indice di movimento, là dove qualcosa si muove significa che vi è possibilità di crescita e arricchimento.
Il suo ritorno in famiglia durante la pandemia potrebbe essere un esempio di come il cambiamento porti ad un riequilibrio degli adattamenti preesistenti che in alcuni casi può destabilizzare mentre in altri è di beneficio per nuovi apprendimenti.
È importante comprendere il significato che Lei ha dato a questa vicenda, in modo tale da integrare il desiderio di evasione con quello di crescita personale da Lei sperimentato durante la sua esperienza da fuorisede.
La domanda da lei espressa potrebbe essere, pertanto, un punto di partenza per poter intraprendere un percorso di crescita personale che la aiuti ad affrontare con soddisfazione il cambiamento che le si prospetta nella vita futura.
Se le interessa possiamo lavorarci insieme, in modalità online o presso il nostro Centro Clinico di Torino e a tariffe agevolate.
Cordialmente,
Giancarlo Dott. Gramaglia.

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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13 GEN 2022

Cara Paola,
se parlassimo di tanti anni fa, il motivo per cui ci si spostava (specie da sud a nord) era proprio lavorativo, ma staccarsi dalla famiglia d'origine non era il principale obiettivo, come invece mi pare di capire sia stata la Sua questione.
A 19 anni era una persona, passano poi gli anni, accadono fatti, viviamo esperienze che ci cambiano e ci modificano e forse sì, potrebbe essere solo meno slancio verso la lontananza oppure paura che, ovunque Lei possa andare, i problemi familiari di cui ha accennato non si risolverebbero; e forse restare significa anche affrontare qualcosa che fino ad oggi aveva rinviato o non considerato tanto importante come adesso. Provi a contattare uno psicologo o psicologa e provi a parlarne, magari Le si potranno chiarire meglio le idee.
Resto a disposizione, anche online.

Buon pomeriggio,

Dott.ssa Michela Dicosta

Dott.ssa Michela Dicosta Psicologo a Cantù

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12 GEN 2022

Salve Paola, credo proprio che un percorso le permetta in questo momento di riflettere in quale fase si trova, quel voler crescere ma avere paura di farlo. Un po' come quando un bambino inizia a camminare e ha paura di farlo da solo lasciando le mani della sua mamma. Ma poi quel bambino impara che si può cadere e rialzarsi e inoltre che se ha bisogno di una mano la può pur sempre chiedere ( a qualsiasi età).
Resto a disposizione
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra

Dott.ssa Fabiana Marra Psicologo a Lecce

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12 GEN 2022

Buongiorno Paola,
ho letto i dubbi che ci ha esposto e penso che dipendano da più fattori, pur non conoscendo altro della sua storia personale e familiare.
A 19 anni, quando ha iniziato il suo percorso di studi, ci sarà stato l'entusiasmo e la spensieratezza dei suoi sogni da realizzare, la voglia di evadere da una realtà e famiglia che le potevano stare un po' strette, tante aspettative e progetti da voler realizzare e mi sembra di capire che si è laureata senza grosse difficoltà.
Tuttavia vivere lontano dalla propria famiglia d'origine, rendersi autonomi per le cose pratiche non significa aver compiuto uno svincolo emotivo reale dalla propria famiglia e forse il ritorno a casa obbligato con il lockdown a marzo 2020, dopo tanto tempo in cui si era abituata a sentirsi "milanese di adozione", la città dalle mille opportunità, l'ha fatta risentire ancora prepotentemente figlia, forse sorella, ecc. nella sua famiglia da cui ha probabilmente operato uno strappo e non una vera separazione/individuazione.
Credo che dipenda da questo il suo dilemma, sente che se dovesse scegliere questo lavoro vicino casa sarebbe un ripiego, un atto di codardia, ma nulla le vieta, essendo giovane, di provare l'uno e l'altro; intendo dire che potrebbe provare anche questo lavoro vicino casa se ora è quello che si sente di fare di più, mentre 'lavora' contemporaneamente anche alla separazione emotiva dalla sua famiglia, così comprende davvero se può essere un lavoro nelle sue corde oppure no. Il lavoro ideale lontano da casa potrà sempre 'andarselo a prendere' quando sentirà di reggere meglio emotivamente il distacco dai suoi affetti, se sarà necessario per trovare la sua strada. Magari è un equilibrio diverso negli affetti che ha bisogno di ritrovare.
Le auguro in bocca al lupo.
Se volesse approfondire questi aspetti o fare una consulenza online sono a disposizione.
Cordiali saluti,

dott.ssa Raffaella Ramazzotti
psicologa psicoterapeuta sistemico-relazionale simbolico esperienziale
istruttrice di protocolli basati sulla Mindfulness

Dott.ssa Raffaella Ramazzotti Psicologo a Ancona

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12 GEN 2022

Buongiorno Paola,
resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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12 GEN 2022

Buongiorno Paola,
Comprendo il suo sentirsi spaesata, disorientata perché era gia proiettata alla possibilità di crearsi un futuro lontano da casa. È interessante capire come mai proprio ora sente questo desiderio più che lecito di rimanere vicina e soffrire al pensiero di ripartire. Sarebbe interessante capire la cornice che sta attorno a tutto ciò per connetterlo con le sue relazioni e la sua storia, così da capirne il significato.
In questo senso sarebbe utile un approccio sistemico familiare anche perché parla che era sfuggita a problemi familiari.
Rimango a disposizione,
AB

Dott.ssa Antonella Bascià Psicologo a Milano

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12 GEN 2022

Buongiorno Paola,
intanto complimenti per aver scelto di studiare e vivere lontano da casa. Comprendo la sua difficoltà, una volta rientrata nel calore familiare, a decidere se ripartire o restare poiché i cambiamenti sono quasi sempre destabilizzanti. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a capire quali sono i suoi bisogni e a essere più consapevole delle sue scelte in modo da viverle più serenamente.
Le auguro il meglio e resto a disposizione.
Dott.ssa Giulia Bellini

Dott.ssa Giulia Bellini Psicologo a Signa

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12 GEN 2022

Salve Paola,
stiamo vivendo un momento storico complesso, in uno stato di vigilanza continuativo e prolungato che non fa stare bene.
Quello che poteva essere una buona idea anni fa non è detto che lo sia anche oggi, può essere che le priorità siano cambiate.
Provare a capire quali emozioni e quali significati si celano dietro le sue difficoltà potrebbe essere un buon modo per vivere più serenamente questo momento. Dice: "non riesco a comprendere se questa mia reazione sia dovuta alla paura di affrontare un cambiamento...", e se fosse? come la fa sentire ciò? Viva questa paura che le impedisce di fare scelte avventate!
Infine: come mai percepisce il vivere vicino ai suoi genitori e lavoro modesto correlati in modo assoluto? Questa è una possibilità (la possibilità di ora) ma non è detto che sia l'unica. In questo momento cosa la farebbe star bene? attendere o provare a sperimentarsi in un lavoro?
La vita è un film, non una fotografia: siamo in continuo movimento e possiamo cambiare direzione se non siamo soddisfatti.
Cordialmente
Cristina

Dottoressa Amigoni Cristina Psicologo a Milano

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12 GEN 2022

Cara Paola, la pandemia ha sconvolto lo sfondo sicuro su cui ognuno di noi poggiava i propri piedi, e senza poter appoggiare i piedi saldamente a a terra, non è possibile spiccare un salto. E' pertanto normale, soprattutto in questo periodo, che lei possa avere dubbi e paure sulle sue scelte future. Tuttavia potrebbe esserle utile esplorare i propri vissuti emotivi e ripercorrere le sue scelte passate con il supporto di un professionista, anche online, che la possa aiutare a sviluppare maggiore consapevolezza dei propri vissuti e sostenerla nel reindirizzare le sue energie verso la meta che veramente sente la più appropriata per sé in questo momento della sua vita.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi dubbio. Un caro saluto, dott.ssa Marinella Balocco

Dott.ssa Marinella Balocco Psicologo a Rivalta di Torino

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12 GEN 2022

Buongiorno Paola,
può succedere alla tua età di percepire una morsa al cuore all'idea di spiccare il volo e costruire la propria vita fuori di casa dei genitori. Quando diventa invalidante questa sensazione, vale a dire, quando condiziona le scelte che sappiamo di dover fare possiamo trovarci di fronte ad un disagio da attenzionare.
Ti consiglio di farti aiutare per arrivare a risolvere qualche conflitto che potrebbe essere presente in te e che serenamente può essere sciolto.
Resto a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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12 GEN 2022

Ciao Paola, mi spiace molto per la crisi che stai vivendo, nonostante pensi fermamente che ogni crisi, se ben gestita e trattata, rappresenti in qualche modo un'opportunità per fare un passo avanti nella propria vita e spiccare il volo. È proprio questa l'immagine che mi è venuta leggendoti, di una ragazza che è lì lì per spiccare il volo ma non sa se le sue ali saranno abbastanza forti da reggerlo. Forse hai "solo" paura, o forse effettivamente i tuoi bisogni stanno cambiando rispetto a qualche anno fa. Sono entrambe delle possibilità. Penso che possa essere importante per te Paola poter affrontare analizzare e affrontare problema attraverso un breve percorso di supporto, per capire le emozioni e i vissuti connessi a tale situazione, indagare le possibilità e comprendere quale delle due scelte sia quella che effettivamente desideri e consideri migliore per te.
Resto a disposizione (anche online) per una consulenza per conoscerci ed eventualmente un breve percorso insieme per sostenerti in questa scelta.
Ti auguro il meglio in ogni caso.
Dott.ssa Clarissa Pattocchio

Dott.ssa Clarissa Pattocchio Psicologo a Torino

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12 GEN 2022

Salve Paola, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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