Non so se ciò che penso sia reale o se mi faccio influenzare da ciò che leggo

Buongiorno.
Ci sono i casi di violenza, che devono essere raccontati e denunciati. Può però anche capitarci di leggere sui giornali o sui social di accadimenti che ci colpiscono - anche a causa di un linguaggio spesso volutamente sensazionalistico- e che ci fanno riconsiderare nostri eventi di vita passato. Credo che Lei abbia bisogno di entrare più approfonditamente in questi suoi dubbi con l'aiuto di uno psicoterapeuta, che potrà aiutarla a far luce su ciò che sta vivendo e provando in questo momento.
Cordialmente,
Monica Diamantini

Buongiorno User,
le chiederei: perché lei legge su questo argomento? Che cosa cerchi? Lei si/ci chiede: cosa è reale, ciò che vivi o ciò che legge? La sua esperienza col suo ragazzo non è reale? Nel leggere sull'argomento entra in contatto con la dimensione potenziale, cioè tutta l'ampia gamma di possibilità e sensibilità con cui le coppie vivono le questioni che riguardano i rapporti e le discussioni che possono essere più o meno accalorate. Le variazioni di temperatura, intesa o disaccordo e violenza dipendono da diversi fattori e possono variare moltissimo. Perché lei pensa di minimizzare? Perché semini il dubbio? Non sarebbe più giusto considerare che ci siano delle differenze di realtà vissute con sensibilità e soggettività molto diverse? Entrambe reale per chi le viveva? Sarebbe interessante chiedersi perché lei non accetta più tranquillamente la vostra modalità di rapporto, valorizzando la capacità che lei è il suo ragazzo avete di capirsi. A questo punto sarebbe meglio che lei cercasse di leggere su altri argomenti...
Un saluto e una buona giornata.

Buongiorno,
Leggendo ciò che lei scrive si intuisce che una sua caratteristica è l'empatia e la capacità di "sentire" le storie che legge come le stesse vivendo. Tutto questo può essere un punto di forza finché riesce a fare un distinguo con i suoi valori personali, autentici.
Proiettare le storie altrui sulla propria, anche se possono esserci delle similitudini apparenti, non è mai una buona idea. Le persone, i sentimenti e le situazioni non sono mai identiche... noi stessi siamo in continuo cambiamento.
Le sue difficoltà passate, presenti e future con il suo compagno non saranno mai le medesime che potrà leggere o sentir raccontare da altri, anche se in parte le risuonano.
Un caro saluto

Laura Dini
Psicologa Psicoterapeuta

Cara User99, capita, a volte, di farci influenzare da quello che leggiamo sui social o da quello che gli altri ci raccontano, per cui non è insolito guardare gli eventi passati con occhi diversi. Credo sia importante che ricordi come due persone diverse che vivono la stessa situazione non la vedrenno mai nello stesso modo. Ciò che per qualcuno è motivo di litigi per altri potrebbe non essere cosi importante. Per cui, se senti alcuni dei motivi per cui tu e il tuo fidanzato discutete come meno importanti rispetto a come li percepiscono altre persone non preoccuparti, non sei necessariamente tu che minimizzi le cose.
Potrebbe esserti utile un percorso di lavoro su te stessa, per approfondire meglio questa tua perdita di contatto con la realtà, sicuramente il tuo riconoscere di essere cambiata nel modo di vedere le cose è già un grande passo.
Resto a disposizione, anche online.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Manzoni

Gentile sig. comprendo il suo stato di disaggio e sofferenza rispetto alla sua situazione che sta attraversando. Infatti secondo la letteratura scientifica si parla di una modalità difensiva che riporta ad una forma originaria di legame affettivo con la figura materna . Gli consiglio un terapeuta di approccio dinamico. Resto a disposizione per ulteriori dettagli.

Salve,
lei sembra avere consapevolezza di un problema che non la fa sentire serena, ovvero non saper distinguere cosa la riguarda da cosa non la riguarda, e ha fatto anche una buona analisi di come si attivano questi pensieri. Questo è indice di una accurata riflessione su di sé e della comprensione che ci sia qualcosa da esplorare per stare meglio. Farlo con il supporto di un professionista la può aiutare a capire come mai ha la necessità di "rivedere" i suoi litigi, riscrivendone la storia. Questo suo bisogno di identificarsi con le vicende altrui ha a che fare con la definizione dei confini che separano la sua storia da quella degli altri, e ciò andrebbe indagato poiché genera confusione e disordine, come d'altronde lei racconta.
La invito a contattare un professionista che le possa stare accanto in questa fatica e che la possa aiutare a ridefinire i confini che definiscono la sua persona.
Resto a disposizione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Pallottini

Carissima,
comprendo come questa situazione sia preoccupante, come non avere la sicurezza che ciò che ci passa per la nostra testa sia davvero successo o se sia tutta immaginazione influenzata da immagini e racconti che provengono da fuori di noi. Il fatto che la sua relazione vada bene è un buon segno, implica che questi pensieri ancora non sono diventati così persistenti e pervasivi da andare ad intaccare la vostra storia, ma è comprensibile come voglia liberarsene. Per questo le suggerisco una consulenza con un terapeuta breve strategico, perché possiate, insieme, individuare come arrivano questi dubbi, pensieri, e cosa stia facendo in questo momento per fronteggiare la situazione, individuando assieme le strategie più funzionali.
Resto a disposizione online e in studio per qualsiasi domanda o curiosità, e saluto cordialmente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Buongiorno,
da come si descrive osservo una certa ossessività nel suo pensiero, focalizzato su alcuni aspetti che -se eccessivamente zoommati- rischiano di essere alterati e quindi da qui la mancanza di aderenza con la realtà.
Una buona terapia cognitivo comportamentale può restituirle un giusto sguardo cognitivo sulle cose, liberandola da alcuni meccanismi della mente che vanno rieducati.
Rimango a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Ciao innanzitutto molte cose che i accadano, escludendo quelle oggettivamente gravi, sono percepite in base allo stato d'animo della persona. Se, come nel tuo esempio, il tuo ragazzo ti da un colpetto sulla gamba sorridendo e tu sei di buon umore, vedrai quell'episodio come scherzo. Se invece ripensando o leggendo un rapido suo simile il tuo umore è più negativo, per te lo sarà anche quell'evento. Le emozioni sono a volte influenzando la valutazione che diamo gli eventi. Prova a riflettere un attimo quando dai un giudizio a qualcosa. Come stai in quel momento?

Buongiorno Cara,
ho letto con attenzione la tua storia e ho percepito quanto questa confusione ti stia privando della possibilità di vivere con naturalezza la tua relazione, e anzi non ti permetta di nutrirti della sicurezza delle tue percezioni. Anche se la tendenza a lasciarci influenzare dalle informazioni della realtà circostante, specie quando riguardano storie di vita, è propria di ciascuno.. il fatto che questo per te stia diventando un problema merita un'attenzione particolare. C'è sempre un motivo per cui in un momento preciso della nostra vita manifestiamo una vulnerabilità: ti sei mai chiesta come mai, tu ti senta così suscettibile alle influenze esterne rispetto alla percezione della tua relazione? Sai cara, la certezza che abbiamo di ciò che viviamo è un fondamento imprescindibile per agire in fedeltà a ciò che siamo e sentirci pienamente padroni delle nostre esperienze.. ti consiglio di consultarti con uno specialista che, con empatia e sensibilità ti offra uno spazio dove poter ascoltare, esplorare e significare la confusione che oggi annebbia il rapporto con il tuo ragazzo. Potrebbe essere una preziosa occasione per aprire una finestra introspettiva su aspetti di te che non conoscevi, migliorando anche la vita di coppia.
Io resto qui, online qualora voglia parlarne insieme.
Ti abbraccio cara.
Dott.ssa G. Clarissa

Cara,

sarebbe importante che imparasse a scindere fra ciò che legge e ciò che rimane sulla carta, salvo qualche aspetto che può creare in ognuno di noi una certa risonanza.
A questo proposito, la invito a riflettere sull'idea di intraprendere un percorso psicologico in modo da approfondire le sue relazioni significative alla luce dei suoi contesti di appartenenza.
Sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Buongiorno ti sei già risposta da sola dicendo il mio vecchio e sano modo di vedere le cose… Ovvero sai che il modo in cui vivi la relazione con il tuo compagno che è anche appagante è quello giusto per voi…
Scegli di restare in contatto con il tuo “sentire”e fatti guidare da lui, lì c’è la tua verità e il tuo vivere nel qui e ora
Ti assicuro che se non dovessi più stare bene con il tuo compagno te ne accorgeresti
Buona vita
MC

Ciao cara,
direi che è ottimo che la tua relazione vada bene...
credo che a volte ci facciamo influenzare dalla quantità di informazioni negative che leggiamo sui social, su internet e suoi vari mezzi di comunicazione che abbiamo.
Quando le cose vanno bene nella nostra vita, forse per alcuni trascorsi passati, tendiamo ad avere paura della felicità ed in qualche modo ad autosabotarci, come se non potessimo meritarci la serenità che abbiamo con fatica costruito.
Secondo me dovresti non guardare troppe storie sui social e distaccarti dalle persone o informazioni che non possono fare altro che disturbare la tua sensibilità e concentrarti sul presente e sulle risorse della tua relazione attuale. Probabilmente c’è una parte di te che ancora non si vuole bene o che in questo momento è’ molto sensibile agli stimoli negativi e questo ti influenza, ma il fatto che tu ti ponga questa domanda significa che sei già almeno a metà dell’opera! Un abbraccio