Non so più chi sono e cosa voglio

Inviata da Sofia · 21 ago 2020

Buongiorno
Sono una ragazza di 28 anni e vivo da due anni con un uomo più grande di me di 17 anni . Una persona fantastica che mi ama e mi sta sempre vicino e spesso sopporta ogni mio sbalzo d umore .
Da quando ho perso il lavoro ( prima lavoravo come responsabile di un negozio d abbigliamento bellissimo e importante ) non sono più me stessa .
Prima ero solare forte amavo uscire partecipavo di più alla vita di coppia ora invece sono sempre triste tendo ad isolarmi non esco mai e mi sento tanto depressa . Non so come passare le giornate a casa .....
pulisco leggo piango mando curriculum e per distrarmi navigo su social per conoscere uomini e scambiare qualche parola però mi spingo sempre oltre sembro un altra persona Fin ora non ho mai incontrato nessuno anche perché amo il mio uomo e non vorrei perderlo per nessuno al mondo .
Aiutatemi ma che sto facendo e che devo fare ? Sto impazzendo

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Miglior risposta 22 AGO 2020

Buongiorno. È comprensibile la preoccupazione legata al senso di non proprietà dell'esperienza: ciò che sta avvenendo è esattamente il fatto che Lei non si ri-conosce, nella misura in cui modalità precedenti di mantenimento del senso di sè (lavoro, relazione affettiva) sono venute meno, si sono modificate, o sono messe alla prova (es, conoscenza di altri uomini). Da qui paura e sensazione di "impazzire" o di non controllare sè o le circostanze. La flessione del tono dell'umore, la ricerca di distrazione e di apertura di possibilità di sentirsi sono reazioni alla sensazione di chiusura di spazio e futuro che è connessa alla perdita del lavoro, e alla sensazione di noia che prova nelle giornate a casa. I significati specifici di questa sensazione sono da ritrovarsi naturalmente nella storia di vita e nella progettualità ed emergono solo con un consulto personalizzato in cui raccogliere queste informazioni. Ha valutato una consulenza psicologica? Agirebbe nell'immediato per il contenimento degli Stati di ansia, sofferenza e umore basso che riferisce, e lavorerebbe al contempo sulle cause, con l'obiettivo ultimo di riaprire possibilità d'azione nel presente e nel futuro che siano viabili, identitarie e autentiche, restituendoLe il senso di proprietà della Sua esperienza e della Sua vita (riconoscendosi). A disposizione, cordialità, DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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24 AGO 2020

Gentile Sofia,
mi sembra tu stia vivendo una crisi personale, esacerbata anche dalla perdita del lavoro; la professione definisce in qualche modo anche l’identità della persona.
Inoltre e’ presente un desiderio di evasione e di curiosità verso altri uomini, la situazione personale e relazionale andrebbe approfondita.
Se preferisci scrivimi pure in privato,
cari saluti
dr.ssa Donatella Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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24 AGO 2020

Credo che questo momento che lei vive con profonda ansia e preoccupazione sia in realtà la strada che la porterà ad una vita migliore e più aderente ai suoi bisogni. Il cambiamento è inevitabile e deve essere visto come una possibilità di avvicinarci a chi siamo veramente, al di fuori di chi pensavamo di essere o della maschera che abbiamo anche efficacemente indossato per molto tempo. Tutto quello che le accade non deve essere vissuto con senso di colpa, ma con curiosità. Probabilmente qualcosa nella sua vita non corrisponde pienamente ai suoi bisogni e la perdita del lavoro ha creato un vuoto. Questo vuoto non è sinonimo di mancanza, ma di possibilità nuove. Un percorso breve di consulenza con uno psicologo che si occupa di consulenza di carriera anche a distanza la aiuterà a recuperare tranquillità e fiducia. Resto a disposizione. Buona giornata

Monticone Alessandra Psicologo a Asti

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22 AGO 2020

Gentile Sofia,
da quanto scrive si evince che il tipo di vita "da casalinga" che al momento sta facendo dopo la perdita del lavoro non la soddisfa, la annoia e la deprime.
A ciò si aggiungono dubbi a livello probabilmente inconsapevole sulla relazione di convivenza che conduce con quest'uomo più grande di età che dice di amare ma senza un progetto ben chiaro per il futuro. Presumibilmente è questa la molla che la spinge a conoscere sui social altri uomini.
Credo che questi dubbi, la destabilizzazione per la perdita del lavoro e questa mancanza di progettualità riguardante la relazione di coppia possano essere alla base della sua crisi attuale che può essere approfondita ed elaborata col supporto di un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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22 AGO 2020

Cara Sofia,
dopo aver perso la sicurezza in uno degli ambiti più importanti della vita è comprensibile che si senta triste. La tristezza è l'emozione che accompagna le perdite della vita. Ci vuole un po' di tempo per accettare la nuova situazione e per riorganizzarsi. Cosa che Lei sta già facendo in modo più o meno funzionale, questo significa più o meno utile per raggiungere i Suoi obiettivi. Manda curricula per trovare un nuovo lavoro, cura la Vostra casa, legge, esprime le Sue emozioni. E naviga sui social. Provi a chiedersi cosa La spinge a farlo, quale bisogno cerca di soddisfare, oltre la voglia di scambiare qualche parola.
Ci sono poi gli altri ambiti della Sua vita che La aiutano ad andare avanti, a non perdersi; c'è la Sua relazione affettiva, il Suo compagno che Le sta vicino. Non dice come funziona il resto, la famiglia, le amicizie, i Suoi interessi, la cura di se stessa. Mentre si impegna a trovare un nuovo lavoro, cerchi di continuare la Sua vita come faceva prima, non abbandoni le cose che Le davano piacere, anche se farlo adesso potrebbe costarLe più fatica. Le sarà utile per mantenere l'equilibrio. Avere diverse parti che compongono la Sua vita La protegge nel caso una di queste vacilli.
Se fare questo lavoro su se stessa Le è difficile, se la Sua tristezza Le pesa troppo, può decidere di chiedere una consulenza psicologica per superare questo momento e per farsi accompagnare nella ricerca di un nuovo equilibrio.
Le auguro di trovarlo presto.
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dr.ssa Katarina Faggionato Psicologo a Vicenza

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