Sono ormai quattro anni che non ho il coraggio di affrontare mia madre e dirle che ho bisogno di un sostegno psicologico.
Avendo un vissuto particolare sento di starmi negando da troppo una cosa di cui necessito,essendo passata per autolesionismo, problemi alimentari,tentativi di suicidio,attacchi di panico e d'ansia che mi hanno portato anche seri problemi cardiaci.
Oggi tutto ciò incide molto su di me,ed essendo molto giovane,mi definirei anche "piccola",ho paura di non poter resistere ancora per molto da sola.
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11 GEN 2018
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buongiorno,
mi dispiace per quello che ha vissuto, lei ha lanciato molteplici segnali ai propri genitori.
Intanto potrebbe rivolgersi ad uno sportello di ascolto scolastico se frequenta qualche istituto o liceo oppure scegliere una persona adulta di riferimento come un insegnante, una zia o altro per farsi aiutare e decidere come orientarsi.
Se è maggiorenne le consiglierei di rivolgersi direttamente ad una psicologa privata che saprà suggerirle la prassi da seguire e se necessario coinvolgerà i genitori.
Resto a disposizione
Dott.ssa Donatella Costa
11 GEN 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima,
non è sempre facile esprimere i nostri bisogni più intimi, a volte anche con i genitori se si ha qualche timore. Potrebbe essere ad esempio il pregiudizio verso la professione di psicologo o il timore di caricarli di un costo? Per quanto riguarda il primo punto c'è molta disinformazione e occorrerebbe spiegare che lo psicologo è un esperto di benessere e comunicazione, tutti prima o poi nella vita si rivolgono ad uno psicologo, per risolvere problemi lavorativi, famigliari, sociali, non è più considerato l'esperto dei ' matti'. Per il secondo punto, oggi esistono percorsi brevi validati scientificamente che permettono in pochi incontri di recuperare tranquillità, serenità, motivazione. Infine, ultimamente è uscito un libro di una infermiera australiana che ha descritto cosa fa soffrire maggiormente chi è in fin di vita, e fra le cinque, emerge il ' non aver espresso i miei sentimenti' e ' aver fatto nella vita non ciò che volevo, ma ciò che gli altri si aspettavano da me'.
Cordiali Saluti
Alessandra Monticone
Psicologa Asti
11 GEN 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Anonima, la tua situazione sembra seria, il tuo isolamento mi preoccupa in quanto Genitore!
Se temi qualcosa in casa tua (leggi: la reazione dei tuoi Genitori ) è come se loro non esistessero, resteresti come orfana...
Non esitare a chiedere aiuto, mi raccomando!
Dr Riccardo Setti
11 GEN 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno, ci racconti di disturbi alimentari, autolesionismo, tentativi di suicidio... Sono segnali molto forti ed evidenti di un disagio, la tua famiglia si deve essere accorta di tutto questo. Come si è comportata rispetto a questi problemi? Non ha chiesto aiuto a nessuna figura professionale? Anche un medico di base può essere l'inizio di un percorso di cura. Perché non hai il coraggio? Che cosa temi succeda? Nel caso ci siano difficoltà a livello comunicativo e relazionale con i tuoi genitori, anche se sei minorenne puoi comunque rivolgerti a degli sportelli di aiuto nel tuo territorio o a scuola, se c'è un servizio di psicologia. Se invece sei maggiorenne puoi inizialmente muoverti in autonomia poi coinvolgere tua madre. Alcune volte i genitori sono in difficoltà rispetto ai problemi dei figli e non li affrontano perché loro stessi hanno paura o non sanno come fare. Anche se sei "piccola" ti sei accorta di questa necessità quindi hai un dovere verso te stessa di prenderti cura di te cercando l'aiuto che ti serve, anche facendo il primo passo. Non aspettare ancora, il coraggio non cade dal cielo, affrontando le cose si diventa coraggiosi. In bocca al lupo per tutto!
11 GEN 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Parto dalla fine:
ho paura di non poter resistere ancora per molto da sola: questa è la buona notizia, quando smetterai di resistere allora smetterai di essere sola e permetterai ai tuoi genitori di aiutarti (ed amarti), magari si, anche con l'aiuto di uno psicologo, come chiedi tu. Prega che arrivi presto il giorno in cui accetterai che non puoi fare da sola.
Confidenza: non ci riesce nessuno