Ciao mi chiamo Valentina ho 23 anni, ero una ragazza piuttosto forte non mi spaventava nulla ero molto simpatica e ironica e autoironica vivevo la mia vita alla giornata senza mai guardare avanti e indietro amo la Valentina che ero mi piacerebbe ritornare come ero prima.
Da quando i miei hanno deciso di lasciarsi cioè da 7 anni, io sono caduta in una forte depressione ansia, d'allora mi sento di non essermi ripresa, mi sento sempre debole, e a volte la testa mi fa pensare che io stia per morire, ho pure paura di svenire e non svegliarmi piu oppure che muoia mentre sono svenuta e questa cosa mi fa stare male non riesco neppure a stare a contatto con molta gente mi irrito facilmente mi viene l'ansia e oddio tutti, a volte amo stare da sola a pensare ma mi faccio molto male, penso sempre perché ho questa famiglia? (Mia madre: lei mi odia, mi tratta per intendo, mi butta del fango in faccia, mi calpesta come fossi uno zerbino come se io non fossi sua figlia, non riesco a vedere in me e mia madre un rapporto la vedo com un estranea.). ( Mio padre; era la luce dei miei occhi, avrei dato la vita per lui ma lui no, lui ha già una compagna e anche una bambina a qui a già sostituito me. Che tristezza al mio cuore un dolore atroce.. sofffro soffro tanto... Ho un fidanzato sto con lui da 3 anni , bhe lui inizialmente era ciò d qui avevo bisogno, ora invece è diventato egoista non fa altro che darmi delle colpe anche quando non le ho, dice sempre che sono stupida, e che io sono la causa del suo arrabbiarsi, solo perché lui mi addita sempre per la qualunque e io non gli rispondo perché poi sto male, però poi se gli rispondo e gli dico che non ce la faccio più con lui e che mi sta uccidendo la vita lui dice che colpa mia.. e anche lui contribuisce a farmi stare male.
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11 OTT 2016
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Cara Valentina, quanta sofferenza colgo nelle tue parole! Tutte le tue relazioni sembrano catastrofiche e sembra quasi che tu non riesca a sentire amore e affetto da nessuno. Come tu racconti, tutto parte dalla separazione dei tuoi, quando eri ancora adolescente, periodo già critico di per sé. Questo cambiamento, tu dici, ti ha fatto "perdere" il punto di riferimento della tua vita: tuo padre. Inoltre, ti sei sentita abbandonata da lui e "sostituita" come figlia. I rapporti con tua madre sono diventati sempre piu complicati, cosi come il rapporto col tuo ragazzo. Tutti questi "vissuti" ti hanno indebolita psicologicamente e generato in te forte sofferenza e un senso di insicurezza. Questo tuo malessere si trascina già da sette anni, e credo che tutte le tue credenze negative, rispetto al modo in cui ti percepisci e percepisci gli altri, siano quasi radicate in te. Purtroppo, quando stiamo male, possiamo entrare in circoli viziosi in cui le nostre relazioni diventano complicate e conflittuali. Spesso, non riusciamo ad uscire da soli da questi circoli, perché i nostri modi di fare sono ripetitivi e le nostre reazioni sempre negative. Non possiamo cambiare l'altro, ma ognuno di noi può fare tanto per migliorare se stesso. Attraverso l'aiuto di uno specialista potresti iniziare a mettere luce su tutto questo, visto che nelle tue relazioni importanti si "ripetono" continuamente sensazioni di rifiuto, trascuratezza e e incomprensione da parte degli altri. Riusciresti così a capire perché stai male e a gestire meglio il modo in cui fronteggi il malessere e gli stati emotivi che descrivi. Cordialmente
12 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Valentina,
è chiaro che la tua crisi è cominciata con la separazione dei tuoi genitori e quindi con la perdita di questi importanti punti di riferimento.
Presumo che tu sia rimasta in casa con tua madre ed è un peccato che la vostra relazione si sia deteriorata mentre invece potevate essere di conforto l'una per l'altra.
Quanto a tuo padre che ha provato a ricostituire un altro nucleo familiare non devi pensare che ti abbia sostituito con un'altra figlia perchè i figli non sono mai sostituibili.
Credo che, se tu volessi, potresti mantenere comunque un buon rapporto con lui, con la sua compagna e con questa bambina che è innocente.
Quanto poi al tuo fidanzato, penso che neanche per lui è piacevole vederti sempre triste, depressa e sofferente.
Cara Valentina, compiangerti e covare rancore non ti aiuterà a rompere questo circuito di negatività mentre può farlo un percorso di psicoterapia che ti invito caldamente ad intraprendere al più presto.
Solo in questo modo potrai cominciare a guardare le cose con occhi diversi ed essere aiutata a trovare i modi giusti per relazionarti in maniera più positiva ai tuoi familiari.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
10 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Valentina,
dalle tue parole si evince che stai sicuramente attraversando un periodo di crisi e di sofferenza. Certo a volte le situazioni e le persone non aiutano ma l'unico modo per farcela e dare una svolta è trovare le risorse dentro se stessi. A questo scopo rivolgerti ad uno psicoterapeuta potrebbe sicuramente aiutarti a rompere il circolo vizioso ed iniziare un percorso di rinascita. Ti invito dunque a farlo, anche in considerazione della tua giovane età e di tutte le possibilità che può offrirti il futuro.