Il 7 giugno io e il mio fidanzato abbiamo litigato lui mi ha picchiata è arrivata la polizia un casino lui a regina coeli mi hanno costretta a fare la denuncia datori che mi ero fratturata una costola. io dopo 3 giorni sono tornata x ritirarla e non è stato possibile si può fare in via processuale, ora è agli arresti in attesa del braccialetto elettronico sto molto malei manca io lo amo davvero li so che le mani non si alzano ma lui avendo preso delle medicine gli hanno veramente cambiato la personalità ora non mi posso avvicinare a lui non so come fare.dobbiamo aspettare il processo dove io ritirero la denuncia perche lo amo e lui andrà in comunita a curarsi per questo problema di cambio umore ora non capisco se stiamo ancora insieme non so che devo fare sto impazzendo aiutatemi
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6 LUG 2015
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Buonasera Simona,
le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta ed uno psichiatra per cercare l'aiuto necessario. Così da poter elaborare le dinamiche che la legano al suo compagno ed acquisire le risorse per poter gestire i suoi cambiamenti di umore.
Dott. Fabio Glielmi
9 LUG 2015
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La dinamica della violenza ha delle caratteristiche molto specifiche che fanno leggere gli episodi violenti come incidenti di percorso, normali in un rapporto d'amore...Non c'é amore quando entra la violenza. Dice che il suo fidanzato dovrà curare i suoi sbalzi di umore, credo che lei Simona dovrà essere consapevole della dipendenza affettiva che la lega a questa persona e che la porta a negare la gravità della violenza ricevuta.Vi sono centri antiviolenza in ogni città con colleghi preparati su tale tematica, purtroppo ancora oggi molto presente. Può ricevere consulenza gratuitamente sia psicologica che legale. Lavoro da oltre 10 anni in strutture che accolgono anche donne maltrattate e le posso assicurare che sottovalutare ogni minimo gesto violento ha conseguenze devastanti per la persona che la subisce. Purtroppo quando arrivano in struttura hanno vissuto anni di soprusi...tutte concordano nel dire che la loro responsabilità era che avevano sopportato tutto in nome di un sentimento di amore che non si é rivelato tale.Che dirle Simona,non rimanga chiusa nelle sue convinzioni,ma si confronti e si faccia aiutare, é un modo anche per aiutare lui a rendersi conto della gravità di questa sua azione.Rimango a disposizione,
Dottssa Rosanna Tartarelli
8 LUG 2015
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Gent.le Simona.
Descrive una situazione drammatica. È un reato gravissimo disciplinato dal d.l. 93/2013 che tra le altre, prevede la possibilità di udienza protetta per la parte offesa e, inoltre, nei casi gravi, l'irrevocabilità della querela, quest'ultima pensata per situazioni in cui le vittime vengono intimorite e minacciate per ritirare appunto le querele. Insomma, situazione spinosa, ma ciò che mi preoccuperebbe maggiormente è lei, Simona. Provi a chiedere, se può la consulenza ad uno psicoterapeuta esperto in dipendenze affettive, potrebbe sostenerla in questo momento delicato. Se ha bisogno, posso indicarle una collega esperta in questo ambito. In bocca al lupo.
7 LUG 2015
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Amare una persona che ci fa del male è un atteggiamento masochistico che denota non amore per sè stessi. L'amore non può in alcun modo prevedere la violenza, perchè abbatte completamente la dignità della persona. E' quindi auspicabile che lei faccia un percorso psicologico per riacquistare la stima di sè perchè questo non è amore, è dipendenza