Non so a chi rivolgermi senza vergognarmi come un ladro
Inviata da Gio · 17 set 2020
Salve! Sono un uomo di 30 anni, con precedenti diagnosi di C-PTSD, Dissociazioni pesanti, Depressione maggiore, Ansia, Attacchi di panico e svariate altre comorbilità che non starò ad elencare. Non ho avuto una vita semplice... e sono sempre stato sul filo del rasoio dal punto di vista psicologico; tuttavia da 5 anni a questa parte sto convivendo con la mia ragazza (28 anni) e le cose sono nettamente migliorate. Lei è una persona splendida, comprensiva e paziente. Conosce la mia situazione e mi aiuta nei limiti delle sue possibilità, insomma non potrei chiedere di meglio...
Da qualche tempo però, più o meno un anno, qualcosa nella nostra intimità è cambiata. A letto cerco di farmi fare del male da lei; non perché sessualmente lo trovo eccitante, ma perché quelle determinate violenze fisiche mi riportano a flashbacks specifici del mio passato.
Non ho idea del perché ricerco situazioni abusive, ma per qualche malsana ragione le trovo rassicuranti. Se ha senso quello che scrivo...
A cose finite nemmeno mi fa sentire meglio, anzi, mi deprimo e 9 volte su 10 faccio incubi o passo notti intere in bianco.
Lei lo sa? Ovviamente no. Mi vergogno veramente troppo a confidarglielo e mi sento stupido.
Se devo essere onesto, quelle stesse violenze le cercavo anche fuori dal contesto intimo. Mi è capitato in passato di partecipare a più di una rissa, e il dolore fisico mi portava ad una “calma interiore” apparentemente.
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18 SET 2020
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Buongiorno,
Lei mi dice che la sua vita difficile con gli abusi e la violenza le si ripresenta sia negli incubi che nella ricerca di situazioni simili.
Questo ripresentarsi, accompagnato dal fenomeno della dissociazione (mi fido di lei per le diagnosi) fa pensare che ci siano aspetti di quello che ha vissuto che sono rimasti incompresi.
Capisco la difficoltà ad esporsi....e raccontare.
Se riesce, si rivolga ad un/una psicoterapeuta per trasformare le sue paure e fare in modo che gli avvenimenti traumatici e dolorosi possano essere lasciati nel passato.
Dott.ssa Giuliana Gibellini
18 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Gio, le cose che scrive hanno un grande senso ed è per questo che mi sento di suggerirle un percorso con un terapeuta che si occupi di trauma, ma che la saprà sicuramente ascoltare a 360°. Mi sembra che di esperienze con medici o psicologi ne possa aver avute per essere a conoscenza di così tante diagnosi, ma forse è arrivato il momento di darsi uno spazio diverso e più personale.
I miei auguri per una maggiore serenità
18 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Gio,
le tue sofferenze sono molto vive e forti. Non c'è nulla di cui vergognarsi rispetto a quelle. Ognuno di noi talvolta vive difficoltà che sembrano insormontabili e la nostra mente non fa altro che cercare un sollievo per come può (nel tuo caso un comportamento auto-lesivo). Spesso queste soluzioni non sono efficaci, o comunque non lo sono nel lungo periodo. Ciò che ti consiglio è di rivolgerti dunque il più presto possibile ad un terapeuta esperto, che possa non solo appiccicarti addosso una diagnosi, ma che riesca insieme a te ad esplorare questo tuo funzionamento, condividere i traumi del passato, rileggerli e costruire strategie più funzionali che ti permettano piano piano di integrare anche queste storie e queste narrazioni all'interno di un'immagine di te stesso più sana.
In bocca al lupo,
Dott.ssa Noemi Taddio
17 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gio, è necessario che ti rivolga ad un terapeuta formato specificatamente sul PTDS meglio se utilizza la metodologia EMDR orientata sulla risoluzione del trauma. Se ti è più semplice puoi inizialmente richiedere una consulenza online. Non attendere oltre.