Non riuscire a controllare gli occhi che diventano lucidi

Inviata da Pietro Sabatino · 28 nov 2013 Ansia

Buonasera,
ho 29 anni e da circa un anno a questa parte mi capita di avere gli occhi lucidi continuamente, anche in situazioni che apparentemente non hanno nessuna carica emotiva. C'è una prima sensazione di "disagio" inspiegabile, e poi quando sento che sto iniziando a "lacrimare" subentra il timore di farsi "scoprire" da parte del mio interlocutore di turno, facendo ulteriormente aumentare le sensazioni negative. Così inizio a perdere il filo del ragionamento, a inventare improbabili scuse per allontanarmi, oppure cerco semplicemente di distogliere lo sguardo.

Gli occhi si arrossano nelle situazioni più improbabili: durante banali conversazioni di lavoro, o in conversazioni con conoscenti incontrati per strada. E' una cosa che mi è sempre capitata, ma mai con questa frequenza. La cosa che mi preoccupa di più è che per non incappare in altre "brutte figure" sto iniziando ad evitare contatti di lavoro, riunioni, occasioni in cui debba espormi. E questo inizia a pesarmi...

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Miglior risposta 9 NOV 2015

Gentile utente,
come sempre, bisogna escludere cause organiche e biologiche al suo disturbo per cui è d'obbligo una consulenza oculistica.
Dopo di ciò, se il problema persiste anche dopo eventuale terapia medica, è consigliabile una consultazione psicologica tenendo presente che qualsiasi forma di evitamento non solo non risolve il problema ma lo rinforza.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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2 DIC 2013

Gentile utente,
io mi soffermerei su quella sensazione di “disagio inspiegabile” che avverte appena prima che gli occhi comincino a lacrimarle: cosa succede in quel momento? Dove sta andando il suo pensiero? Le consiglierei di provare a comprendere quella sensazione, piuttosto che etichettarla come “inspiegabile”; proprio da lì potrebbe trovare una chiave d'accesso alla difficoltà che descrive. Tentare di risolvere il problema evitando quelle situazioni dove potrebbe presentarsi, come ha già sperimentato, porta soltanto ad aumentarne le implicazioni ed a renderlo ancora più pervasivo. Se lo ritiene utile, può chiedere il consulto di uno psicologo, anche solo per qualche incontro, in modo che la possa aiutare ad interrogarsi e ad entrare in maggiore contatto con se stessa, allontanando la tentazione di eludere il problema.

Dr.ssa Sara Sandrini Psicologo a Brescia

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2 DIC 2013

Gentile utente, come già detto da altri miei colleghi credo sia importante escludere qualsiasi cusa possibile di tipo fisiolpgico, per poi soffermarsi in un secondo momento a quelle che possono essere delle motivazioni psico- somatiche. Se infatti si esclude una causa organica, bisogna soffermarsi sugli effetti che tale lacrimazione provocano nella vita quotidiana: con questo sintomo evita certe situazioni? Evita il contatto con persone con cui cè poca confidenza? È un tentativo di scappare se la conversazione si fa troppo seria o profonda?
Nella mia esperienza mi è capitato di lavorare con pazienti che presentavano sintomi puramente fisici, ma che in realtà avevano un'origine ansiosa e andavno quindi trattati con l'aiuto di uno psicologo. Se infatti si esclude l'origine organica, il problema è un problema più relazionale che fisico e va quindi affrontato con una prospettiva diversa, psicologica e non medica, anche se può sembrare strano ed inusuale!
dr.ssa Mazzola Ambra

Dott.ssa Ambra Mazzola Psicologo a Crema

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2 DIC 2013

Gentile Utente84na,
se non esiste una condizione medica che giustifichi tale sintomatologia, la invito a contattare un professionista psicologo, per effettuare una diagnosi accurata e strutturale l'intervento terapeutico più adatto.
L'evitamento rinforzerà solo il sintomo.
Cordialmente,
Dott.ssa Raffaella Orlando

Dott.ssa Raffaella Orlando Psicologo a Napoli

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29 NOV 2013

Di sicuro la strategia dell'evitamento è una tentata soluzione che non farà che peggiorare il problema. Se vuole risolvere questo problema di certo evitando le situazioni il problema si acuirà, è uno delle tante psicotrappole in cui cadiamo quella di credere che evitando si stia meglio. Cerchi di capire perchè le lacrimano gli occhi, quale pianto trattenuto vuole esprimersi e perchè. E piuttosto che evitare le situazioni le affronti ed entri dentro a questo disagio, e avverta preventivamente i suoi interlocutori che ha un problema di lacrimazione e che quindi potrebbe dare l'idea che piange anche se non è vero. se poi vuole approfondire le consiglio un consulto psicologico.

Dott.ssa Chiara Pica Psicologo a Grosseto

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29 NOV 2013

Cara 84,
probabilmente è un problema fisiologico che non è statto curato e col tempo è diventato anche psicologico. Le sugerisco di rivolgersi ad uno bravo speccialista per gli occhi e doppo se non si sente meglio psicologicamente di frequentare anche uno psicologo.
In bocca al luppo

Dott.ssa Stoyanka Georgieva Psicologo a Omegna

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29 NOV 2013

Gentile utente,
purtroppo non ci sono consigli "semplici" che possono risolvere il suo problema con un click.
Quello che può fare da un punto di vista psicologico è cercare di comprendere da che cosa ha origine il suo problema, che comunque non è infrequente.
Anche se non sempre nella forma in cui lei lo ha descritto, il timore di mostrarsi in situazioni sociali che possono creare imbarazzo, vergogna, è comune.
Tuttavia il "fai da te", in questo genere di problematiche può essere controproducente.
Che ne dice di rivolgersi ad uno psicologo di persona?

Restiamo in ascolto

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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29 NOV 2013

gent.le utente84na,
leggendo le sue righe, non comprendo se la sua difficoltà riguardi gli occhi a livello organico (arrossamento e lacrimazione) o se intende riferirsi proprio come ad un " inizio di commozione, che viene trattenuto e bloccato".
Quello che mi è chiaro è l evitamento di situazioni critiche, per eliminare l imbarazzo che prova.
Direi, per la prima ipotesi, innanzitutto doverosa una visita specialistica oculistica od otorino-laringoiatrica. Esclusa una problematica organica di questo tipo e permane una situazione di disagio,l ipotesi potrebbe riferirsi ad un qualche espressione emotiva bloccata, che cerca di manifestarsi in questo modo.
Le sarebbe comunque utile una consulenza con uno psicologo, per aiutarla a comprenderne il significato e superare il meccanismo di evitamento e disagio.
cordiali saluti

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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