Non riesco piú a dormire con un uomo

Inviata da GS · 7 gen 2016 Ansia

Gentili psicologi, sono una ragazza di 27 anni, da circa 4 anni soffro a cadenze alterne di attacchi di panico e ansia. Le circostanze in cui avvengono sono quasi sempre le medesime: non riesco a sentirmi serena dormendo accanto ad un uomo, con cui sia fidanzata o con cui mi stia frequentando in quel periodo.
Nonostante il mio disagio, ho sempre voluto non evitare queste occasioni, pur vivendole male, ma ho tentato di tamponare l'ansia generalizzata e il panico con ansiolitici a emivita breve (xanax, mezza pastiglia da 0,50 presa solo occasionalmente - farmaco prescritto a mia madre quando seguì una terapia psicoterapeutica e psichiatrica). Ho avuto relazioni sentimentali burrascose con ragazzi più giovani che non nascondo, hanno fortemente intaccato la mia serenità nonché la mia autostima mentale. Gli attacchi di panico, col tempo sono diminuiti perché son stata capace di comprenderli un minimo, ma l'ansia non è mai sparita, e talvolta, è arrivata a picchi tali da non farmi riuscire a comunicare/raccontare qualunque cosa riguardasse gli uomini con cui mi vedevo né con amici né con i parenti, perché la mia gola si bloccava, cominciavo a tossire e sentivo forti conati di nausea. Anche questa, la nausea, è da sempre correlata al mio disturbo. Non riesco a mangiare con serenità davanti ad un uomo, soprattutto i primi incontri, e nel corso degli anni, le relazioni burrascose hanno acuito il problema portandomi a dimagrire 13 chili in 6 mesi.
Paradossalmente pur non sentendomi rilassata in compagnia maschile non ho mai avuto problematiche nell'intimità, tutt'altro. Sento come se durante l'atto, fossi un'altra persona, più forte e consapevole di me stessa. Ma dopo l'amplesso, dormire accanto all'uomo mi rende paurosa, incerta, vulnerabile. Non voglio precludermi alcuna esperienza né relazione, ho avuto modo e molti mesi per meditare - stando sola- sulle mie relazioni passate, ma ad ogni nuovo incontro sento lo stesso disagio.
Vorrei capire quale percorso psicologico-psicoterapeutico sia più adeguato per vivere meglio il mio rapporto con gli uomini, comprendere la mia emotività, non avere più paura/panico/ansia di condividere sentimenti e sentirmi per questo in balia dell'altro soffrendo per la situazione.
Ringrazio per il vostro tempo.

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Miglior risposta 8 GEN 2016

Cara GS
è molto positivo il fatto che tu ti sia presa un poco di tempo per riflettere sulle tue modalità di relazione e sui tuoi precedenti rapporti che tu definisci "burrascosi" e che, per di più riguardavano ragazzi più giovani.
Detto questo direi che qui c'è un profondo lavoro da fare in psicoterapia perché questi tuoi sintomi che, a partire da una probabile insicurezza tua e data dalla tua storia personale, si sono poi fissati ed intensificati a causa di queste esperienze e ora ti hanno portata ad uno stato di "allarme" dove non senti di poterti lasciare andare.
La tua vulnerabilità è avvertita in modo talmente forte, anche se inconscio, che non ti permette di poter dormire con una partner (tieni presenti che dormire rappresenta il massimo di vulnerabilità e di lasciarsi andare) e neanche di svolgere quelle funzioni essenziali e vitali come mangiare (anche questo, in qualche modo, un lasciarsi andare).
Carissima esprimi molto disagio e intensa paura, credo tu abbia bisogno di sostegno.
Il fatto che nella sessualità tu invece ti senta sicura, non è poi tanto "paradossale", immagino che tu sia eroticamente attiva con il partner e che quindi porti a controllo tuo la situazione.
Però tieni presente che pure questa non è vera intimità, ma una specie "performance" ... sempre che io abbia interpretato bene la cosa.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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12 GEN 2016

Ciao GS, qualsiasi percorso di psicoterapia andrà bene. Non mi preoccupare dell'orientamento di studi della persona che scegliersi. Scegli semplicemente uno psicoterapeuta, uomo o donna che sia, con cui ti sentirai a cui agio, libera di esplorare ciò che hai dentro.

Dott.ssa Luisa Ghianda Psicologo a Desio

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8 GEN 2016

Buongiorno,
Deve essere stato faticosissimo affrontare tutto da sola e non riuscire a godere a pieno di una relazione, come se non meritasse quell'intimità e inconsciamente se ne privasse. Una psicoterapia l'aiuterebbe a capire il nucleo del problema e con una buona relazione con il/la terapeuta supererà la sua difficoltà. Le consiglio di fare magari due incontri con psicologi diversi, per esempio uno con un uomo e uno con una donna che seguano anche un approccio diverso per es. relazionale e psicodinamico. Infine, si fidi del suo istinto e della relazione che la mette più a suo agio. Un caro saluto,
Dott.ssa Valeria Bugatti

Dott.ssa Valeria Bugatti Psicologo a Roma

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7 GEN 2016

Salve GS,
è evidente la sua motivazione ad iniziare una psicoterapia.
Gli approcci è vero sono molti e non è facile scegliere, ma nello stesso tempo non ce ne è uno migliore di un altro, dipende da persona a persona.
Il mio approccio è rogersiano: Terapia centrata sul Cliente.
La saluto

Dott.ssa Fiammetta Favalli
psicologa e psicoterapeuta rogersiana

Dott.ssa Fiammetta Favalli Psicologo a Roma

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7 GEN 2016

Buongiorno GS,
parli di ansia, panico ed emotività soprattuto in occasioni specifiche.
Ho trattato diverse persone con disagio simile con ottimi risultati. L'approccio ipnotico è molto funzionale sulle emozioni e con le emozioni in quanto supera le barriere cognitive e permette alla persona di "lavorare in sotto traccia" in modo che non ci siano intralci.
A Tua disposizione.
Dott. Fabio Glielmi
Roma

Dott. Fabio Glielmi Psicologo a Roma

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