Sono un ragazzo di 23 anni e si potrebbe dire che ho tutto dalla vita. Mi sono iscritto a chimica ormai da più di 2 anni, ma è dall'inizio del secondo anno che non riesco più a studiare.Un blocco totale, non riesco nemmeno a forzarmi. Ho tentato così una seconda strada recentemente: mi sono iscritto ad un corso privato per conseguire la certificazione europea da sistemista informatico. L'informatica è ormai da una decina d'anni una passione per me, e per ora so la maggior parte delle cose che mi hanno spiegato al corso, quindi da questo lato non c'è alcun problema..ma dopo? Nel frattempo non ho ancora mollato del tutto l'università, ho deciso di vedere come va questa sessione estiva, anche se probabilmente lo so già..Inoltre da un po' di tempo a questa parte sono terribilmente preoccupato per il mio futuro, ho come la senzazione di essere totalmente impreparato a quello che mi aspetta nei prossimi anni..i miei hanno già 60 anni tutt'e due, la mia ragazza tra un anno finisce gli studi e immagino che si cercherà un lavoro...ed io ho la sensazione di non riuscire ad andare avanti, a progredire, mentre il mio mondo cambia.
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16 GIU 2014
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Buongiorno Andrea, dalle sue parole è difficile capire quali siano i motivi che la bloccano nello studio ma probabilmente potrebbe trattarsi di un problema d'ansia anticipatoria, infatti anche nel nuovo corso è preoccupato di quando ci saranno nuove informazioni che non conosce. L'approccio cognitivo comportamentale potrebbe aiutarla a capire quale è la direzione in cui vuole andare e come
Si rivolga ad un terapeuta della sua zona per un breve percorso prima che termini una nuova sessione di esami. Rimango a sua disposizione anche per consulenze via Skype un saluto
Dottssa Elisa Zocchi
19 GIU 2014
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Caro Andrea,
Sono in accordo con i colleghi che le hanno risposto, ovvero sia che l'ansia x il futuro è gli esami è molto diffusa, sia che deve capire quali siano le cause. O meglio, mi chiedo in cosa consiste il suo blocco, che cosa le passa x la testa in quei momenti?
Un consiglio pratico può essere quello di allenare nuovamente la sua concentrazione, quindi orologio alla mano e senza distrazioni aumentare progressivamente il tempo di studio. Due precisazioni a riguardo, si gratifichi ad ogni passo in avanti se pur piccolo e ponga particolare alla sua motivazione.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti.
Dott. Petrozzi.
16 GIU 2014
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Caro Andrea hai solo 23 anni sei giovane e la vita è lunga, puoi prendere ancora molte strade diverse prima di trovare il tuo vero cammino. Tuttavia sei molto preoccupato e penso che questa preoccupazione sia il motivo del tuo “blocco universitario”. Vedere i tuoi genitori invecchiare, la tua ragazza procedere sicura e il tuo mondo che cambia ti ha spaventato a tal punto di paralizzarti nell'incertezza. Ti consiglio di parlare di questo con un professionista, a volte poter sfogare le nostre ansie o preoccupazioni può essere già un buon passo avanti per comprendere e imparare a vivere al meglio il presente.
Dott.sa Paola Madesani
16 GIU 2014
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Salve, il tuo problema di ansia è molto comune, perché fonda le radici su questioni sociali diffuse (la carenza di una prospettiva futura, i dubbi sulla scelta formativa). Se tutto questo è diventato difficile da gestire è molto probabilmente dovuto ad aspetti della tua personalità che non sono ancora ben strutturati per cui tali vicissitudini di appaiono insormontabili e ti fanno sentire inadeguato. Una consulenza psicologica individuale sarebbe utile per fare una diagnosi e stabilire il percorso terapeutico da intraprendere. Cordiali saluti
16 GIU 2014
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Salve Andrea,
sono empaticamente consapevole di quanto sia penoso il momento che stai vivendo che progressivamente aumenta nel tuo cercare dei rimedi per superarlo. Al di là dei tuoi studi e delle competenze acquisite, credo si tratti di una tua difficoltà nell'effettuare il passaggio dalla fase post-adolescenziale a quella più matura. Sicuramente ci sono delle cause che dovranno essere individuate (ritengo che una consulenza, de visu, di un mio Collega competente in disturbi dell'Età Evolutiva sia il primo passo). Tu stesso dici che non ti manca nulla dalla vita ed io ne sono convinta ma il problema è che traspare l'insoddisfazione di non a mettere a frutto quello che hai. Non basta avere se non accompagnato dall'essere. Il tuo bisogno di realizzarti a livello pratico non sarà mai appagato dal tuo passare da un interesse culturale ad un altro.
A prescindere dalla consulenza che ti ho consigliato, rimango a tua disposizione nel caso tu ritenessi necessari dei chiarimenti ed in tal caso, dovresti descrivermi la tua storia personale. Vedrai che un pò di buona volontà, non ti sarà difficile uscire dall'impasse.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
16 GIU 2014
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Caro Andrea, non deve essere affatto semplice trovarsi ad un bivio: da una parte c'è la voglia e il desiderio di fare, dall'altra la paura a farlo, la paura di riuscire e rimanere indietro. Il mio consiglio e' quello di provare a mettersi in gioco, cercando uno Psicologo che possa aiutarti a dare un senso a questo blocco che stai vivendo.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Federica Giusti
16 GIU 2014
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Ciao Marco
Il tuo problema è un classico blocco da performance. Per risolverlo è necessario agire sul blocco ossessivo. La terapia breve strategica ha strutturato dei protocolli di intervento per risolvere il tuo problema.
Cordialmente
Dott. Ioimo
16 GIU 2014
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Gentile Andrea,
quello che lei scrive riguarda in generale la sua generazione. Certo ho l'impressione che in questa visione "catastrofica" del futuro e nel blocco di cui ci parla, ci siano aspetti che hanno a che fare con la sua personalità, difficilmente intuibili da qui, tuttavia i messaggi di cui siamo giornalmente bersagliati (legati a disoccupazione giovanile, "crisi", difficoltà di progettare il futuro per le nuove generazioni, ecc.) certamente non aiutano.
Credo sarebbe importante per lei rivolgersi ad uno psicologo di persona, per chiarire ed affrontare la situazione di evitamento che ci ha descritto.
16 GIU 2014
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Gentile Andrea,
le tue paure riguardo il futuro sono comprensibili, e mostrano una persona confusa rispetto alle proprie scelte, sia quelle fatte che quelle ancora da fare. Crescere significa porsi queste domande, ma anche trovarvi una risposta: in caso contrario si rischia di rimanere bloccati, non riuscire a costruirsi un futuro. Certamente è bello e rassicurante, durante la crescita, essere protetti ed in qualche modo "deresponsabilizzati" rispetto alle proprie scelte per il fatto che ci sono dei genitori che aiutano e vigilano; altrettanto bello e stimolante è assumere un ruolo attivo nella propria vita di giovane adulto e compiere e portare avanti le decisioni attraverso le quali si costruisce passo passo la propria vita.
Qualora queste difficoltà risultassero particolarmente ardue da affrontare, puoi rivolgerti ad uno psicologo della tua zona per una consulenza, in modo tale da superare questa confusione e progredire in maniera più serena lungo il tuo percorso.