Non riesco più a studiare e sono preoccupato per il mio futuro.
Inviata da Alessio · 4 mag 2021
Ho 25 anni, frequento una facoltà che si chiama CTF. Su 32 esami me ne mancano 12 alla laurea. Fino a natale tutto bene, da gennaio in poi ho iniziato a non avere più interesse per la materia. Attualmente sono molto preoccupato, mi sveglio la mattina tremando di paura per il mio futuro, cerco in tutti i modi posti di lavoro, costantemente giorno dopo giorno mi informo. Tutto ciò da quando ho guardato con più attenzione il mio intorno: chi si laureava a destra, chi iniziava a lavorare, mentre io, a causa di alcune vicissitudini passate mi trovo in ritardo. Inoltre, non riesco ad avere il coraggio di avviare una mia attività poichè i miei continuano a ripetermi di laurearmi. Tutto ciò mi spaventa perchè mi porta a credere che fallirò con qualsiasi altra cosa a causa della mancanza del titolo di laurea. Oltretutto, sembra quasi che non riesca a trovare una mia strada, qualcosa che mi faccia innamorare e portarlo avanti. Ho fatto 4 mesi di psicoterapia, ma non c'è stato alcun miglioramento, nemmeno minimo. Se a qualcuno le andrebbe di aiutarmi, per favore, non chiedete il permesso.
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5 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Alessio,
percepisco la sua sofferenza e non deve essere semplice da gestire.
Probabilmente è entrato in un circolo di autosabotaggio in cui i suoi vissuti di insicurezza e inadeguatezza vengono confermati dal confronto che lei fa con gli altri suoi colleghi/coetanei, che inevitabilmente la fa sentire ulteriormente inadatto. Mi viene da pensare che lei stia attuando un meccanismo di difesa chiamato iperfocalizzazione che implica la tendenza nel prestare maggiormente attenzione ad aspetti su cui nutriamo una maggiore sensibilità (il campo accademico, nel suo caso). Tutto ciò potrebbe crearle stati di ansia in quanto parla di tremori e di paura. A ciò si aggiunge la "pressione" dei suoi genitori. Insomma sono tanti pesi che si porta sulle spalle, come può ben notare e che lecitamente la rallentano.
Tuttavia queste sono solo ipotesi e dovrei farle maggiori domande per poterle dare degli spunti di riflessioni efficaci. Quello che le posso dire però è di valutare l'idea di affidarsi ad un professionista che possa guidarla in questo momento delicato
della sua vita, alla scoperta dei suoi vissuti interiori così da riacquisire una nuova prospettiva di equilibrio e benessere che tanto merita.
Resto a disposizione e le auguro il meglio,
Dott.ssa Monteleone (disponibile per terapia online)
5 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Alessio,
grazie per aver condiviso con noi questa domanda in un momento per lei difficile.
Dalle sue parole emerge che qualcosa è cambiato quando ha iniziato a “guardarsi intorno”, a confrontarsi. Il percorso universitario dura degli anni e nel tempo le cose cambiano e talvolta anche le priorità: questo può portare a dover tralasciare qualche esame per concentrarsi maggiormente su altro. E se ha seguito un suo bisogno, a discapito di qualche esame, va benissimo.
Purtroppo però il confronto con gli altri suoi coetanei laureati o lavoratori la sta portando a mettere in dubbio le sue capacità a pensarsi come una persona che “fallirà”.
Questa visione di sé la porta a cercare soluzioni, lavori, informazioni e ad un pensiero rivolto alle problematiche future. Questo è ciò che ha descritto, che conosce e che sperimenta ogni mattina.
Talvolta la preoccupazione, se eccessiva, non ci aiuta più ad indirizzarci e motivarci verso un obiettivo, ma ci porta a sovraccaricarci, a soffrire e a vivere poco nel presente e più nelle preoccupazioni del “domani”.
In questa situazione può diventare difficoltoso per lei concentrarsi verso il prossimo esame o verso i suoi sogni: tutto le sembrerà troppo. Si fermi, si ricarichi, è già stato molto coraggioso nel rivolgersi ad un professionista. Lei è motivato a cambiare, questo è tra gli elementi più importanti per il successo di una terapia.
I percorsi terapeutici hanno bisogno del loro tempo, che non è possibile stabilire a priori. Quando si è così orientati al futuro e la testa corre sempre al domani è molto difficile stare sul presente, e tollerare la frustrazione del “bisogna avere un po’ di pazienza”. Se anche al momento non sta vedendo risultati non significa che lei non stia lavorando, i cambiamenti spesso si osservano quando li si guarda da lontano. Le lascio un piccolo consiglio: parli con il suo terapeuta dei dubbi che riporta qui rispetto all’efficacia del lavoro che state facendo insieme. Sarà un momento importante per lei e per il suo percorso, su cui sta investendo ormai da qualche mese.
Un caro saluto e in bocca al lupo!
Dott.ssa Irene Pifferi
5 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissimo Alessio,
i momenti di crisi, di indecisione ed inquietudine capitano sempre. Ci sono momenti in cui ci chiediamo se quello che stiamo facendo ha un senso e se è effettivamente quello che è meglio per noi. Non si lasci fuorviare da quello che le succede intorno ma si concentri su di sé, cerchi di fermarsi un attimo per riordinare le sue idee e le sue priorità. Fare chiarezza, acquisire una maggiore consapevolezza può aiutarla a ritrovare la serenità persa. Ne riparli con il suo psicoterapeuta o con un altro professionista. Sicuramente un sostegno potrebbe aiutarla a fare maggiore chiarezza.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)
4 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alessio,
comprendo il suo senso di disagio in questa situazione in cui il futuro si sta affacciando alla sua porta. Quando ci si avvicina a un importante obiettivo (nel Suo caso la laurea) è normale essere spaventati da quello che succederà dopo averlo raggiunto. Sento che è sovraccarico di aspettative e (giustamente) di sogni. Si fermi un attimo e prenda fiato, metta ordine nelle sue priorità. Il suo obiettivo finale per ora è la laurea, dunque quali sono i sotto-obiettivi da raggiungere a breve termine? E quali sono altri sotto-obiettivi per raggiungere una realizzazione personale dal punto di vista lavorativo? Ne parli con il/la suo/sua psicoterapeuta se non l'ha già fatto. Rimango a disposizione anche online, un caro saluto
Dottoressa Erica Simoni
4 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alessio
capisco il suo punto di vista, ma cerchi di non fare paragoni, ognuno ha un suo percorso e lo percorre con i suoi tempi. Come mai pensa che senza la laurea sarà destinato a fallire? ci sono tanti imprenditori che non hanno questo titolo di studio eppure continuano ad avere successo nel loro settore. Credo abbia bisogno di fare un pò di chiarezza, le potrebbe essere utile effettuare un bilancio di competenze, per capire cosa conosce e cosa sa fare per poi decidere il suo obiettivo professionale.
Mi contatti pure se desidera approfondire
un caro saluto
Dott.ssa Mariagrazia Stabile (Salerno e online)