Frequento l’ultimo anno di giurisprudenza ma ho 10 esami indietro perché l’ansia non mi fa presentare agli appelli. È diventato un circolo vizioso da cui ultimamente non riesco ad uscire: studio, mi prenoto all’esame, comincio ad avere difficoltà a dormire già un mese prima della prova, scoppio a piangere e a tremare senza motivo e poi il giorno precedente l’esame/il giorno stesso vado completamente in tilt. Mi blocco, ho fortissimi attacchi di nausea e non provo nemmeno ad andare in università.
Sto male, mi vergogno infinitamente di essere rimasta indietro nel mio percorso accademico, mi sento stupida. Andrò fuori corso e mi faccio schifo. Non è normale bloccarsi in questo modo.
Non posso andare avanti così, ma non so cosa fare per risolvere la situazione. Mi rendo conto di avere bisogno di aiuto perché da sola non ce la faccio.
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23 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 31 persone
Gentile Netta, ha proprio ragione, si è creato un circolo vizioso e i pensieri negativi la paralizzano. Questa situazione capita molto spesso, sarebbe consigliabile fare un breve percorso di psicoterapia così da capire come spezzare questo circolo di ansia e giudizio e ritornare libera.
Dott.ssa Graziella Pisano, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Frattamaggiore (NA).
25 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Netta,
è importante capire le motivazioni profonde che le provocano l'ansia davanti agli esami proprio all'ultimo anno, quando ormai manca poco. Forse anzi proprio per questo, perchè sente che sta terminando un percorso che ha rappresentato la sua quotidianità per anni e non sa bene come immaginare la se stessa del "dopo", quando gli studi saranno finiti e affronterà il passo successivo.
Una psicoterapia le sarebbe di enorme aiuto per affrontare al meglio le difficoltà che incontra e superarle, in particolare posso suggerirle il metodo EMDR.
Rimango a disposizione e la saluto cordialmente
drs Lucia Mantovani, Milano
23 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Netta, mi dispiace per la sua sofferenza, ma il problema va affrontato in maniera molto razionale, è inutile che rimanga bloccata come in un pantano. E' opportuno che si rechi da uno/a di noi, preferibilmente di orientamento cognitivo- comportamentale per un terapia dell'ansia con esercizi ben specifici. Potrebbe imparare inoltre tecniche specifiche come la mindfulness, meglio se in gruppo. E' inutile mettersi qui a dettagliare le varie metodiche. Inoltre potrebbero essere utili rimedi ansiolitici, meglio se naturali come la valeriana, il tiglio e la melissa, od anche il magnesio e gli aminoacidi, fin dalle prime ore del mattino. Un cordiale saluto
dr. Leopoldo Tacchini
23 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima,
lei è sicuramente bloccata. Ma bisogna capire perché si blocca. Nel senso che il blocca ha preso forma quando era alla fine di un percorso universitario. Allora bisogna capire cosa la fine dell'università rappresenta, inconsciamente, per lei. Forse c'è insita una difficoltà a crescere. Ma queste sono solo ipotesi. Le consiglio assolutamente di affidarsi ad uno psicoanalista della sua zona o presente sul sito ma che usi Skype.
Mi faccia pure delle domande se ne ha bisogno!
