Sono una ragazza, ho quasi raggiunto i diciotto anni.
Da tempo non riesco ad accettare il mio aspetto fisico, tanto da piangere davanti a uno specchio.
Credo che sia una fase abbastanza normale nella adolescenza, non duratura, ma sento come se stessi diventando pazza.
L'anno scorso ho sofferto di bulimia, vomitavo ogni cibo anche se non mi abbuffavo ma sono riuscita ad uscirne con le mie sole forze, nessuno è a conoscenza di questo mio problema.
Un paio di mesi fa è tornato, ho iniziato a rigurgitare.
Questo mio disagio con il mio aspetto fisico e altri fattori mi ha fatto diventare molto timida, tanto da non riuscire a parlare con qualcuno o con più persone (conoscenti o sconosciuti) senza sudare alle mani, balbettare e diventare tutta rossa.
Non riesco ad esprimere i miei sentimenti o a sfogarmi, due anni fa avevo iniziato a ferirmi, pensavo che potesse aiutarmi.
Io vorrei cercar di stare meglio, ma ho troppa vergogna nel farmi aiutare.
Cosa posso fare?
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28 GEN 2016
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Cara Clarissa
tu devi chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta ed andare alle radici di questo problema e del tuo sentirti inadeguata.
Parla con i tuoi genitori ed apriti con loro in modo che possano capire bene la tua interiore sofferenza.
Quando, nella nostra vita, si presentano problemi, di qualsiasi natura siano, non possiamo ignorarli ma abbiamo il diritto-dovere di poterli affrontare al meglio.
Questo è quello che tu devi fare aprendoti con i tuoi genitori che poi ti aiuteranno a trovare uno psicoterapeuta che ti aiuti.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
14 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Clarissa,
hai già potuto verificare che abbuffarsi e vomitare non è una soluzione al tuo malessere profondo, né lo è il procurarti volontariamente tagli e ferite.
La soluzione è invece quella di intraprendere un percorso di psicoterapia e, data la tua giovane età, sarebbe opportuno che tu ne parlassi con i tuoi genitori per avere il loro appoggio.
Quanto al vergognarti di chiedere aiuto, non ve ne è motivo perché chiunque, non essendo onnipotente, può trovarsi nella condizione di doversi far aiutare e, irrigidendosi nel non chiedere, non fa altro che peggiorare il suo problema.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Clarissa
voglio partire dall'ultimo concetto che hai scritto e cioè che non riesci a farti aiutare, hai vergogna, ma credo che sia estremamente utile per te il supporto di qualcuno.
Sei molto giovane e anche se credi di riuscire a risolvere tutto da sola non è sempre così poichè per alcune cose ce la fai ma per alte no e usi una strategia sbagliata che può peggiorare la tua condizione.
Non avere timore di chiedere aiuto, sappi che chi lo fa non è una persona debole, anzi, è una persona in grado di prendersi cura di se e cosciente . Dunque parlane con i tuoi e poi rivolgiti ad un professionista esperto, uno psicologo, psicoterapeuta nella tua zona e vadrai che ti aiuterà in maniera efficace. saluti Dott.ssa Maria Antonella Schiavone
26 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Clarissa,
non c'è da vergognarsi a chiedere aiuto. Il mio consiglio è di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Dovrebbe anche aprirsi con la sua famiglia in modo che anche loro possano aiutarla e seguire una terapia con lei che è ancora minorenne.
Non deve sottovalutare questo suo disagio ed è importante intervenire presto. Come ha potuto constatare non è semplice uscirne solo con le proprie forze, ma avere accanto un professionista preparato le sarà di grande aiuto.
Un caro saluto e se dovesse aver bisogno mi contatti.
dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate - San Donato M.se