Non riesco a trovare più un equilibrio lavorativo
Mi spiego meglio, ho 40 anni e tanta competenza e voglia di imparare ancora. Fino ai 27 anni ho fatto lavori di pochi mesi o al massimo un paio di anni, dai 27 anni ai 39 ho lavorato sempre nella stessa azienda multinazionale come ufficio commerciale, ho imparato molto bene l'inglese e credevo di andare alla pensione ma poi le cose sono cambiate, mole di lavoro infinita, colleghe egoiste e oche incentrate solo su loro stesse che avevano la metà del mio lavoro e ad ogni mio disappunto venivo messa a tacere dai responsabili senza fare nulla per aiutarmi, morale: mi sono ammalata di esaurimento nervoso mettendomi in malattia un mese, la psichiatra mi ha prescritto il pregabailin per controllare questi stati ansiosi nel frattempo è arrivata una proposta che mi sembrava buona. Ho accettato licenziandomi dall'altra parte e qui sono durata 8 mesi essendo che facevo mansioni umilianti per la mia personalità ed esperienza, il mio compito era quello di fare pacchi di campioni e spedirli con Bartolini senza gestionale e con poco stimolo, la responsabile addirittura si lamentava tutti i giorni dicendo che prendeva meno di me come stipendio e non era giusto. Ho trovato un altro lavoro con condizioni economiche vantaggiose ma richiesta assurda di lavorare 12 ore al giorno che ovviamente non era da contratto, nessun affiancamento e ambiente ostile. Ho resistito una settimana.
Ho ritrovato da un mese circa in una multinazionale tedesca, con agenzia interinale dove prorogheranno il contratto di mese in mese ma....uno dei colleghi mi ha fatto formazione una settimana dopodiché sono stata messa in campo, cerco di lavorare con tranquillità non dando molta confidenza a nessuno visto che in passato tante cose mi si sono ritorte contro, sono una persona molto equilibrata e silenziosa e spesso chiedo una mano ai colleghi essendo in un posto nuovo, alcune volte vengo aiutata altre volte dal collega che mi ha fatto la formazione mi viene detto: guarda che abbiamo già visto queste cose, segnatele, mi rinfaccia con modi poco carini facendomi sentire una stupida che non capisce. Con altri colleghi invece che conosce da più tempo e ha simpatia si comporta diversamente, mentre con chi ha in antipatia fa il saccente. Questo atteggiamento mi rende ancora più introversa e timorosa e mi chiudo a riccio.
Da un lato vorrei provare a darmi tempo dall'altra vorrei scappare e ricercare un lavoro nuovo...sono tanto tanto stanca però di non avere mai una serenità, un conforto un po' di empatia nei mie confronti e se scappo e trovo altro e poi è peggio? Onestamente non credo di avere problemi io ma le persone che trovo negli uffici sono sempre una peggio dell'altra, niente empatia niente voglia di collaborare, tutti professori saccenti e capetti, e parlo di persone che hanno almeno 10 anni in meno di me ..possibile che ovunque sia così? Mi sento in trappola nonostante abbia lavorato per tantissimi anni con manager, venditori, colleghe ma finché le cose andavano bene nella vecchia azienda ero strastimata e un punto di riferimento per tanti colleghi clienti...etc...ora mi sento una ragazzina in silenzio a subire oppure una stagista alle prime armi per come vengo trattata e considerata. Vorrei un aiuto e un parere per capire cosa posso fare, se rimanere in questo posto oppure cercarmi altro oppure non lavorare per un periodo di tempo...sono sempre più sconcertata e a volte temo di non essere più in grado di lavorare.
Oltretutto ho un marito e due figli che hanno bisogno di me, sia emotivamente che economicamente.