Non riesco a superare un lutto
Dopo la morte di mio padre per sla , il mondo si è fermato per me! Non riesco a stare sola senza piangere e ho perso interesse per tutto. È normale? Come posso fare per andare avanti come fanno gli altri???grazie
Dopo la morte di mio padre per sla , il mondo si è fermato per me! Non riesco a stare sola senza piangere e ho perso interesse per tutto. È normale? Come posso fare per andare avanti come fanno gli altri???grazie
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Gentile Elisa,
immagino il suo dolore e le sono vicino emotivamente.
Come le è stato detto da altri Colleghi, il tempo trascorso da questo evento è un fattore importante e qualora siano trascorsi più di 6 mesi le suggerisco di chiedere un sostegno psicologico per essere aiutata in questa elaborazione del lutto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
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Gentile Elisa, purtroppo, a volte, per ragioni profonde il lutto per la perdita del Papà o della Mamma sono molto dolorosi e difficili da superarare. E' di grande aiuto un sostegno psicologico da parte di un bravo psicoterapeuta.
Resto a Tua disposizione e Ti porgo le mie più sentite condoglianze. Dr. Marco Tartari, Roatto Asti
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Buongiorno Elisa,
ciò che lei descrive è normale e fa parte del percorso di elaborazione del lutto che è lungo e faticoso. le consiglierei di farsi sostenere in questo momento faticoso da un percorso terapeutico individuali che la sostenga e la accompagni. Potrebbe anche informasi se l'asl del suo territorio offre questo specifico servizio a familiari di pazienti deceduti per asl.
Un abbraccio,
D.ssa Maura Lanfri
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Buongiorno Elisa, la
morte di un genitore nella lista degli eventi traumatici è tra i più dolorosi. Nonostante tutto la si può superare. Consideri che il processo di lutto è lungo e la sua durata dipende da molti fattori (rapporto che si aveva con il defunto, stile di vita, sensibilità, ecc.). Talvolta il lutto può essere complicato e quindi necessitare dell'intervento di un esperto che possa aiutare la persona a riadattarsi alla nuova situazione (la vita senza il proprio caro). Si dia la possibilità di parlarne con qualcuno, si dia la possibilità di tornare a vivere.
Rimanendo a sua disposizione per ulteriori domande la saluto cordialmente.
Claudia Guerra psicologa-psicoterapeuta
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Buongiorno Elisa,
la morte di un genitore è un evento traumatico e richiede un certo tempo. Lavoro molto con pazienti terminali e con le loro famiglie e posso dirle che la prima auto-difesa che noi mettiamo in atto è proprio lo stato che Lei descrive. Il fattore tempo è importante. Quanto tempo è passato ?
Dott. Glielmi Fabio
Psicologo - Psicoterapeuta
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Salve Elisa
Immagino che la morte di suo padre sia stato un evento di difficile elaborazione e mi dispiace molto per la sua perdita.
Quanto tempo è passato da questo evento? A cosa pensa quando si sente triste?
Resto a disposizione
Dottssa Fabrizia Tudisco
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Salve Elisa,
Quello che descrive è normale e di solito per elaborare un lutto e riprendere uno stato emotivo di equilibrio e quiete sono necessari almeno 6/8 mesi durante i quali è normale vivere momenti intensi come quello che descrive.
Non ci ha detto quando ha perso suo padre, ma se questi pensieri ed emozioni durano da più di un anno può rivolgersi ad un terapeuta che la aiuti ad affrontare meglio questa perdita e le emozioni che sono rimaste così intense. L'EMDR è un metodo molto valido ed efficace.
A volte i lutti possono agganciarsi a situazioni personali pregresse o a paure che erano già lì e che con il lutto vengono alla luce e bloccano la nostra possibilità di elaborare da soli questi eventi.
Sono disponibile a darle informazioni se interessata,
Le auguro intanto una buona giornata.
Camilla Marzocchi
Bologna BO
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Gentile Elisa,
ciò che prova è normale. Elaborare una perdita così grande richiede tempo e anche se sono state studiate varie fasi del processo di lutto, ognuno trova una strada diversa per superare la disperazione e recuperare la serenità.
All'inizio si affronta una giornata per volta, con il sostegno delle persone care.
Bisogna fare i conti con una varietà notevole di emozioni e pensieri che possono emergere ai quali bisogna cercare di dare nel tempo risposte costruttive per non cadere in dolorosi circoli viziosi che si autoalimentano.
Con il tempo, il dolore si fa più tollerabile e si apre lo spazio per riflettere su cosa tenere e cosa lasciare andare di ricordi, immagini, sensazioni... andando poi oltre e investendo su ciò che resta e sul futuro.
A volte si ha bisogno di un aiuto nell'affrontare questo processo. In questo caso può contattare uno psicologo.
Le mie più sincere condoglianze.
Cordialmente
Dott.ssa Barbara Trevisan
Psicologa Psicoterapeuta
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