Salve.
Sono un uomo di 35 anni che si sta trasferendo per la prima volta in un altra città con la speranza di trovare lavoro.
Mi trasferisco per stare con la mia ragazza che a sua volta ha vinto un concorso ed inizierà il suo percorso lavorativo in quella città. Il programma è quello di tornare tra un anno o due. Ma a me il pensiero di stare cosi tanto tempo fuori, mi fa venire un nodo alla gola gigantesco.
Il problema è che mi sto facendo sovrastare dall’ansia. Ho fasi di pianto incontrollabili.
Penso continuamente che vorrei rimanere dove sono purché lavorassi. Ma ora come ora mi e impossibile.
Spero di ricevere una chiamata lavorativa dalla mia città per avere l’opportunità di tornare prima del previsto. Ma questa chiamata non arriva mai. Mi fa male allontanarmi dai miei e dai miei affetti.
Non capisco perché ho tutta questa negatività perché dovrei essere felice di stare con la mia ragazza.
Vorrei essere felice.
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1 MAR 2025
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Gent.mo Massimo,
si faccia aiutare da uno psicologo a superare questo momento.
Credo che sia intrappolato in una visione che prevede solo scenari nefasti che alimentano l'ansia provocandole uno stato d'animo talmente turbato da alimentare ancora quelle visioni iniziali.
Occorre cambiare occhiali, si faccia guidare verso una diversa lettura della realtà e poco alla volta uscirà dall'ansia e riuscirà a vedere i lati positivi di questa esperienza e di stare con la sua ragazza.
AG
3 MAR 2025
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Salve Massimo, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott Logiudice
2 MAR 2025
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Trasferirsi lontano per motivi di lavoro, fa sempre un po’ paura. Nuovo ambiente, nuove situazioni nuovo post nascita nuovo tutto.
Tuttavia, questo non significa che le cose andranno male
I pensieri i soci per loro natura sono sempre negativi e mettono davanti una persona o un futuro sempre negativo: non troverai lavoro e non ti ambienterà non avrei amicizie sarai solo tutto andrà male ecc..
Tuttavia, avere tali pensieri non significa che questi pensieri siano automaticamente la verità
I pensieri sono solamente pensieri non sono prove di verità obblighi di legge o profezie
Sono semplicemente pensieri.
È importante imparare a riconoscerli, accettarli per così come sono senza dargli peso senza dargli importanza senza dargli ascolto, poi se ne andranno da soli.
Non possiamo scacciare volontariamente un pensiero, perché il pensare di non pensare è già pensare.
Tuttavia, possiamo accettare che quel pensiero ci sia lasciarlo nella sua testa senza dargli peso senza l’importanza senza lasciarsi condizionare
Trasferirsi è difficile all’inizio può essere un sacrificio, ma non è detto che debba per forza andare male lo sappiamo
Anche se ci fosse delle difficoltà, sono superabili
A fronte di questo trasferimento, giorno per giorno passa alla volta è vero poi piano piano, come va soltanto i fatti daranno la risposta, non i pensieri
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare ad affrontare questo momento difficile e superarlo
Per ulteriori informazioni, mi contatti le risponderò con piacere
2 MAR 2025
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Capisco quanto possa essere difficile affrontare un cambiamento così grande, soprattutto quando significa lasciare tutto ciò che ti è familiare. Il tuo corpo e la tua mente stanno reagendo a questa transizione con un’ansia molto forte perché, in fondo, stai vivendo una perdita: la tua casa, i tuoi affetti, le tue abitudini. Anche se razionalmente sai che è una scelta positiva e temporanea, emotivamente è come se ti stessi strappando da un luogo sicuro.
Quello che stai provando ha molto a che fare con l’attaccamento: quando il nostro sistema di attaccamento percepisce una separazione, può attivare emozioni molto intense, simili a quelle di un lutto. Non è strano, né sbagliato. È il tuo sistema nervoso che sta cercando di farti rimanere in un posto che riconosce come sicuro. Il problema è che a volte la sicurezza può trasformarsi in una gabbia, e l’ansia arriva proprio nel momento in cui proviamo a uscire.
Il nodo alla gola, il pianto incontrollabile, la paura di non farcela: sono segnali che il tuo sistema di attaccamento sta andando in tilt. Ma non significa che non sei in grado di farcela, significa solo che hai bisogno di più strumenti per gestire questo passaggio. Qui potrebbe esserti utile il TIST (Trauma-Informed Stabilization Treatment), che aiuta a dare un nome e una regolazione alle parti di noi che si attivano nei momenti di paura e insicurezza. Se una parte di te ha paura di lasciare casa, significa che probabilmente in passato la stabilità degli affetti ha avuto un ruolo fondamentale per te, forse come un’ancora nei momenti difficili. Se questa parte di te oggi sente che sta perdendo il suo punto di riferimento, il lavoro da fare è aiutarla a capire che non sta per “scomparire”, ma che può trovare nuove sicurezze anche altrove.
Non devi forzarti a essere felice. È normale che ci voglia tempo per adattarsi a un nuovo contesto. Ma puoi lavorare per far sì che questa ansia non ti paralizzi. Prova a creare piccole routine di sicurezza nella nuova città: un caffè nello stesso posto ogni mattina, una chiamata fissa ai tuoi la sera, un angolo della casa che ti faccia sentire bene. E soprattutto, concediti di sentirti come ti senti senza giudicarti.
Se senti che questa ansia sta diventando troppo invalidante, possiamo lavorarci insieme, costruendo strategie su misura per aiutarti a trovare un nuovo equilibrio. Non sei solo in questo passaggio, e soprattutto: puoi farcela.
2 MAR 2025
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Buongiorno Massimo,
per gestire l'ansia può essere utile farsi aiutare da un/una psicoterapeuta, così come per i dubbi e le decisioni, ed eventualmente per un supporto nell'orientamento lavorativo e la ricerca proattiva.
Se lei trovasse lavoro nella sua città non si trasferirebbe? In teoria lei potrebbe continuare a cercare lavoro, leggere annunci, mandare CV, sia in una città che nell'altra, in base ai suoi reali desideri. E valutare anche un rapporto a distanza. Ma dipende da quello che lei desidera realmente. Se restasse, potrebbe lavorare sulla gestione del rapporto a distanza, se questo può farla stare male. Se si trasferisse, potrebbe lavorare sui sentimenti di distacco dalla sua famiglia.
Le faccio tanti auguri.
Dott. Giovanni Iacoviello
2 MAR 2025
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Buongiorno Massimo,
la ringrazio per aver condiviso i suoi pensieri e il suo vissuto. Comprendo ciò che sta provando e la invito a non giudicarsi, è importante accettare le proprie emozioni, in quanto è normale che una nuova condizione di vita possa portare con sé sentimenti di ansia e tristezza. Potrebbe valutare l'inizio di un percorso di sostegno psicologico per prendersi cura di sé stesso e al fine di affrontare adeguatamente questo periodo di grande transizione.
1 MAR 2025
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Quello che stai vivendo è del tutto comprensibile e umano. Stai affrontando un grande cambiamento che coinvolge non solo il trasferimento fisico in un’altra città, ma anche il distacco dalle tue radici e dalle tue certezze. È normale che tutto questo generi ansia, paura e un senso di perdita.
**Perché ti senti così?**
1. **Paura dell’incertezza:** Stai entrando in un territorio nuovo, senza una sicurezza lavorativa immediata. L’incertezza sul futuro può essere opprimente.
2. **Attaccamento agli affetti:** Lasciare la tua città significa allontanarti dalle persone che ami e da un ambiente familiare e rassicurante.
3. **Pressione emotiva:** Ti senti in dovere di essere felice per la possibilità di stare con la tua ragazza, ma il tuo cuore è diviso tra il desiderio di stare con lei e quello di rimanere vicino alla tua casa.
4. **Senso di perdita di controllo:** Non ricevere una chiamata lavorativa ti fa sentire bloccato e impotente rispetto al tuo desiderio di tornare.
**Cosa puoi fare per affrontare questa ansia:**
1. **Accetta le tue emozioni:** Non giudicarti per quello che provi. È normale avere paura quando affronti un cambiamento importante. Permettiti di sentire e sfogare l’ansia e la tristezza senza vergognarti.
2. **Riformula il tuo pensiero:** Invece di focalizzarti solo su ciò che perdi, prova a chiederti:
- **Cosa potrei guadagnare da questa esperienza?** (Nuove opportunità lavorative, una crescita personale, rafforzare la relazione con la tua ragazza).
- **E se fosse temporaneo?** Ricordati che hai un piano: il trasferimento non è definitivo e il tuo obiettivo di tornare resta valido.
3. **Stabilisci piccoli obiettivi:** Avere scopi concreti può ridurre l’ansia. Ad esempio:
- Esplora il nuovo ambiente poco alla volta.
- Invia curriculum anche nella nuova città, senza perdere di vista le opportunità nella tua città d’origine.
- Mantieni i contatti con i tuoi cari attraverso telefonate o videochiamate regolari.
4. **Parla con la tua ragazza:** Condividi con lei le tue emozioni senza paura di essere giudicato. Essere sinceri rafforza il legame e ti farà sentire meno solo.
5. **Considera un supporto psicologico:** Se l’ansia e le crisi di pianto diventano troppo intense, valutare un breve percorso con uno psicologo può aiutarti a gestire le emozioni e trovare strategie pratiche per affrontare il cambiamento.
**Un passo alla volta**
Non devi avere tutte le risposte subito. Dai tempo a te stesso di adattarti alla nuova realtà, senza sentirti in colpa per le emozioni che provi. Può essere difficile ora, ma questo trasferimento potrebbe portare occasioni che oggi non riesci ancora a vedere.
Se vuoi, possiamo esplorare insieme altre strategie per affrontare questo momento delicato. Non sei solo.
1 MAR 2025
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Buon pomeriggio, Massimo.
Non deve essere facile affrontare un cambiamento così importante e radicale.
Spesso quando siamo in procinto di compiere dei passi che potrebbero segnare un'evoluzione nella nostra vita, ci sentiamo spaventati, poiché conosciamo ciò che lasciamo, ma non abbiamo idea di ciò che accadrà. È come se ci trovassimo a fare un salto nel vuoto, uno spostamento da ciò che è noto a ciò che è ignoto, a ciò che non possiamo controllare.
I suoi vissuti interiore meritano di essere espressi, accolti, ascoltati, elaborati attraverso il supporto di un professionista che potra' guidarla in questo periodo così delicato della sua vita.
Un caloroso augurio.
Dott.ssa Loredana Falanga
1 MAR 2025
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Caro Massimo,
Grazie per aver condiviso con noi quello che sta vivendo.
Credo lei abbia descritto in maniera molto chiara il motivo per cui vive questo panico così forte in questo momento della sua vita e, forse, la risposta è proprio nelle sue parole. Le fa male allontanarsi dai suoi e dai suoi affetti. E' un enorme momento di cambiamento della sua vita e sta affrontando una fase di svincolo dai suoi genitori; il nodo in gola, il panico sembra in qualche modo la stiano bloccando, per farla esattamente restare lì, dove si sente più tranquillo, tanto che spera in una chiamata dalla sua città. Avere consapevolezza dell'origine di ciò che proviamo è fondamentale, ma credo sia importante che lei si fermi emotivamente su ciò che sente dentro di sé, perché tutto quello che sta provando le sta comunicando qualcosa su di lei, le sta chiedendo di prestare attenzione ai suoi dolori, alle sue fragilità, alle difficoltà che vengono dal passato, quelle che oggi le stanno creando problemi mentre si approccia al suo futuro. Sarebbe importante Massimo che le accolga e che si faccia aiutare da un professionista che la possa sostenere.
Spero di averle dato qualche spunto e qualora sentisse il bisogno di parlarne, sarei lieta di aiutarla.
Dott.ssa Giorgia Tanda.
1 MAR 2025
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Capisco perfettamente il nodo alla gola che senti. Il trasferimento in una nuova città, anche se per amore, è un grande cambiamento che porta con sé emozioni contrastanti. È normale sentirsi sopraffatti dall'ansia, soprattutto quando si lasciano alle spalle affetti e abitudini.
È importante che tu sappia che non sei solo in questo. Molte persone vivono le tue stesse paure e incertezze di fronte a un cambiamento così significativo.
Ecco alcuni pensieri che potrebbero aiutarti:
- Accetta le tue emozioni: non c'è nulla di sbagliato nel sentirti triste, ansioso o spaventato. Permettiti di vivere queste emozioni senza giudicarti. Piangere è un modo per sfogare la tensione e liberare le emozioni represse.
- Concentrati sul presente: invece di preoccuparti del futuro, cerca di concentrarti sul presente. Goditi il tempo con la tua ragazza, esplora la nuova città e cerca di creare nuove abitudini.
- Cerca un supporto: parla delle tue paure con la tua ragazza, con i tuoi amici o con un professionista. Condividere le tue emozioni ti aiuterà a sentirti meno solo e a trovare nuove prospettive.
- Mantieni i contatti: nonostante la distanza, mantieni i contatti con i tuoi cari. Organizza videochiamate, weekend a casa e cerca di mantenere vive le tue relazioni.
- Cerca opportunità: non concentrarti solo sulla possibilità di tornare. Inizia a cercare opportunità di lavoro nella nuova città. Potresti scoprire nuove passioni e possibilità che non avevi considerato.
- Datti tempo: l'adattamento a una nuova città richiede tempo e pazienza. Non avere fretta di sentirti a casa. Concentrati sui piccoli passi e celebra i tuoi progressi.
- Cura di te: fai attività che ti piacciono, come sport, hobby o volontariato. Prendersi cura di sé è fondamentale per il benessere emotivo.
Inoltre, ti consiglio di considerare alcune pratiche che possono aiutarti a gestire l'ansia:
- Mindfulness: la mindfulness è una pratica che ti aiuta a concentrarti sul presente e a ridurre i pensieri negativi.
- Esercizio fisico: l'esercizio fisico è un ottimo modo per scaricare la tensione e migliorare l'umore.
- Tecniche di respirazione: le tecniche di respirazione possono aiutarti a calmare il sistema nervoso e a ridurre l'ansia.
Ricorda, la felicità non è un traguardo, ma un percorso. Ci saranno momenti difficili, ma anche momenti di gioia e soddisfazione. Concentrati sulle cose positive e cerca di vivere ogni giorno al meglio.
Spero che questi pensieri ti siano d'aiuto. In bocca al lupo per la tua nuova avventura!
1 MAR 2025
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È in procinto di affrontare un grande cambiamento e questo può spaventare. Un supporto psicologico le potrebbe essere utile sia per esplorare la visione che in generale ha del cambiamento (per es. timori, fantasie, ricordi di cambiamenti che ha già affrontato in passato), sia per riflettere su come questa scelta la faccia sentire emotivamente e cosa realmente comporterebbe per lei, provando a dare un significato all'ansia e al pianto che sta sperimentando in questo periodo.
1 MAR 2025
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Buongiorno, lei è molto leale alla sua famiglia di origine e lei ora sta male non perché lei non ce la faccia ma perché probabilmente lei percepisce che i suoi genitori abbiano ancora bisogno di lei.
Buona giornata.
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.ssa Luisa Anibaldi
1 MAR 2025
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Buongiorno,
Dal suo racconto si percepisce una difficoltà di adattamento ad un contesto in una nuova città, nonostante la presenza della sua fidanzata. Inoltre, sta affrontando un problema lavorativo importante che rende il suo futuro incerto ed al contempo patisce la distanza dalla città di origine e dalla sua famiglia.
Le consiglio un supporto psicologico in grado da poter affrontare questo periodo cosi denso di cambiamento e di aspettative.
Resto a disposizione per qualsiasi integrazione e/o chiarimento.
Dott.ssa Federica Zunino