Salve volevo parlare di questo mio problema
Ho sempre vissuto con i miei zii con cui ho sempre avuto un rapporto molto bello da quando sono piccola Perche mia madre non è stata presente una volta ogni 4/5 anni viene a trovarmi per qualche settimana e poi riparte invece mio padre è morto due anni fa vivendo con i miei zii non ho avuto nemmeno lui troppo presente però lo vedevo quanto mi bastava quando andavo al parco da piccola mi accompagnava lui , la sua morte mi ha scosso particolarmente mi ha fatto cambiare molto , da quel momento non riesco più a relazionarmi con i miei zii , non riesco ad averci un dialogo sono molto chiusa con loro anche se provo magari a parlaci è come se mi blocco loro mi chiedono spesso del perché del mio comportamento ma in verità non lo so nemmeno io . Dopo la morte di mio padre c’è stato il loockdown è in quel periodo ho sofferto di un disturbo alimentare quindi anche questo mi ha scosso molto e pensavo che questo comportamento nei loro confronti sarebbe stato momentaneo ma non so cosa fare , invece nei confronti di mia madre provo molta rabbia ma so che tra poco ripartirà questa cosa mi porta molta più rabbia ma allo stesso tempo dispiacere ma anche qui non riesco a spiegarglielo ne ad averci un dialogo ho questo blocco
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17 AGO 2022
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Cara Giulia,
dalle sue parole mi arrivano sofferenza, rabbia e confusione e mi dispiace per quanto vive ed ha vissuto.
Le relazioni familiari sono un aspetto molto importante della vita di ognuno ed è naturale che lei sia così in apprensione rispetto alle difficoltà che riporta con i suoi zii, in primis, che, per quanto scrive, sono le sue persone di riferimento più stabili e presenti nel tempo.
Al contempo la situazione con sua madre non sembra essere molto lineare.
Il lutto di suo papà probabilmente ha alterato l’equilibrio che c’era prima, nel profondo della sua persona. La perdita di una persona cara necessita di un’elaborazione diluita nel tempo. Può aiutare molto capire cosa rappresentava per lei suo papà, ad esempio, o se sente che c’erano aspettative o speranze di cambiamento rispetto a qualcosa di specifico, se sente di avere qualcosa in sospeso che avrebbe voluto dirgli o fare. Tutto questo potrebbe aiutarla molto, così come approfondire ciò che accade con i suoi zii.
Le sarebbe molto utile parlare di tutto ciò, e di tutta la sofferenza che si è manifestata con le difficoltà nell’alimentazione, con un professionista che la aiuterebbe a comprendere le dinamiche in atto, quindi i suoi pensieri, le sue emozioni e i comportamenti conseguenti, con lo scopo di fare ordine e recuperare la serenità.
Salutandola caramente le auguro di trovare presto il suo equilibrio e testo a sua disposizione!
25 AGO 2022
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Gentilissima Giulia.
Ho l'impressione che perdere suo padre abbia fatto emergere più di qualche faccenda in sospeso dal punto di vista affettivo.
Il fatto che lei provi confusione, non agevola per niente.
Le consiglio un percorso psicoterapico che possa aiutarla ad entrare in contatto con le Sue Parti Interiori più antiche e sofferenti, al fine di riconoscerle, accoglierle e pacificarle.
Così facendo, il Suo Sé adulto sarà in grado di gestire le relazioni affettive attuali senza subire l'effetto tossico di un passato non elaborato.
23 AGO 2022
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La mancanza continua delle figure di attaccamento hanno generato un dolore che è stato sedato soltanto in apparenza da figure sostitutive. La rabbia che è sempre stata presente nei confronti dei suoi genitori, che non le hanno saputo garantire "la base sicura" di cui ogni bambino necessità per formarsi come individuo ben strutturato, è esplosa in maniera incontenibile con la morte di suo padre.
Questa morte l'ha messa difronte alla sua realtà, ha fatto vacillare quel benessere precario che si era costruita, facendo emergere attraverso la sintomatologia fisica, la rabbia e la chiusura tutto il suo disagio.
Approfitti di questo momento di crisi per fare pace con i vivi e i morti iniziando un percorso psicologico individuale che l'aiuterà ad affrontare il futuro più serenamente.
Auguri
Resto a disposizione
Dott.ssa M.A. Consalvi
17 AGO 2022
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Gentile Giulia,
Quando una persona viene a mancare, chi resta può ricevere supporto e comprensione dai famigliari e amici che la circondano; la presenza dell’altro è preziosa per sentire di occupare il proprio posto qui, nel mondo. Immagino che elaborare il lutto di suo padre trovando rifugio nell’altro possa essere stato reso più complesso dal lockdown, che ha impedito di incontrarsi tra chi ancora c’era. Mi domando come si sarà sentita e spero qualcuno la possa un giorno ascoltare. Scrivo questo, perché un disturbo alimentare non riguarda il fare più di quanto non interroghi l’essere, come la persona sta, cosa vuole comunicare all’altro senza la voce, ché non trova le parole e usa il corpo.
Se durante il lockdown ha già vissuto la difficoltà di incontrare l’altro e come oggi “non riuscire ad avere un dialogo”, ora è di nuovo possibile “non chiudersi” ma ritrovare l’altro, i suoi zii, se stessa. Comprendere quel blocco si può e una terapia potrebbe accompagnarla nella scoperta del suo significato e superamento, nonché di quello che lei prova e come lo vive - che è ciò che più conta!
Le auguro di trovare la sua soluzione.
Se vorrà, la aspetto!
Dott.ssa Tessarolo
17 AGO 2022
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Cara Giulia, si é separata già da piccola dai suoi genitori, imparando a farne a meno e a sostituirli con gli zii, che però non possono prendere il posto di un genitore. Ha costruito un equilibrio che purtroppo era un modo di compensare ai vuoti che c'erano. Il cucciolo umano è quello che, nell'esistenza, ha più a lungo bisogno della madre e di accudimento, per crescere fisiologicamente ed emotivamente.
Oggi suo padre muore e la morte delle persone che amiamo ci fa fare i conti con le cose insolute dentro di noi, che crediamo di aver messo a tacere ma che riemergono dall'ombra in cui le avevano relegate.
Soltanto elaborando il suo lutto e nondimeno il tema del rapporto con sua madre, potrà affrontare tutti i sentimenti che ci sono e riaprire il cuore alla vita.
Le auguro il meglio e rimango a disposizione per qualsiasi cosa.
dott.ssa Silvia Chiavacci
17 AGO 2022
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Salve Giulia, le morti segnano un cambiamento relazionale importante. La rabbia è tanta e anche il disturbo alimentare è strettamente legato alla stato di rabbia. Se può, inizi un percorso per fare i conti con "i pieni e i vuoti" che nella sua vita si sono presentati. Solo così potrà abbassare la rabbia e capire in che modo modificarla in maniera funzionale perché allo stato attuale non lo è.
A disposizione
Dott.ssa Fabiana Marra
17 AGO 2022
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Gentile Giulia,
mi spiace per le vicissitudini che ha dovuto subire in seguito a tante sovrapposizioni di ruoli fra i suoi familiari. Ed è probabile che questa situazione si rispecchi nel suo comportamento comprensibilmente arrabbiato e confuso nei loro confronti. Le consiglio di attivare un percorso da uno psicoterapeuta per fare chiarezza sui suoi sentimenti. È possibile che in futuro i suoi familiari, almeno in parte, possano altrettanto chiedere una consultazione ma intanto mi sembra cosa buona che possa iniziare lei un suo percorso. Le auguro di cuore buone cose.
Dott.ssa Anna Luisa Botto
17 AGO 2022
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Salve Giulia mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
17 AGO 2022
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Gentile Giulia, mi dispiace molto per la perdita che ha subito.
Sembra che lei sia molto preoccupata di parlare con i suoi familiari di come si sente. Sia il rapporto con la mamma e soprattutto il rapporto con gli zii sembra cambiato drasticamente dalla perdita del papà.
Anche la sua salute ne ha risentito.
Purtroppo lei ha subito un grave lutto non ancora elaborato e si sente bloccata.
Le posso consigliare l'inizio di un percorso di supporto psicologico individuale per fare chiarezza ed intervenire il prima possibile.
L'elaborazione di una perdita richiede tempo e pazienza, ma si può stare meglio.