Salve, io non riesco a prendere seriamente la mia ragazza quando si arrabbia. In passato si è spesso incavolata per cose secondo me idiote, in maniera esagerata, e adesso ho preso l'abitudine di ritenere le sue lamentele e le sue arrabbiature delle cavolate... Anche se certe volte sono serie... Mi sembra di non riuscire ad essere coinvolto dalle sue arrabbiatura, e di non stare assolutamente male quando lei si arrabbia. Stiamo insieme da un anno, e penso che i litigi in questi anni siano cavolate e risolvibilissimi rispetto ad altre cose, quindi non ci do importanza. Lei però mi dice che non la capisco (è vero, non capisco perché si arrabbi o stia male così tanto per cavolate). Insomma mi sento molto molto stoico nei litigi, e se non lo sono mi arrabbio, (dicendole che è esagerata) senza vie di mezzo. Che fare? Soluzioni al riguardo ?
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13 APR 2016
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Caro Marco,
ti dico molto sinceramente che mi sembra che tu sia in una situazione pericolosa.
Molto spesso succede quello che tu dici e, sembra anche comprensibile dal tuo racconto non sentirsi coinvolti (dal momento che hai catalogato come "cavolate" quello che lei ti dice), salvo però svegliarsi una mattina e sentirsi dire dalla tua ragazza che "si è stancata di te e che ti lascia perché tanto non l'ascolti e non ti interessa quello che lei ti dice e che, non hai mai capito i suoi problemi"; ho messo questa frase tra virgolette e ti assicuro che è stata pronunciata spesso e, a quel punto, ignari di quello che succedeva, tanti fidanzati, sicuri e in buona fede come te, si sono trovati "mollati" e pure senza la più pallida idea di quali fossero i motivi... erano cavolate? Erano cose serie? Nulla, loro non lo sanno perché non ascoltavano!
Quindi quello che, caldamente, ti consiglio io è di ascoltare quanto ti viene detto e magari sentirtene anche un poco turbato. Mai sottovalutare i discorsi delle donne, loro possono lasciarti anche per cose che a te sembrano inezie; "stoico o arrabbiato" non sono atteggiamenti giusti in relazioni importanti.
Ah...magari oltre ad ascoltare prendi anche atto di quanto ti viene detto e cerca di migliorare.
Un caro saluto
27 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Marco, una coppia in cui non esistono litigi e discussioni, purtroppo, non appartiene al genere umano!! a ogni modo si può pur sempre rimediare ai conflitti che avvengono all'interno di una coppia: nel mio libro Scienza e pratica della seduzione e della coppia ho illustrato proprio una modalità pratica per aiutare le coppie a prendere decisioni condivise ed evitare conflitti. Se vuoi un suggerimento: ti stai troppo concentrando sul "noi", pensa invece più a te stesso e decidi tu, in completa serenità, se una situazione del genere ti può andare bene (e quindi continuare la relazione) o meno (e quindi interrompere la relazione, anche solo per un po' di tempo)
9 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Marco,in un rapporto sano,quale sembra essere il vostro, e' di fondamentale importanza, non fare "orecchie da mercante". La capacita' di ascolto puo' rilevare richieste sottaciute o non sufficientemente elaborate. Arrabbiarsi, e' una modalita' arcaica per farsi ascoltare. Non fare finta di niente, ma invita la tua ragazza a darti spiegazioni e, insieme, valuterete come approfondire l'argomento, causa di incomprensioni.
8 APR 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Marco,
la tua modalità di non dare importanza alle lamentele della tua ragazza, specie per cose di poco conto, può andare bene a condizione che non diventi un tuo meccanismo di difesa usato indiscriminatamente che ti rende impermeabile e insensibile al malessere di lei anche se espresso sotto forma di rabbia.
Un suggerimento è quello di imparare ad usare con discernimento l'empatia quando lei si lamenta per cose serie e la congruenza quando si lamenta per delle sciocchezze.
Tuttavia, la capacità di utilizzare in modo accorto questa competenza può essere appresa bene solo tramite una esperienza di psicoterapia che ti consiglio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
