Non riesco a perdonare le sue mancanze di rispetto.

Inviata da Enula · 22 apr 2021

Buongiorno, sono una ragazza di 28 anni. Ho una relazione/convivenza da quasi 6 anni con una persona di 30 anni. Siamo entrambi musicisti, ci siamo conosciuti in una delle tante orchestre dove lavoriamo. Abbiamo vissuto subito la nostra relazione a 360°, bruciando forse ogni tappa. Io sono campana ma per amore mi sono trasferita in Toscana da lui praticamente da subito.
La nostra relazione è sempre stata soggetta a tanti eventi, dipesi da lavori che ci hanno tenuto spesso a distanza negli ultimi 3 anni. Nel tempo ci siamo allontanati sempre più a livello di comunicazione; sono aumentati i litigi, le discussioni e puntualmente i toni e i modi hanno superato i limiti. Abbiamo attraversato lo scorso anno e mezzo una profonda crisi, dipesa in primis da lui che infatti mi lasciò dicendomi di essersi reso conto di non amarmi più, che stava con me solo per abitudine. Furono due mesi di totale distruzione per me; fino a quel momento ero sicura che niente avrebbe potuto dividerci.
Ciò che mi ha ferita nel tempo, allontanandomi sempre più, sono stati i suoi modi. Ad ogni litigio o discussione ci sono stati insulti e offese molto pesanti, valige pronte e porte sbattute in faccia. In particolare, un po’ di anni fa, è arrivato a sputarmi in faccia per ben due volte e a spaccarmi la porta di casa il giorno prima di un trasloco, per motivazioni non futili, di più. Da lì questi episodi non si sono più presentati, ma mi rendo conto che non sono accaduti perché ho assunto un comportamento sempre più distante, evitando discussioni o anche solo di dire la mia in diverse occasioni. Ho sempre giustificato ogni suo comportamento, ogni insulto, ogni richiesta di “andarmene da casa”; l’ho implorato ogni volta di tornare sui suoi passi fino a che sono stata io a decidere di cambiare strada.
La mia decisione, presa dopo l’ennesimo litigio in cui per giorni si è andati avanti a insulti e cattiverie gratuite, nasce da una consapevolezza a cui sono arrivata..
io provo tanto rancore verso il mio compagno, talmente tanto da non riuscire a vederlo più con gli stecchi occhi.
Lui, da quando ho aperto ufficialmente il discorso, è distrutto. Mi ha chiesto scusa in ogni modo, ha pianto in ginocchio come non aveva mai fatto prima. Mi ha detto di essersi reso conto di essere stato un pessimo fidanzato e compagno.
Ma io ad oggi, dopo quasi 6 anni, non riesco più a credere a questi cambiamenti. Credo invece che la nostra relazione sia diventata tossica del tempo, forse per tanti fattori. Siamo passati dal lavorare e fare ogni cosa insieme a non avere più in comune nulla della nostra vita (lavoriamo in aspetti diversi del nostro lavoro); non abbiamo dialogo e soprattutto penso che lui mi abbia dato per scontata (per colpa mia, per ogni volta che mi sono piegata ad implorarlo, mettendomi la dignità sotto ai piedi).
Ho provato tante volte ad esprimergli il mio malessere, ho provato a chiedergli di seguire una terapia di coppia, ho provato a reprimere il mio malessere ma ad oggi, dopo gli ultimi litigi, non me la sento più.
Il problema è che, pur essendo certa della mia decisione, non riesco a chiudere perche vederlo star così male mi uccide. So di amarlo ancora e tanto, ma non riesco più a mettere il mio orgoglio in secondo piano. Ho chiesto una pausa per poter metabolizzare il tutto ma lui si ostina a chiedermi di rimanere, di dargli una possibilità.
È possibile amare profondamente una persona ma non riuscire a perdonarla, a costo di perderla per sempre?

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Miglior risposta 23 APR 2021

Gentile Enula,
la sua decisione di chiudere questa relazione diventata tossica è nata dopo lungo tempo e molta sofferenza ma alla fine per fortuna ha prevalso il buon senso e la forza del suo Io che lei chiama orgoglio.
Ritengo pertanto che sarebbe un errore tornare sui suoi passi e, a mio avviso, la cosa migliore per lei è voltare pagina.
In effetti, persino con un buon lavoro in psicoterapia non è facile modificare comportamenti disfunzionali automatizzati specialmente in condizioni di stress.
Quanto alla sua domanda finale, ritengo che è possibile perdonare senza per questo tornare insieme alla persona sbagliata perchè il perdono è soprattutto correlato al ritrovamento della pace e del benessere interiore.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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23 APR 2021

Buongiorno,
da quello che lei scrive si denota che ha sofferto molto e che ad oggi soffre ancora molto, prendere una decisione e rimanere fermi nella decisone presa non è mai facile.
La fermezza è alla base di ogni aspetto della nostra vita, ma essere fermi non significa essere rigidi, la possibilità di mettere confini, seppur porosi, è alla base di ogni relazione che funzioni e che porti benefici a tutte le due parti. La relazione è il luogo del due.
credo che per lei sia importante trovare qualcuno di esperto con cui possa avere la possibilità di confronto e sostegno in questo momento dove le decisioni da prendere possono essere molte e complesse.
Rimango a sua disposizione
cordiali saluti
Dr. Massimiliano Compagnone

Dott. Massimiliano Compagnone Psicologo a La Spezia

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23 APR 2021

Cara Enula, credo che il punto sia comprendere e riconoscere quale sia il nostro benessere e agire per raggiungerlo. Per fare questo é necessario anche elaborare i vissuti negativi che abbiamo dentro e che condizionano il nostro presente e che rischiano di condizionare anche il nostro futuro. Valuti quindi di intraprendere un percorso psicologico che Le consenta di superare ciò che ha vissuto e che prova, dandosi la possibilità di orientarsi verso ciò che La fa star bene, svincolandosi da ciò che invece La fa star male.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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22 APR 2021

Buonasera Enula,
quello che scrive esprime al sua grande forza d'animo e il coraggio con cui, dopo tempo passato a frenare i suoi sentimenti e pensieri, ha deciso di anteporre i suoi bisogni a quelli del suo compagno. A volte è bene fare un passo indietro per vedere le cose da un'altra prospettiva, per poi andare avanti. Il perdono può risultare difficoltoso se si ha paura di soffrire nuovamente e rimanere delusi dalla stessa persona. Ma perdonare significa anche liberarsi dal dolore subito, e forse è bene dar maggiore peso a ciò, piuttosto che alle possibili conseguenze. Una volta perdonato si sentirà più libera di prendere una decisione, che dovrà essere la migliore per Lei, quella che le permette di ritrovare la serenità. Un percorso psicologico La aiuterebbe ad approfondire questi aspetti. Rimango a sua disposizione. La ringrazio per la condivisione della sua storia. Cordiali salutio, Erica Simoni

Dott.ssa Erica Simoni Psicologo a Castelfranco Emilia

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22 APR 2021

Cara Enula,
io credo che sia possibile nel momento in cui metti al primo posto te stessa! Credo che il cambiamento decisivo sia stato il momento in cui l'hai "guardato con oggi diversi" e hai capito che la relazione era diventata tossica. Tu hai preso una decisione, mi pare molto ponderata, dettata da eventi e comportaenti successi ripetutamente che non ti hanno fatta stare più bene all'interno della relazione. Molte volte il miglior modo per capire come stiamo e cosa vogliamo è proprio quello di prendere le distanze, anche solo momentaneamente. Potresti intraprendere un percorso per lavorare su di te e sul "rinforzarti", definire quello che vuoi e lavorare anche sul perdono che arriverà con il tempo (e non vuol dire necessariamente tornare con quella persona ma ritrovare tu la tua serenità).
Se volessi approfondire sono disponibile.
Ti faccio i miei auguri,

Marcella Giacon
Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Marcella Giacon Psicologo a Padova

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