Sono una ragazza di 20 anni, vivo da quando ho ricordi una sensazione di smarrimento che mi porta a essere incapace di godermi i momenti sereni della mia vita. Questa sensazione di incompletezza si è accentuata al termine della relazione di tre anni che ho avuto con un ragazzo che è finita un anno fa, che mi ha lasciato ulteriori preoccupazioni e incertezze seppur fossero presenti anche negli ultimi mesi di relazione. La fine di questa relazione, durata per un grande periodo della mia adolescenza, mi ha fatta soffrire immensamente perché al suo termine mi sembrava di non conoscermi più. La cosa peggiore è che la mia vita è praticamente perfetta, seguo un corso di laurea che mi piace, ho molti amici, un ragazzo meraviglioso da qualche tempo, che a differenza del precedente non mi ha mai fatta soffrire. Tuttavia, vivo in una costante ansia del giudizio altrui per quanto riguarda la mia vita e non riesco a godermi veramente nessun momento perché penso sempre a quello che potrei cambiare, a cosa potrebbe andare meglio. Questo mi fa soffrire molto pensando alle persone che hanno veramente dei problemi e affrontano la vita con il sorriso, a differenza mia che sono caratterizzata da questa insoddisfazione perenne che non capisco da dove possa originare.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
13 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
Lei racconta di questa sensazione di smarrimento che vive da molto tempo e allo stesso tempo tenta di censurare la sua insoddisfazione razionalizzando e dicendo che la sua vita è perfetta. Non sono i fatti obiettivi a procurare il benessere psicologico e neanche il confronto con la vita degli altri. Lei ha la possibilità di una riflessione introspettiva attraverso cui poter riconosccere i suoi bisogni interiori ed esprimere le parti più autentiche di sé.
Probabilmente lei non permette a se stessa di essere autentica.
In questi casi i percorsi psicoterapeutici apportano benefici significativi e molti vantaggi. Potrebbe riflettere sulla possibilità di contattare un professionista.
Saluti
Dott.ssa Maria Luisa Strano
13 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile, sembra che questo senso di insoddisfazione e di sofferenza si esplichi nelle relazioni che ha con gli altri. Sarebbe utile approfondire questo punto, insieme a quello che sembra poter essere un desiderio di controllo continuo su stessa. questo Le porta frustrazione- in primis perché non possiamo sapere come sarebbe potuta andare parallelamente una situazione, né con i se né con i ma-.
Sarebbe opportuno un lavoro da intraprendere su se stessa per capire la causa di questo modo di percepirsi, anche nelle relazioni, per elaborarla e sviluppare risorse da utilizzare per gestire le Sue dinamiche interne, migliorando quelle parti di sé che Le causano malessere.
Le auguro buona fortuna e tranquillità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.
13 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
il fatto che lei sia comunque riuscita da sola a fare questo ragionamento, quindi chiedersi da dove possa originare questa insoddisfazione, è molto. E' una sensazione che accomuna molte persone ovvero l'idea di non fare/essere mai abbastanza per un supposto giudizio sociale esterno. E' inevitabilmente un aspetto che condiziona intere giornate e va approfondito con un professionista per comprenderne le trame che lo alimentano. Qualora tu voglia approfondire le motivazioni e ciò che ti porta a non essere mai veramente soddisfatta di qualcosa quindi goderne, io e la mia equipe siamo a tua disposizione.