non riesco a fare pipì nei luoghi pubblici

Inviata da albertini albertino · 21 mar 2012 Fobie

Buongiorno, il mio problema nasce da uno specifico episodio accadutomi all'età di circa 8/9 anni e da allora ne soffro senza trovare una soluzione; anzi sto notando una tendenza al peggioramento. Oggi ho 50 anni e non riscontro nella maturità dell'età una pari crescita nell'affrontare serenamente la questione.
Grazie per l'attenzione.

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Miglior risposta 26 APR 2012

Caro A.A.,
nonostante siano passati molti anni dall’evento scatenante, hai fatto bene a decidere di affrontare il problema, che, evidentemente, comincia a causarti fin troppa sofferenza. Qualsiasi cosa sia successa, da allora, ti stai trascinando dei blocchi che, di fatto, ti creano delle limitazioni. Probabilmente questo “sintomo” è il segnale manifesto di una difficoltà emotiva più profonda che ti accompagna da quando eri bambino. Entrando in contatto con questi vissuti può essere che il tuo problema diverrà più facilmente gestibile o, te lo auguro, potrà scomparire del tutto.
Dato che il “problema” è pervasivo (ha un'origine “antica” e si manifesta costantemente) credo sia utile consultare di persona uno psicologo per affrontare al meglio la situazione.
I miei più sinceri auguri,
Dott.ssa Ornella Convertino

Studio Convertino Psicologo a Monza

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27 APR 2012

Grazie per la cortese risposta. Credo anche io di aver bisogno di un aiuto esterno e professionale. Seguirò pertanto il suo consiglio.
Un saluto cordiale.

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30 MAR 2012

Sicuramente questo problema Le proviene dall'educazione che ha ricevuto durante la sua infanzia.
Probabilmente Lei ha avuto una educazione attenta alla pulizia,questo le ha creato un disagio quando deve fare lea pipì in luoghi "pubblici" condivisi con altre persone.
Parlare con un terapeuta,dell'evento traumatico a cui Lei fa riferimento, può senz'altro aiutarla.
Le consiglio un percorso breve,con l'obiettivo di ridurre l'ansia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Rinaldini-Napoli

Dott.ssa Valeria Rinaldini Psicologo a Napoli

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27 MAR 2012

È importante che lei inizi una terapia. Saluti dott.ssa Eva Scardone.

Dr.ssa Eva Scardone Psicologo a Marcianise

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23 MAR 2012

Gent. sig. Albertini, il suo è un problema molto frequente tra le persone ma tenuto segreto da molti per vergogna. E' meglio conosciuto come "sindrome della vescica timida" e consiste proprio nella difficoltà di urinare in toilette pubbliche o comunque dove possono esserci persone che aspettano il proprio turno. E' un disturbo affrontabile con l'ipnosi in maniera risolutiva con poche sedute. Quindi le consiglio di trovare un buon ipnoterapeuta che possa aiutarla a superare definitivamente questo antipatico disturbo.
Cordiali saluti

Dott. Giuseppe M. Sferrazza, C.Ht. Psicologo a Roma

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23 MAR 2012

Caro Albertino,
qualunque cosa lei abbia vissuto, se non l'affronta alla radice non passerà.
Gli anni infatti di per sè non sono una cura sufficiente. Non so cosa le sia capitato a 8-9 anni, qualunque cosa sia successo, l'ha traumatizzata, ha impresso in lei un qualche messaggio forte di pericolo.
Lei non fa pipì nei luoghi pubblici perchè teme che possa succedere qualcosa. Se pensiamo del resto, fare pipì comporta spogliarsi, mettersi a nudo, far uscire qualcosa di sè ed essere fragili, tutto ciò di per sè non è facile, lo è ancora meno in un luogo pubblico, dove vi sono sconosciuti e mille possibili rischi.
Non mi sorprenderebbe se avesse un atteggiamento circospetto e di chiusura anche in altri ambiti sociali.
Probabilmente deve lavorare a fondo sulla fiducia in sè e negli altri, minata da quel famoso episodio, ma non solo, forse già molto fragile e delicata. Forse quell'episodio ha incrinato un'equilibrio fragile di partenza e a tutt'oggi non si è risanato.
Perciò, la invito a lavorare su cosa sta sotto quest'evitamento e su quell'esperienza traumatica. Cosa rappresenta? Cos'ha vissuto?

Buon lavoro
Sabrina Costantini

Sabrina Costantini Psicologo a Pisa

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22 MAR 2012

Gentile sig. Albertini,
la sua richiesta è molto vaga; non c'è una risposta per determinati comportamenti che possa valere per tutte le persone, dunque si tratterebe di capire che cosa significa per lei "fare pipì nei luoghi pubblici". Ma questo è un "senso" che è possibile costruire in rapporto al suo percorso di vita. Provi a recarsi da uno psicoterapeuta per qualche colloquio di consulenza; con molta probabilità potrebbe aiutarla a fare un po' di chiarezza permettendole di affrontare con maggior serenità la questione.

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22 MAR 2012

Buongiorno Albertino, alcuni eventi infantili possono risultare traumatici e portare a dei blocchi e delle difficoltà se non elaborati e compresi negli aspetti simbolici, interni e profondi. Per questo è comprensibile la sensazione che prova di disparità tra maturità cronologica e maturità psicologica rispetto a questo evento. E' come se il suo bambino interno fosse rimasto lì, a quel momento doloroso, incompreso e bisognoso di aiuto e risposte. Certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a far luce sul passato per portare un cambiamento nel presente, permettendo a quel bambino di parlare ed esprimersi.
Cordiali saluti

Dr.ssa Francesca Consonni Psicologo a Seregno

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22 MAR 2012

Salve, sarebbe necessario comprendere le motivazioni specifiche o semplicemente le sue valutazioni rispetto a "fare pipi in luoghi pubblici". Comprendere cosa pensa che potrebbe succedere se lo facesse e provare a chiarire meglio l'evento traumatico. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a superare la sua paura.

Dott. Domenico Navarra

Dott. Domenico Navarra Psicologo a Bari

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22 MAR 2012

Non so a quale episodio si riferisce ma credo essere qualcosa di particolarmente significativo per lei. Si faccia aiutare da un psicologo che può sicuramente aiutarla a superare questa esperienza "traumatica" non elaborata.
Saluti,
Dott.ssa Giuseppina Barra

Dott.ssa Giuseppina Barra Psicologo a Napoli

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