Buonasera.
E' più forte di me. Ogni volta che devo scontrarmi (verbalmente, s'intende) con qualcuno per litigi o altro (comunque situazioni che mi fanno arrabbiare e rattristare) non riesco a trattenere le lacrime e non riesco a esprimermi come vorrei, avrei tante cose da dire ma non c'è niente da fare, la voce mi trema e comincio a piangere, è una cosa che mi infastidisce tantissimo, mi sembro ridicola, infantile e debole, davvero non so cosa fare per migliorare.
A volte, per evitare queste situazioni imbarazzanti, evito di mettermi in gioco e di fare discorsi per far valere le mie ragioni perchè so che se qualcuno mi contraddice finirò allo stesso modo, mi sento davvero debole e ridicola.
C'è un modo per migliorare e non piangere quando mi arrabbio?
So che non esiste una formula magica o una pastiglia per questo genere di problemi ma vorrei solo qualche consiglio su cui cominciare a lavorare.
Ringrazio anticipatamente.
Cordiali Saluti.
Anna
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4 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 121 persone
Gentile Anna,
potrebbe essere molto utile un'intervento psicologico per incrementare la sua autostima e il senso di auto-efficacia, forse sarebbe utile lavorare anche sulla percezione di sé e sull'immagine corporea. La mancanza di assertività la mette in una condizione passiva e di evitamento delle situazioni in cui si potrebbe trovare a disagio. Il pianto implica una reazione emotiva di "sovraccarico" e una conseguente difficoltà nella gestione degli stati ansiosi. Se lei percepisce l'altro come più forte e deciso il timore di "soccombere" genera questa reazione emotiva, quindi una risposta regressiva che stimola l'altro alla comprensione, all'ascolto ecc.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo
12 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 16 persone
Salve Anna,
capisco le sue difficoltà. Il mio suggerimento è quello di rivolgersi ad un collega che la aiuti a dare un senso, a trovare il perché a questo suo atteggiamento. Molto spesso quello che facciamo, il modo in cui ci comportiamo, altro non è che un modo di comunicare qualcosa che non riusciamo a comunicare diversamente.
Le auguro di stare presto meglio
Saluti
Dott.ssa Federica Giusti
5 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 20 persone
Buongirno Anna,
La gestione delle molteplici componenti emotive in situazioni di conflitto con gli altri non è sicuramente una facile impresa in ambito relazionale. Probabilmente le sue difficoltá derivano da una forte preoccupazione sui temi di giudizio che inevitabilmente emergono in condizioni relazionali e che rischiano di sottrarle un fondamentale veicolo comunicativo in grado di permettere una chiara e corretta espressione di se stessa. Probabilmente questa modalità si è stabilizzata in una sorta di circolo vizioso che è difficile spezzare, ma che è possibile affrontare e modificare all'interno di un percorso psicoterapeutico strutturato in grado di farla entrare in contatto con i temi personali alla base di una modalità espressiva non soddisfacente e limitante.
Cordiali saluti
Dr. Bovani
5 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Gentile Anna,
la invito a prendere in considerazione l'inizio di un percorso terapeutico.
Non esiste un formuletta magica, ma può iniziare a ricostruire la sua storia e comprendere le motivazione che sostengono le sue forti reazioni emotive.
Cordialmente,
Dott.ssa Raffaella Orlando
5 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 11 persone
Gentile Anna, la sua emotività sembra che in circostanze difficili le sfugga di mano. Potrebbe allenarsi a gestirla, attraverso un percorso psicoterapeutico.
Cordiali saluti.
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo-Psicoterapeuta
5 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 57 persone
Gentile Anna, per le questioni interiori non si possono prescrivere pillole miracolose come invece molta psicologia da comodino vuol far credere. Ovvero non esistono esercizi che si possano prescrivere come una medicina, uguali per tutti i casi analoghi, senza conoscere la storia di una persona e le sue vicissitudini esistenziali. ovvero, per andare nel suo caso, non hanno senso consigli generici, perchè il suo problema deriva da scarsa autostima: chi non ha autostima non sente forza sufficiente per difendere le proprie idee, semplicemente perchè mette addirittura in dubbio la loro validità, in quanto prodotti scaturenti da sè stessi. Ecco perchè un percorso di autostima e consapevolezza con uno psicologo sono vivamente consigliati.
5 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 19 persone
Gentile Anna,
gestire le proprie emozioni soprattutto quando sono molto forti, non sempre è facile. È possibile comunque imparare a gestirle in modo migliore; trovando delle parole che esprimano ciò che per adesso è il pianto a veicolare. Migliorando le capacità comunicative ed assertive troverà senz’altro sollievo.
Rimango a Sua disposizione,
Dottor Antonino Savasta,
Pistoia.
4 NOV 2013
· Questa risposta è stata utile per 15 persone
Buongiorno gentile Anna,
non creda che così on line senza sapere nulla di lei, neanche l'età, sia semplice rispondere alla sua richiesta ma un suggerimento potrebbe essere quello di far caso allo stato d'animo in cui si trova quando inizia a piangere e lavorare su quello. Se il problema che emerge si orienta verso una mancanza di autostima e nella percezione di una costante minaccia quando litiga, si metta nelle condizioni di proteggersi interiormente. Se da sola non riesce a risolvere, può richiedere una consulenza psicologica de visu per analizzare il problema.
Cordialmente