Mi sento sciocca, sono le 2 di notte e non riesco più a dormire perché per l'ennesima volta il mio compagno si è lamentato di trovarsi spesso a parlare da solo. Lui dorme, io sveglia a cercare aiuto su internet! Ho 41 anni e mi sembra di peggiorare sempre più...ho sempre avuto senso di inferiorità e inadeguatezza ma pensavo e speravo che con la maturità riuscissi a superare ostacoli infantili...invece più invecchio più aumenta. Con il mio compagno ci sono dei problemini ma il mio non saper mai cosa dire si presenta in tutti i contesti, famiglia, lavoro, amicizie, quindi non riesco ad attribuire ad un eventuale crisi di coppia la causa del mio silenzio. Quello che provo è un vuoto interiore e mentale, non ho quasi mai l'iniziativa in un discorso e anche quando viene aperto da altri, non so cosa dire, non commento, non ho un parere da esprimere...sono totalmente passiva...vuota. Comprendo quanto sia esasperante avere accanto una persona così, che non si esprime e non da cenni di vitalità ma anche quando mi sforzo non trovo argomenti...
Quello che mi spaventa di più però e che mi fa chiedere se io abbia un qualche problema comportamentale, è non avere mai un punto di vista, un opinione da esprimere. Credo che la mia storia di coppia non durerà molto a lungo se continuo così...
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13 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Wendy,
a me pare che, almeno qui, lei si sia espressa molto chiaramente e tutto ciò che ha detto ha reso chiara la situazione a me e, vedo, diversi colleghi. Lei, quindi, sa decisamente comunicare. Ora, bisogna capire perché in diversi contesti (pare perlopiù sociali) lei sembri bloccarsi o non sentirsi all'altezza. Ci dice che è una cosa che si trascina dall'infanzia ed ora ha 41 anni, quindi ne deduco che sia un comportamento un po' cementificato il che non vuol dire che non lo si possa mutare. Vuole però anche dire che non deve avere la pazienza di lavorare su qualcosa che necessiterà di un suo tempo per essere corretta perché ognuno di noi si "affeziona" ai propri tratti se li frequenta per troppo tempo, anche se i tratti non sono granché positivi. A comunicato con noi ora, bene, non molli, cerchi ancora di farsi capire e di cercare un aiuto professionale se serve. Se è vero che ha parlato poco in questi anni, chissà quante cose che deve buttare furoi.
Per quanto riguarda il suo rapporto: non tema, mi metto nei panni del suo partner e immagino una compagna in difficoltà; se c'è sentimento ci sarà anche il profondo apprezzamento per il tentativi e non solo una smanianate attesa dei risultati.
Sa come si dice "basta il pensiero" .... ma quando si dice questo in genere c'è stato anche il regalo!
Il solo fatto che lei VOGLIA mutare è già il mutamento.
3 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Wendy
come sono andate poi le cose?
Spero che in questo arco di tempo tu ti sia decisa a rivolgerti a qualcuno che ti abbia aiutato.
A mio parere il problema è soprattutto legato ad una insicurezza personale e ad una percezione di inadeguatezza che deve avere radici nell'infanzia.
Comunque sia sappi che alla tua età sei, diciamo, una giovane donna e per nulla vecchia, ragion per cui hai tutto il tempo a disposizione per poter raggiungere la sicurezza ottimale a farti sentire bene in mezzo agli altri e a farti comunicare con coerenza i tuoi pensieri.
Questo è il mio augurio e un caro saluto.
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta
12 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Wendy,
Nelle sue parole sento molta sofferenza, ma allo stesso tempo il coraggio e la volontà di cambiare, non sottovaluti questa forza. Naturalmente il suo disagio personale ha ripercussioni in tutte le altre relazioni importanti della sua vita: un percorso di terapia potrebbe aiutarla a dar voce al suo silenzio, a trovare nuovi modi di essere attraverso un percorso di espressione e di auto-consapevolezza.
11 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Wendy,
è molto difficile che una persona non abbia interessi ed abilità particolari che la differenziano e la rendono superiore alla media delle persone in relazione ad essi.
le consiglio perciò di iniziare un percorso psicoterapeutico per indagare e rivalutare la sua vita, vedrà che usciranno sicuramente cose interessanti. coraggio, si rechi da uno psicologo psicoterapeuta.
cordiali saluti
11 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gent. Wendy
la passività e , di conseguenza, la paura di relazionarsi con l'ambiente, pare aver origine da una scarsa autostima.
Lei non si senta sciocca poiché ha preso coscienza del suo bisogno e sta chiedendo aiuto.
Affrontare un percorso terapeutico, potrebbe aiutarla ad esternare quell'aggressività positiva che potrebbe permetterle di riconoscere ed esternare quelle parti di sé che potrebbero aiutarla a vivere la sua vita da protagonista ed anche a fare le scelte che ritiene più opportune.
Con i migliori auguri
Paola Piquè
11 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Wendy,
appaiono chiari dalle sue parole il disagio e la sofferenza che prova e la necessità di guardarli in faccia ed affrontarli una volta per tutte...e probabilmente il fatto che ha trovato la forza di parlarne qui denota che ora è pronta a farlo. Spesso comportamenti di ritiro, difficoltà comunicative e ad esporsi hanno alla loro base una percezione ed un'idea di sè improntata sull'inadeguatezza. Le sue parole fanno ipotizzare che anche nel suo caso una percezione di sè di questo tipo possa giocare un qualche ruolo. Sono indubbiamente necessarie maggiori informazioni ed approfondimenti per fare ipotesi e comprendere a pieno la situazione. Per questo mi sento di consigliarle un lavoro personale affiancata da un professionista. In un contesto protetto avrà la possibilità di esplorare se stessa, di esplorare l'idea che ha di sè approfondendo anche come si è originata e mantenuta e come inevitabilmente incide sul modo di relazionarsi con gli altri ed il mondo. Solo in questo modo potrà avere elementi per capire il comportamento che riporta ed agire di conseguenza migliorando la sua qualità di vita e migliorando la sua vita relazionale.
Cordiali saluti
11 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Wendy,
dalle sue parole traspare tutta la sofferenza e il bisogno di comprendere se stessa e le sue difficoltà relazionali. Mi chiedo cosa l'abbia fatta desistere dall'intraprendere un percorso psicologico finora... tuttavia, non é mai troppo tardi! Ipotizzo che le sue manifestazioni comportamenti di ritiro, scarsa esposizione e dialogo, siano correlate all'idea che ha di sé come inadeguata e con scarsa autosima. Un'esplorazione di sé le potrebbe essere di grande aiuto. L'approccio cognitivo comportamentale offre varie strategie terapeutiche per il trattamento delle problematiche ansiose, dei timori e dell'insicurezza, mostrando risultati anche in tempi medio brevi.
A disposizione per ulteriori informazioni,
un caro saluto,
dott.ssa Chiara Francesconi