buongiorno a tutti,
sto per compiere 25 anni e l’idea di non aver ancora trovato una “strada” da percorrere mi angoscia. Durante l’ultimo anno di liceo stavo attraversando un periodo molto difficile dovuto a un lutto importante perciò volevo soltanto finire gli studi e forse è stato lì che ho abbandonato la mia vita. Negli anni successivi ho fatto diversi lavori che puntualmente ho lasciato perché non mi sento soddisfatta, vorrei riuscire a trovare un lavoro a cui aspirare, realizzarmi e riprendere in mano la mia vita. Mentre tutti frequentano l’università o corsi con la giusta spensieratezza io mi sento bloccata tra le mie idee, senza arrivare mai a una scelta definitiva. Molti mi dicono di provare e vedere come va, ma ho un blocco che non mi permette di fare quel passo in più. Consumo le mie energie quotidiane pensando, ormai da troppo tempo. Io sono una persona molto riservata e non riesco a parlare dei miei problemi, l’ho fatto con i miei genitori ma non sono in grado di affrontare la situazione o forse non l’hanno del tutto capita, anzi la sottovalutano perciò mi ritrovo in un loop continuo in cui le uniche persone a cui riesco a chiedere aiuto non sono in grado di darmelo.
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5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Silvia,
il momento in cui viviamo fa di tutto per farci sentire sempre e costantemente in ritardo. Ci mostra apparenti modelli di persone realizzate, che ci fanno sentire isolati nelle nostre vite necessariamente imperfette. Dico necessariamente, perché l'idea che ci facciamo degli altri è spesso idealizzata e dal confronto ne usciamo perdenti. Questo vissuto è spesso condiviso, soprattutto in un'età dove i cambiamenti sono tantissimi e ci troviamo a costruirci piano piano il nostro spazio nel mondo.
Sii paziente con te stessa, datti il tempo di trovare la tua strada, non lasciare che il rumore che c'è fuori ti destabilizzi. Ma dall'altra parte accogli l'angoscia che provi e ascoltala per capire che significato ha.
La situazione che stai passando può essere terribilmente spaventosa, perché il futuro può farci molta paura. Potrebbe esserti utile cercare di spostare, anche momentaneamente, la tua attenzione sul presente, per darti il tempo di trovare la tua strada con i tuoi tempi.
Se sei interessata resto volentieri a disposizione per approfondire.
Dott.ssa Beatrice Zucca
5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Silvia,
fra le righe leggo una scarsa fiducia in te stessa e negli altri, che probabilmente ti tiene bloccata in questo limbo, in un immobilismo che non ti fa andare né avanti, né indietro.
Seppure tu desideri andare avanti, probabilmente c'è qualcosa che ti porta a non riuscirci e a rimanere impantanata. Forse il lutto che hai vissuto non l'hai realmente superato. Considera che il lutto è una separazione e, se coinvolge qualcuno che si ama e non viene in qualche modo elaborato e accettato, può rimanere la difficoltà a separarsi e ad andare avanti.
Trovare la tua strada significa andare verso l'autonomia, significa crescere e imparare a cavartela con le tue gambe, a prenderti cura di te, allontanandoti in qualche modo dal ruolo di figlia e quindi dai tuoi genitori, se non fisicamente, sicuramente psicologicamente.
Insomma, il sintomo di cui parli è un segnale che ti parla di un disagio, ma, allo stesso tempo, è prezioso perché può spingerti a cambiare le cose. Del resto solo se credi in te stessa e nelle tue risorse, sarai disposta a 'rischiare' e ad andare verso qualcosa di nuovo, che ora ti spaventa e ti blocca, perché non lo conosci e non sai come sarà e se sarai in grado di affrontarlo.
Vedrai che se imparerai ad avere fiducia in te stessa e magari anche in qualcun altro di esperto che ti possa aiutare a fare chiarezza dentro di te, riuscirai ad uscire da questa situazione.
5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Capisco quanto possa essere frustrante sentirsi bloccati mentre il resto del mondo sembra andare avanti con naturalezza. Ma il fatto che tu sia consapevole del tuo stato e voglia riprendere in mano la tua vita è già un primo passo importantissimo.
### **Perché ti senti così?**
Hai vissuto un lutto importante proprio nel periodo in cui dovevi prendere decisioni sul futuro. Questo ha avuto un impatto enorme su di te, anche se magari all'epoca non te ne rendevi del tutto conto. È comprensibile che il dolore e l’incertezza abbiano rallentato il tuo percorso. E il problema non è tanto il non aver scelto prima, ma il giudicarti per non averlo fatto.
### **Il blocco che ti impedisce di agire**
Sembra che il tuo problema non sia solo scegliere, ma la paura che la scelta non sia quella giusta. Il timore di sbagliare può diventare paralizzante, portandoti a rimandare continuamente per cercare la soluzione "perfetta". Ma la verità è che nessuna scelta è definitiva: puoi sempre cambiare strada, imparare da un errore, adattarti.
### **Come iniziare a sbloccarti?**
Ecco qualche spunto pratico:
1. **Smetti di cercare la scelta "perfetta"**
Invece di aspettare di trovare la strada giusta *prima* di iniziare, prova a vedere ogni esperienza come un passo in più verso la chiarezza. Nessuna decisione è definitiva, e ogni tentativo ti farà capire meglio cosa fa per te e cosa no.
2. **Scegli qualcosa di piccolo e inizia**
Non devi per forza trovare subito *la* carriera della tua vita. Puoi partire con un corso breve, un’esperienza lavorativa temporanea o anche solo informarti su settori che ti interessano. Un piccolo passo riduce la sensazione di paralisi.
3. **Smetti di consumare energie solo pensando**
Se rimani solo nella tua testa, tutto sembrerà confuso. Metti le tue idee nero su bianco:
- Cosa ti piace fare?
- In cosa sei brava?
- Quali sono i lavori che ti incuriosiscono?
- Quali esperienze passate ti hanno fatto sentire realizzata, anche solo un po’?
4. **Trova una figura di supporto**
Se i tuoi genitori non riescono a darti l’aiuto di cui hai bisogno, potresti provare a parlare con un orientatore del lavoro, un mentor, o anche un terapeuta, se senti che la paura di scegliere è diventata una fonte di ansia profonda.
5. **Sperimenta senza pressioni**
Se il pensiero di "iniziare una carriera" ti schiaccia, cambia prospettiva. Non devi per forza trovare *il lavoro della vita*, ma solo qualcosa da provare per ora. Lasciati il diritto di cambiare idea lungo il percorso.
**Se non provi, non scoprirai mai cosa può piacerti davvero.** Scegli un primo passo, anche piccolo, e vedi dove ti porta. Se vuoi possiamo provare a esplorare insieme qualche settore che potrebbe interessarti!
5 FEB 2025
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Gentilissima Silvia, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo come sentire di non aver ancora trovato la strada giusta a 25 anni può angosciarci o andare in confusione. Credo che, siccome hai anche già provato a parlarne con altre persone a te vicine come i tuoi genitori con grande fatica, forse intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare e comprendere consapevolmente che cosa ti ostacola in questo momento dal prendere una scelta.
Resto a disposizione!
AV
5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Silvia, comprendo appieno la difficoltà che sta vivendo al momento: scegliere la strada da percorrere non è quasi mai semplice e, sopratutto, la scelta non è mai immediata. Ognuno di noi segue un percorso personale che non può essere paragonato a quello altrui proprio perché è unico e motivato da ragioni, emozioni, vissuti diversi. Mi spiace per la perdita che ha vissuto e che credo tuttora vive e, in relazione a ciò, mi vien da chiedere se ha avuto modo di elaborare il lutto. Avendo riportato questa parte del suo vissuto suppongo l'abbia segnata profondamente e, visto il periodo in cui ciò è avvenuto, potrebbe rappresentare un buon punto di partenza per un percorso psicologico. Inoltre capisco quanto sia difficile chiedere aiuto, sopratutto quando non siamo consapevoli del tipo di aiuto di cui necessitiamo..ancora una volta credo che uno psicologo possa aiutarla a trovare queste risposte o, almeno, le domande "giuste". Resto a sua disposizione.
un caro saluto.
5 FEB 2025
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Salve Silvia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD Logiudice
5 FEB 2025
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Scegliere cosa fare nella propria vita che lavoro fare, cosa cosa ci piace non è sempre capirlo.
Capita di sentirsi bloccati, indecisi e rimaniamo fermi ad aspettare. Tuttavia, il tempo passa e più il tempo passa più vediamo gli altri andare avanti e noi rimanere fermi e questo ci angoscia di ancora di più
Per noi rimanere fermi bisogna muoversi.
Nessuno ha la palla di cristallo e può sapere il futuro tuttavia dobbiamo sempre prendere delle decisioni.
Può scegliere, provare a fare un percorso universitario, anche se non ha idea le cose che possa piacere in definitiva può scegliere il percorso universitario che la possa attrarre di più,
Prendere un quaderno e scrivere tutte le varie possibilità di scelte che potrebbe fare sia a livello universitario sia a livello lavorativo può aiutarla a scegliere meglio
Se mettiamo le cose per iscritto, è più facile analizzarle e comprenderle e prendere decisioni piuttosto che lasciarle nella nostra testa e ragionarle nella nostra testa
Nessuno sa il futuro, quindi qualunque scelta faccia ci sarà sempre un po’ di incertezza tuttavia, non è detto che sia negativa.
Spesso la mente crea pensieri e aspettative sul futuro negative di incertezza, ma non è così. Se sceglie qualcosa che le piace anche se incontrerà qualche difficoltà, il risultato finale sarà positivo.
E pure può anche scegliere di non andare all’università e fa altre cose come cercarsi direttamente un lavoro.anche questa è una possibilità.
L’importante è non fermarsi a ragionare troppo perché nessuno può sapere il futuro e questo ci fa rimanere fermi vedere gli altri andrà avanti e questo ci deprime ancora di più
Dobbiamo fare una scelta, ammettendo che ci sia l’incertezza.
L’Idea di scrivere su un quaderno le varie possibilità e poi analizzarle per iscritto può essere un buon metodo per iniziare a schiarirsi le idee.
Un percorso psicologico può essere d’aiuto ad affrontare questo momento difficile e superarlo.
Per ulteriori informazioni, mi contatti sarò letto di risponderle
5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Silvia,
Ho letto molto attentamente ciò che hai riportato ed è assolutamente umano pensare che a causa di eventi forti, ci si possa fermare e prendere un momento di pausa. Quel tempo è stato prezioso non solo per dare voce alle emozioni che la pervadevano in quel momento, ma anche per ricercare quel minimo di serenità (o "energia") che le avrebbe permesso nuovamente di ripartire.
È molto positivo che negli anni successivi lei sia stata in grado di ricominciare in qualche modo, è da riconoscere assolutamente e non dare per scontato: ci ha provato e se ad oggi sente qualcosa che la blocca, è importante che questi pensieri e ciò che sente abbiano spazio e modo di essere ascoltati. Lei ci ha provato con i suoi cari, ma non sempre si hanno riscontri sperati, specie quando c'è una riservatezza che può nascondere una fatica maggiore.
È umano, ma su questo blocco è possibile lavorare, capendo da quali tasselli poter ripartire. Anche il loop di pensieri di cui parla, è un qualcosa che andrebbe discussa in uno spazio più riservato e accogliente.
Se ne ha voglia, io mi rendo disponibile a questo.
Può scrivermi o contattarmi, senza alcun problema. Grazie per essersi aperta ed aver raccontato parte della sua storia.
5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao! Capisco perfettamente come ti senti. Il periodo dei 25 anni può essere particolarmente complesso, soprattutto quando si ha la sensazione di non aver ancora trovato la propria strada. Ma non disperare, è un'esperienza comune a molte persone e ci sono diverse strategie che puoi mettere in atto per affrontare questo momento di incertezza.
1. Accetta le tue emozioni
È assolutamente normale sentirsi angosciati e bloccati di fronte alla mancanza di una direzione chiara. Non giudicarti per queste emozioni, ma accettale come parte del tuo percorso di crescita.
2. Non sei sola
Molte persone, anche quelle che sembrano avere una vita "perfetta", attraversano momenti di crisi e insicurezza. Non vergognarti di chiedere aiuto e supporto.
3. Analizza le tue passioni
Cosa ti piace fare? Cosa ti appassiona? Non pensare subito al lavoro, ma concentrati su ciò che ti rende felice e ti fa sentire viva.
4. Esplora le tue opzioni
Non avere paura di provare cose nuove. Se hai un'idea, anche se ti sembra strana o irrealistica, prova a metterla in pratica. Potresti scoprire talenti nascosti o passioni inaspettate.
5. Fai un bilancio delle tue esperienze
Ripensa alle esperienze che hai fatto in passato, anche se non erano lavori. Cosa ti piaceva? Cosa non ti piaceva? Quali sono le competenze (se ci sono state) che hai acquisito? Questa analisi può aiutarti a capire meglio cosa cerchi in un lavoro.
6. Non avere fretta
Trovare la propria strada richiede tempo e pazienza. Non sentirti in colpa se non hai ancora trovato un lavoro che ti soddisfi pienamente.
7. Chiedi aiuto a un professionista
Se ti senti sopraffatta e non riesci a gestire da sola le tue emozioni, non esitare a rivolgerti a uno psicologo. Un professionista può aiutarti a capire meglio i tuoi bisogni e desideri e a trovare le strategie giuste per raggiungere i tuoi obiettivi.
8. Non sottovalutare il supporto dei tuoi cari
Anche se i tuoi genitori non sembrano capire appieno la tua situazione, non escludere del tutto il loro supporto. Prova a parlare con loro in modo più aperto e sincero, spiegando soprattutto come ti senti in generale e perché stai chiedendo aiuto a loro.
9. Credi in te stessa
Non lasciare che la paura o l'insicurezza ti blocchino. Credi in te stessa e nelle tue capacità.
Ti lascio con una frase di Steve Jobs che potrebbe esserti d'aiuto:
"L'unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fai. Se non hai ancora trovato la tua strada, continua a cercare, non accontentarti. Come tutte le questioni di cuore, saprai di averla trovata quando la troverai."
5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Silvia, è bello sapere che nonostante le difficoltà tu abbia deciso di aprirti qui.
Molte persone si ritrovano in loop simili anche ad età più mature. Mi preme dirti che in questo tempo, come ha anche specificato, le tue energie sono stat investite in ciò che ritenevi funzionale ad un tuo equilibrio interiore ed esteriore e questo non sempre combacia con un risultato effettivamente ottimale per noi stessi. Sono certa che se tra le possibilità che hai adocchiato non hai ancora trovato una strada ch e possa suscitarti un reale interesse, è perché ci sono aspetti della tua persona ancora sconosciuti a te stessi e probabilmente è li che risiedono le tue passioni, ovvero quella visione che ti accende un fuoco di autostima che possa suggerirti di perseguire e ricercare in quel luogo te stessa e i progetti che trasmetterai nel mondo. Ti invito ad esplorarti e prendere in considerazione un percorso, anche improntato specificatamente su questo obiettivo, per fare chiarezza dentro di te. Sono certa che se ci stai mettendo tanto tempo, sicuramente la tua strada non rientra tra le classiche propinate nel sociale oggi giorno. Rimango volentieri a tua disposizione per qualsiasi confronto
Dottoressa Anna Elena Comune
5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Silvia,
ti ringrazio di aver condiviso con noi il tuo disagio e capisco quanto è stato difficile per te farlo poiché tu stessa hai detto di essere una persona molto riservata e che hai difficoltà nel parlare dei tuoi problemi. Leggendo le tue parole io ti suggerisco di iniziare un percorso di supporto psicologico all'Interno del quale tu possa "in primis" valutare e comprendere se effettivamente le tue difficoltà sono iniziate con il lutto importante che hai vissuto, capire quali sono i fattori e/o le cause che non ti permettono di trovare soddisfazione nell'ambito professionale, capire perché ti senti bloccata tra le tue idee ma soprattutto potrai acquisire nuove consapevolezze su te stessa, su chi vuoi divenire e come superare il blocco che avverti e che ti crea questo forte disagio.
Il tuo stato emotivo, il tuo consumo di energie ed il tuo blocco che accusi può succedere di sperimentarlo nella propria vita, soprattutto se vi sono situazioni che non vengono gestite in modo adeguato o se si ha paura di compiere delle scelte perché la nostra paura è dipesa da una serie di fattori che ci impediscono di arrivare a compiere una scelta definitiva.
Io per qualsiasi cosa resto a tua completa disposizione, scrivimi senza alcuna esitazione e sappi che io lavoro sia modalità online sia modalità in presenza in studio ma soprattutto la prima consulenza è sempre gratuita.
Indipendentemente decida di iniziare un percorso con me o con un collega ti suggerisco davvero di decidere di iniziare a intraprenderlo al più stesso, concediti la possibilità di ritrovare te stessa, il tuo benessere psicofisico ed emotivo e di poter iniziare a compiere le tue scelte per la costruzione di te stessa e della tua vita.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara
5 FEB 2025
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Buongiorno Silvia, quella che racconti è una sensazione molto comune, soprattutto quando si vive un momento di passaggio importante come quello che stai vivendo. Il tuo blocco non è il segnale che "c'è qualcosa di sbagliato in te", ma piuttosto che stai affrontando un processo di scelta pensando di non avere gli strumenti giusti a tua disposizione. Quando si è paralizzati dal pensiero di dover trovare “la strada giusta”, si finisce per restare fermi.
Il problema non è la mancanza di una strada, ma la difficoltà nel permetterti di esplorare senza giudicarti. Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutarti a trasformare il blocco in movimento, facendo emergere risorse che magari in questo momento non riesci a vedere. Non sei in un vicolo cieco, sei in un momento di costruzione. Forse in questo momento ti sembra difficile da vedere, ma il percorso terapeutico potrebbe aiutarti a dare senso a questa fase e a renderla un’opportunità di crescita anziché un blocco. Se lo desideri, possiamo lavorarci insieme.
Dott. Tommaso Giovannetti
Ricevo a Roma e online
www.tommasogiovannetti.com
5 FEB 2025
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Buongiorno,
quando si vivono delle situazioni come un lutto, la risposta che ciascuna persona può dare a tale vissuto è differente; il blocco è uno di questi.
Sarebbe opportuno approfondire diversi aspetti riguardo la sua situazione: i lavori svolti fino ad ora, come sono andati, quali sono stati gli aspetti positivi e negativi, quali sono gli interessi e le passioni ed eventualmente cosa manca per poter arrivare a realizzare quella passione e trasformarla in un lavoro, come poter fare questo concretamente.
Potrebbe essere utile approfondire questi e molti altri aspetti attraverso un percorso psicologico che possa indirizzare verso un orientamento e dare ordine ai pensieri, che talvolta possono essere mescolati.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti e richieste.
Saluti,
Dott.ssa Angelica Venanzetti
5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Silvia,
capire quale è la nostra strada non è sempre così semplice e chiaro. Prova a immaginare chi vorresti essere tra 10 anni o forse più, prova a chiederti cosa c'è che ti appassiona e se non trovi niente continua a cercare anche nelle cose che possono sembrare le più banali.
Parti anche dalle esperienze lavorative di cui parli, anche se fallimentari ti hanno lasciato un insegnamento, prova a capire quale è..
Non paragonarti agli altri che già lavorano o fanno l'Università, questo non ti aiuterà a scegliere chi essere, agisci senza dover rimurginare più e più volte in cerca di un "perfezionismo" che come vedi ti porta a rimandare le tue scelte, l'azione porta a fare esperienza e l'esperienza porta con se nuove consapevolezze.
Infine vorrei riprendere il passaggio che fai su un lutto importante, dalle tue parole sembra come se ti abbia portato a smettere di sognare, come se da lì tutto è stato messo in stand by. Su questo aspetto non posso darti risposte in quanto non conosco nello specifico il tipo di esperienza che hai vissuto, ma se senti che da lì la tua vita ha preso una traiettoria diversa da quella che auspicavi ti consiglio di rivolgerti ad un professionista e iniziare a superare ciò che ti blocca.
Ti auguro una buona giornata
Dott. Cristan Fiorini - Psicologo
5 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Silvia, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi spiace molto per la situazione che descrive e mi sembra di percepire degli elementi di giudizio su se stessa, oltre che di insoddisfazione.
Sentirsi bloccati tra scelte che potrebbero condizionare il proprio futuro immagino sia molto faticoso ed è un aspetto da non sottovalutare o da minimizzare: mi sento quindi di suggerirle di valutare un consulto psicologico al fine di esplorare chi è Silvia e cosa desidera per se stessa, sia nel lavoro sia nella vita in generale, con la serenità di avere un/una professionista davanti che non si farà turbare da eventuali "Non lo so", ma li accoglierà con la dovuta cura senza farle pressione sulle scelte.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
5 FEB 2025
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Buongiorno che cosa ti piace fare?
Quali sono i tuoi hobby?
Sei portata per le cose pratiche? O per le cose intellettuali? Ti piace il disegno o no? Ti piace scrivere?
Ti piacciono le lingue?
Incomincia a rispondere.
Successivamente rivolgiti ad uno psicoterapeuta
Per capirti meglio.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roms
5 FEB 2025
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Cara Silvia,
chiedere aiuto non è sempre facile. A volte perchè cresciamo con l'idea di dover essere "forti" e quindi fare tutto da soli, altre perchè non ci è mai stato insegnato come si fa.
Hai citato un lutto passato (per cui ti faccio le mie condoglianze) che ti ha cambiato la vita: hai avuto modo di elaborarlo? Il fatto che tu lo abbia citato, non è casuale.
Ti posso dire che non sapere cosa fare è più comune di quanto pensi. Un po' perchè veniamo bombardati da mille possibilità e non sappiamo scegliere, un po' perchè ci si sente caricati di molte aspettative e pressioni, un po' perchè non riusciamo a sintonizzarci su ciò che vorremmo e un po' perchè tutto ciò fa paura.
I blocchi e gli stalli della vita, per fortuna, sono affrontabili e superabili. Per non ridursi a dare la classica risposta che citi e che non ti aiuta ("aspetta e vedrai"), sarebbe utile conoscerti e accoglierti in uno spazio di ascolto dedicato.
Può sembrare impossibile, ma riuscire a chiedere aiuto ad un professionista può essere la chiave per sbloccarti da questa situazione!
Ti mando un caro saluto e rimango a tua disposizione, anche online!
☽ Dott.ssa Valeria Carbone
Psicologa - Consulente sessuologa - Counselor professionista
Torino e online
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