Salve, 6 gg fa è morto mio padre dopo un mese di malattia. Mio padre era un cardiopatico importante aveva subito 2 operazioni a cuore aperto ed altri interventi. Sin da subito stavolta ci avevano detto che era grave e non ci avevano dato speranze. io mi sono disperata negli ultimi 15 gg quando era ricoverato in ospedale e alla fine quando ci avevano consigliato di riportarlo a casa ed accompagnarlo con le cure palliative pensavo che volevo solo che finisse di soffrire anche se significava perderlo. ora che è morto non provo niente di niente. penso sempre a lui costantemente ma non sono stornata sono molto lucida. conosco già cosa significa perdere un genitore perché quasi 12 anni fa ho già perso mia madre. un infarto nel sonno. e lì mi sentivo incredula,scioccata,come in un sogno. avevo 27 anni ora ne ho 39 e sono anche mamma. possibile che abbia già elaborato la perdita? perché non lo piango? perché mi sento così distaccata? eppure ho sofferto e mi sono disperata anche durante la camera ardente ed ora più nulla
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11 FEB 2022
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Gentile Giulia,
condoglianze per la sua perdita.
Come mi pare di comprendere lei conosce le fasi del lutto, dunque dovrebbe sapere che queste non hanno un ordine prestabilito - sebbene vengano presentate con un ordine ben preciso possono comunque interscambiarsi in qualsiasi momento.
Non sentire niente potrebbe essere un momento che la nostra mente si concede per estraniarsi dal dolore, oppure potrebbe essere un momento di patteggiamento con la realtà dolorosa.
L’unico suggerimento che posso darle è di viversi qualsiasi cosa lei provi, se è nulla vivi il nulla, se è dolore vivi il dolore - e se ritornerà lo accolga e ci stia in contatto perché altrimenti più tenterà di scacciarlo e più sarà difficile ricordare solo i momenti belli trascorsi con suo padre
11 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Giulia,
Mi dispiace moltissimo per il suo lutto e le sono vicina.
Non esiste un modo “corretto” per vivere ed elaborare un lutto. Ognuno di noi affronta le fasi del lutto in intensità e ordine differente, siamo umani.
È possibile che questo senso di disperazione da lei vissuto negli ultimi 15 giorni abbia in qualche modo già fatto la sua parte “sofferenza e dolore”? Sono tutte ipotesi ma magari ha già sofferto vedendo suo padre malato e ora ha solo bisogno di darsi del tempo per realizzare che questo è finito.. se vuole approfondire quanto le è successo e darmi dettagli più approfonditi per analizzare in modo preciso quanto le è successo, può fissare un colloqui e cominciare un percorso per elaborare il lutto con maggiore consapevolezza.
Nel mentre le auguro una buona giornata e di accettarsi per il suo modo di reagire.
11 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Giulia,
Mi dispiace per la perdita che ha subito. Comprendo lo sconcerto.
Sarebbe utile approfondire meglio questo suo senso di distacco dinanzi alla scomparsa del suo papà.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
11 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Giulia,
le mando le mie condoglianze.
Il decadimento fisico di suo padre e tutta la sofferenza annessa che ha provato in questo periodo, potrebbero aver generato un blocco, comunque tipico delle elaborazioni del lutto anche se non provato così nettamente da tutti. Lei ha già una storia di perdite sin da giovane e la morte dei propri genitori non è mai qualcosa di semplice da mandare giù.
Si dia il giusto tempo.
Qualora avverta la necessità di essere seguita e accudita in questo momento estremamente delicato, resto a sua disposizione, può contattarmi per delle consulenze online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi
di "Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico"
11 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Giulia, innanzitutto condoglianze per la scomparsa del papà, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
