Non piaccio a nessuno, tutti mi ignorano.

Inviata da Pandora · 15 ott 2020

Buonasera, sono una ragazza di 21 anni e frequento l’università. Inizio col dire che sono una persona molto riservata ed introversa, ma mi sciolgo facilmente quando mi sento a mio agio. Ho la fortuna di avere un fidanzato e degli amici che mi amano e mi conoscono da anni. Purtroppo però sto vivendo davvero un brutto periodo della mia vita. Quando ho iniziato l’università, due anni fa, feci amicizia molto facilmente con un gruppo di ragazze e ragazzi; strinsi molto con tre ragazze, ma tutte e tre cambiarono facoltà. Alla fine del primo anno iniziai a rendermi conto che con le persone rimanenti (a parte una ragazza, che adesso è una mia cara amica) avevo davvero poco in comune, e non mi sentivo molto a mio agio in loro presenza. Ovviamente stare insieme, in compagnia, era comunque piacevole; ma non era davvero ciò che volevo. Così si sentiva anche la mia amica, e quindi, all’inizio del secondo anno, abbiamo deciso di allontanarci per fare amicizia con altre persone. Con queste altre persone avevo in comune molti più interessi e passioni, e ho sentito proprio il desiderio di essere loro amica. Purtroppo però, alla fine dell’anno la mia amica (l’ultima rimasta del gruppo) decise anche lei di lasciare l’università, e io rimasi essenzialmente da sola. Essendomi allontanata dal gruppo iniziale, adesso che è iniziato il mio terzo anno è come se fossi nel mezzo: non sono né amica loro, né amica di quelle altre persone di cui parlavo. Inoltre, se da un lato le persone del mio gruppo vecchio mi considerano troppo diversa da loro (oserei dire, quasi sfigata), ho l’impressione che quelle dell’altro gruppo mi considerano troppo snob, considerata la gente che frequentavo prima. Ogni volta che provo a intervenire in un loro discorso c’è sempre molto imbarazzo, sia da parte mia che da parte loro. Come se non potessi far parte della loro cerchia. Mi sento sempre come se fossi scomoda o come se stessi sbagliando qualcosa. So di essere un po’ intimidatoria all’inizio perché sono una persona molto chiusa, ma ho sempre trattato con gentilezza tutti e non ho mai fatto male a nessuno. Mi sono sempre mostrata cordiale e disponibile, eppure la gente si è sempre tirata indietro, snobbandomi, facendo aumentare la mia paura del giudizio degli altri, la mia solitudine. È da quando sono piccola che mi sento così diversa, inadatta, sola. Ho fatto per tanti anni terapia psicologica e ho scoperto che tutte queste emozioni che provo ed il mio carattere introverso sono dovuti ad un disinteresse da parte dei miei genitori, che ha caratterizzato gran parte della mia infanzia. Quello che sto vivendo tocca quindi un tasto molto dolente, perché mi fa sentire nello stesso modo in cui mi sentivo rispetto ai miei genitori da piccola. Eppure io non sono rimasta con le mani in mano, ho sempre lavorato per combattere queste mie paure, ho sempre lottato per rimanere a galla. Ma sembra che comunque io non piaccia a nessuno. Sono mesi che “lavoro” per migliorare la situazione, cerco di fare amicizia, ottenere visibilità, eppure rimango invisibile. Ho anche seguito molte persone del mio corso su Instagram (sembra una banalità, ma purtroppo per la mia generazione non lo è), eppure non tutti mi hanno seguito a loro volta. Non capisco perché, non capisco dove sbaglio, mi sento rifiutata. Ho paura di sembrare ancora una volta strana o diversa. Nonostante la mia timidezza, nella vita ho avuto la fortuna di potermi costruire tante amicizie durante gli anni, specialmente a scuola, ma questa è la prima volta dove invece non ci sono riuscita. Mi fa male pensarci, perché non è così che mi sarei immaginata i miei 21 anni, non è così che avrei voluto vivere l’università, che dovrebbe essere una delle esperienze più belle della vita. Cosa posso fare? Mi sento persa. Grazie per l’aiuto.

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Miglior risposta 16 OTT 2020

Non sembra da quello che hai scritto che sei così inadatta alle relazioni. Hai stretto delle amicizie all' università che non sono proseguite, ma non per causa tua.
Ora ti trovi in una fase più delicata dal punto di vista relazionale, cerchi di entrare in un gruppo ma non ti senti a tuo agio, ti senti piuttosto respinta.
Probabilmente stai rivivendo in parte il legame genitoriale con figure non molto presenti dal punto di vista emotivo, trasferendolo alle relazioni con gli altri.
Dovresti capire quanto questo senso di esclusione è oggettivo e quanto dipende da un tuo vissuto passato che su ripresenta
Dott. Masucci A.

Dott. Armando Masucci Psicologo a Avellino

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