Buonasera, ho conosciuto un ragazzo online e dopo tanto chattare finalmente ci siamo visti. Lui mi ha baciata, coccolata ed ha cercato un approccio.... La sera tornata a casa, diceva di essere contento e di non essere pentito. L'indomani mi cerca sporadicamente, dicendo fosse una giornata pesante, io però sono stata poco empatica pensando più a me e credendo non gli piacessi. Dalla sera non si è fatto più sentire, non mi apre i messaggi,mi risponde dopo ore, non mi cerca proprio. Ho provato a chiedergli direttamente quale fosse il problema, se non gli piacessi ma mi è stato risposto a monosillabi che non c'è nessuno problema e che è soltanto molto impegnato. Questa per me è una scusa. Non saprei come interpretare tutto ciò, questo atteggiamento e come comportarmi. Il perché non mi dica davvero quale sia il problema. Tutti mi dicono di non cercarlo più, di non dirgli nulla in merito,ma io proprio non riesco.
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2 NOV 2025
· Questa risposta è stata utile per 11 persone
Gentilissima,
capisco sia un momento difficile e cerca risposte al comportamento dell'altro. La inviterei a focalizzarsi su se stessa: cosa prova, cosa desidera. Non abbiamo potere sull'altra persona ma l'abbiamo su noi stessi, sulla nostra reazione. Da quello che scrive mi sembra che lei desideri proseguire la frequentazione: parta da questo, ad esempio chiedendogli di rivedervi. Se lui si nega, dovrà prenderne atto: guardi i fatti, non le parole. E se il suo malessere prosegue, valuti la possibilità di chiedere un aiuto che le potrà essere di aiuto non solo in questo momento ma anche per il suo futuro relazionale.
Un caro saluto.
Dr.ssa Annalisa De Filippo,
Psicologa Psicoterapeuta
7 NOV 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alice,
capisco bene quanto possa essere confondente e frustrante vivere una situazione come questa, in cui i segnali iniziali sembravano positivi e poi, improvvisamente, il contatto si interrompe. È naturale che emergano dubbi, insicurezze e il desiderio di capire cosa sia successo.
Quando una persona cambia comportamento così bruscamente, tendiamo a pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato, ma spesso la causa non è legata a noi: può riguardare l’altro, il suo modo di gestire l’intimità, o semplicemente una diversa intenzione rispetto al tipo di relazione cercata.
Nel suo caso, mi sembra che abbia reagito con autenticità e bisogno di chiarezza — due aspetti molto sani — ma forse ora si trova nel circolo di pensieri che la portano a cercare spiegazioni che lui non sembra disposto a dare.
Le chiederei di riflettere su una cosa: cosa rappresenta per lei il suo silenzio? Il bisogno di scrivergli ancora nasce più dal voler capire lui, o dal bisogno di sentirsi vista e considerata?
Imparare a tollerare l’incertezza e l’assenza di risposte è difficile, ma può diventare un passo importante per non affidare la propria serenità alle scelte dell’altro.
In questi casi, un percorso psicologico - anche breve e focalizzato, come quello cognitivo-comportamentale - può aiutarla a riconoscere i pensieri automatici (“non gli piaccio”, “ho sbagliato qualcosa”) e a gestire meglio l’impulso di cercare conferme da chi non è disponibile a offrirle.
Un caro saluto,
dott.ssa Virginia Barchetti - psicologa
6 NOV 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera,
quello che stai vivendo è un momento di confusione e delusione comprensibile, soprattutto perché il contatto iniziale — fatto di gesti affettuosi e vicinanza — ti aveva fatto pensare a un possibile inizio autentico. Quando poi l’altra persona si ritira improvvisamente, lasciando spazio al silenzio o a risposte vaghe, è naturale cercare un senso e chiedersi “che cosa ho sbagliato?”.
In realtà, da ciò che descrivi, non sembra che tu abbia sbagliato nulla: più probabilmente lui ha mostrato un coinvolgimento iniziale impulsivo, non sostenuto però da un reale desiderio di approfondire la conoscenza. In questi casi, alcune persone scelgono di “defilarsi” anziché comunicare apertamente, lasciando l’altro in sospeso — un comportamento immaturo ma purtroppo frequente.
Il tuo bisogno di capire è legittimo, ma se da parte sua non c’è disponibilità o chiarezza, continuare a cercarlo rischia solo di aumentare la frustrazione. Il silenzio, per quanto doloroso, è già una risposta. Ora può essere utile concentrarti su di te: riconoscere il dispiacere, ma anche la dignità di non inseguire chi non mostra reciprocità.
6 NOV 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Alice,
comprendo il suo vissuto di fronte al comportamento dell'altro poco coerente . E' importante che lei chieda chiarezza in base a quelle che sono state le sue aspettative, ma è altrettanto importante comprendere che se questa chiarezza non arriva ed essa viene sostituita un comportamento sfuggente e distante, a prescindere dalle motivazioni che non ci vengono date, tale comportamento racconta già qualcosa che occorre cogliere per non esporsi ad ulteriori sofferenze . Valuti la necessità di richiedere un ascolto ad un professionista che possa aiutarla nel comprendere meglio queste dinamiche interne e relazionali, che divengono sempre opportunità di crescita.
5 NOV 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Alice,
capisco quanto questa situazione ti stia facendo stare male: quando ci si apre a qualcuno, ci si sente coinvolti e poi l'altra persona improvvisamente si allontana, è naturale provare confusione, delusione e il bisogno di capire cosa sia successo.
Da quello che racconti, sembra che tu ti sia trovata in un momento di forte aspettativa e di investimento emotivo, mentre dall' altra parte ora percepisci distanza e ambiguità. E' difficile tollerare questa incertezza, soprattutto quando il desiderio di chiarire e di mantenere il contatto è molto forte.
In questi casi può essere utile provare a spostare l' attenzione da "cosa pensa o vuole lui" a "come sto io in tutto questo" e "cosa mi fa stare bene davvero". Il suo comportamento che alterna vicinanza e freddezza, non dipende da te ma tocca parti molto sensibili: il bisogno di essere scelta, di sentirsi viva, di avere una risposta chiara.
Può essere importante darti il tempo di ascoltare come ti senti, senza forzarti a inseguire risposte che forse ora non possono arrivare.
Un forte abbraccio
Dott.ssa Paola Reforgiato
4 NOV 2025
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Cara Alice,
dalle parole che ha scritto si capisce come questo incontro l'abbia toccata, forse proprio perchè preceduto da tanto chattare; la vicinanza e poi il distacco possono generare molta confusione , le domande nascono in maniera spontanea insieme alla voglia di capire cosa sta succedendo.
Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere come mai nel momento in cui l'altro non risponde/risponde meno lei fa una lettura del tipo "c'è qualche problema, non gli piaccio". In questi casi è utile focalizzare lo sguardo su di noi chiedendoci come mai a determinati comportamenti diamo determinate letture, che aspettative abbiamo e come stiamo in relazione con l'Altro (che ha anche lui delle sue modalità). Invece di chiedersi come mai l'Altro fa determinate cose, cerchi di focalizzarsi sul suo sentire e come queste cose la fanno stare...come ha potuto notare anche nel chiedere non ha ricevuto le risposte che cercava.
Un percorso con un professionista le può dare gli strumenti per gestire questi momenti e restituirle maggior consapevolezza, autostima e sicurezza
4 NOV 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Alice,
grazie per aver condiviso la tua esperienza. Si sente che questo incontro le ha suscitato emozioni intense e domande importanti. È comprensibile che, dopo un momento di vicinanza, l’incertezza del giorno dopo generi confusione e bisogno di capire.
Mi chiedo, leggendo le sue parole, come vive lei l’attesa e il silenzio dell’altro: cosa accade dentro di sé quando non riceve risposta? E cosa rappresentano per lei le conferme che cerca?
A volte, nelle relazioni nascenti, le modalità con cui comunichiamo e interpretiamo i segnali sono influenzate da esperienze precedenti e da bisogni profondi di riconoscimento o sicurezza. Esplorare questi aspetti in uno spazio terapeutico può aiutarla a comprendere meglio cosa si muove dentro di lei quando si trova in relazione con l’altro e come può prendersi cura di sé in questi momenti.
Potrebbe essere utile un percorso psicologico per approfondire questi temi e conoscere più a fondo le sue modalità relazionali, così da potersi muovere con maggiore chiarezza e libertà.
Le auguro il meglio,
Cordiali saluti,
Dott. Ferrero.
2 NOV 2025
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Buonasera Alice, quando qualcuno sparisce senza spiegazioni, ci lascia in sospeso, con tante domande e nessuna risposta. Per ripartire bisogna riconoscere e accettare le proprie emozioni (delusione, rabbia, smarrimento). Non serve reprimerle o giudicarle: sentirsi triste, arrabbiata o delusa è una reazione naturale a una forma di rifiuto. L’obiettivo non è “stare bene subito”, ma capire che ciò che si prova ha un senso e non significa che si è deboli o sbagliate.
Il passo successivo è provare a osservare i pensieri che nascono da quella ferita. Infatti è facile che emergano idee come “non ero abbastanza interessante” o “avrò fatto qualcosa di sbagliato”. Ma bisogna mettere in discussione questi pensieri automatici, invece di prenderli come verità assolute. Ci si può chiedere: “Quali prove ho davvero di questo?”, oppure “Potrebbe esserci un’altra spiegazione per il suo comportamento?”. Spesso la risposta è sì: magari l’altra persona ha evitato il confronto per paura, immaturità o mancanza di rispetto, e questo non ha nulla a che vedere con il proprio valore personale.
Riflettere in questo modo aiuta a riformulare il pensiero. Invece di pensare “non ero abbastanza”, si può arrivare a dire “merito persone che sappiano comunicare e rispettarmi”. Questo non è solo un esercizio mentale, ma un modo per cambiare la prospettiva e recuperare il senso di controllo su di sé. E' utile tornare a fare cose che nutrono il benessere personale: uscire con amici, dedicarsi a un hobby, riprendere attività che fanno stare bene.
Infine, un passaggio fondamentale è trasformare l’esperienza in apprendimento. Non nel senso di darsi la colpa, ma nel chiedersi: “Cosa mi ha insegnato questa situazione su cosa voglio in una relazione, su come comunico, su quali segnali devo ascoltare prima?”. Anche un’esperienza dolorosa può diventare un’occasione per conoscersi meglio e per capire che, pur non potendo controllare gli altri, si può scegliere come reagire con rispetto, consapevolezza e amore per sé stesse.
Saluti
Dottoressa Esposito
31 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alice,
capisco quanto questa situazione ti stia facendo stare male: quando ci si apre a qualcuno, ci si sente coinvolti e poi l'altra persona improvvisamente si allontana, è naturale provare delusione, confusione e bisogno di capire cosa sia successo.
Da quello che racconti, sembra che tu ti sia trovata in un momento di forte aspettativa e di investimento emotivo, mentre dall'altra parte ora percepisci distanza e ambiguità. E' difficile tollerare questa incertezza, soprattutto quando il desiderio di chiarire e di mantenere il contatto è molto forte.
In questi casi può essere utile provare a spostare l'attenzione da "cosa pensa o vuole lui" a "come sto io in tutto questo e cosa mi fa bene davvero".
Il suo comportamento che alterna vicinanza a freddezza, non dipende da te, ma tocca parti molto sensibili: il bisogno di essere scelta, di sentirsi vista, di avere una risposta chiara. Può essere importante darti il tempo di ascoltare come ti senti, senza forzarti ad inseguire risposte che forse ora non possono arrivare.
Se ti accorgi che la difficoltà a staccarti o il pensiero fisso du di lui ti fanno stare male, possiamo lavorarci insieme per capire cosa si muove dentro di te in queste situazioni di legame e come prenderti cura di te anche quando l'altro si ritira.
Un caro saluto
Dott.ssa Paola Reforgiato
30 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Alice,
Capisco bene quanto possa essere doloroso e confuso quello che stai vivendo.
Quando si investono emozioni, curiosità e aspettative in una nuova conoscenza, il passaggio dall’entusiasmo iniziale al silenzio improvviso dell’altro può generare un vero e proprio senso di smarrimento.
Il comportamento che stai descrivendo, che potremmo definire “evasivo” o “ambiguo”, spesso non parla di te o del tuo valore, ma delle difficoltà dell’altra persona a gestire la vicinanza emotiva o la responsabilità che può derivare da un legame più concreto.
Il fatto che tu senta il bisogno di capire, di avere una spiegazione, è perfettamente umano. Il cervello fatica a tollerare le situazioni sospese, perché l’incertezza fa male quasi quanto un rifiuto esplicito. Tuttavia, più cerchi una risposta da qualcuno che in questo momento non è disponibile a dartela, più rischi di farti male e di spostare il potere dell’interazione completamente dall’altra parte.
Forse la vera domanda, più che “perché si comporta così?”, potrebbe diventare “perché io faccio così fatica a lasciarlo andare?”. A volte la difficoltà non è tanto legata alla persona in sé, quanto al bisogno di essere riconosciuti, scelti, rassicurati. E in questo senso, quello che ti fa soffrire non è solo la sua assenza, ma il modo in cui questa assenza tocca un tuo bisogno profondo di conferma e continuità.
Non si tratta di smettere di cercarlo “per orgoglio”, come spesso dicono gli amici, ma di cominciare a proteggerti. Ogni messaggio non aperto, ogni risposta tardiva, è un piccolo graffio emotivo che, sommato, può farti perdere autostima e serenità. Prendersi una pausa dal cercarlo può essere un modo per riprendere contatto con te stessa, con la tua parte che merita reciprocità e presenza, non solo attenzioni a intermittenza.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Tiziana Citti
28 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alice e grazie per la tua condivisione così sincerae spontanea. Capisco profondamente quanto questa situazione possa farti sentire confusa, delusa e anche vulnerabile. Quando ci si espone emotivamente, soprattutto dopo aver costruito una connessione online e poi finalmente incontrato la persona dal vivo, è naturale sperare che l’intensità del momento si traduca in un legame più stabile e reciproco.
Quello che descrivi sembra però un comportamento ambiguo da parte sua: un coinvolgimento iniziale forte, seguito da un improvviso distacco e da risposte evasive. Questo tipo di atteggiamento può lasciare un senso di smarrimento, perché non offre chiarezza né chiusura. È importante però ricordare che la sua incoerenza non parla di te, del tuo valore o del fatto che tu abbia “sbagliato” qualcosa, ma più probabilmente delle sue difficoltà nel gestire la relazione o le emozioni che sono emerse.
È molto umano voler capire, cercare una spiegazione, scrivere ancora. Ma spesso insistere con chi si sta allontanando non porta la chiarezza che desideriamo: al contrario, rischia di farti sentire ancora più impotente. A volte, la cosa più difficile ma anche più sana da fare è accettare che l’altro non è disposto, o non è capace, di comunicare apertamente.
In questo momento, potresti provare a spostare l’attenzione da lui a te stessa:
1) Riconosci come ti senti, senza giudicarti: per es. ferita, delusa, arrabbiata o confusa (sono emozioni legittime!);
2) Datti tempo: l’impulso di cercarlo può essere forte, ma ogni volta che resisti, stai scegliendo di proteggerti;
3) Chiediti cosa desideri davvero da una relazione: per es. disponibilità, comunicazione, presenza. Questo ti aiuterà a capire se questa persona, nei fatti, può davvero offrirti ciò che cerchi.
Ricordati sempre che, quando la fatica è troppa o noti che c'è qualcosa che non va nella relazione con te stessa, puoi sempre chiedere aiuto e supporto ad un professionista.
Spero di essere stata utile e ti auguro il meglio!
Dott.ssa Beatrice Tocco
28 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buonasera Alice,
Posso immaginare bene la delusione e confusione di fronte ad un attaggiamento cosi' mutevole, per di piu' accompagnato da un rifiuto a parlare apertamente di quanto accaduto. Dal suo messaggio si percepisce una ferita che va al di la' della delusione comprensibile dopo un primo incontro senza seguito. Emerge un dolore complesso, che combina la sensazione di essere rifiutata, l'assunzione di responsabilita'/colpa rispetto al comportamento dell'altro, il rimuginio e l'insistenza nel cercare una risposta che l'altro ha gia' dimostrato di non saper o non voler dare. Comincerei una riflessione proprio da quest'ultimo punto. Piuttosto che chiedere una risposta all'altro, credo sia piu' sano e utile per Lei, chiedersi cosa vuole da una relazione e se lo sta trovando in questa per come si prefigura. Spostiamo cosi' l'accento dall'altro, per concentrarlo piuttosto sui suoi bisogni e aspettative rispetto alla relazione. Se riesce a mettere a fuoco questi aspetti, le serviranno da guida per evitare relazioni disfunzionali come quella che descrive, primo passo per arrivare poi a costruire una relazione serena e funzionale con qualcuno interessato a fare lo stesso.
Resto a disposizione qualora volesse approfondire.
Un caro saluto,
Francesca Calvano
27 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Alice,
immagino che sia molto doloroso essersi creata delle aspettative ed essere rimasta delusa. Non possiamo sapere cosa sia successo nella testa del ragazzo che ha incontrato, sicuramente è stato ambiguo nei suoi confronti. Possiamo però occuparci di lei, e da come ha scritto sembra che non le sia sufficiente la scarsa disponibilità, materiale ed affettiva, che questa persona ha.
Da come scrive mi sembra inoltre di intendere che possa sentirsi parte del "problema" (chiedendo a lui dove stia il problema, pensando di essere stata poco empatica e di non piacergli) e credo che questo possa essere molto tormentante per lei. A volte non c'è alcun problema e, per quanto doloroso, bisogna fare i conti con il fatto che le persone cercano cose differenti: può essere che lei si sia creata delle aspettative perché il ragazzo le piaceva e le piaceva la qualità del vostro incontro, avendo desiderio di approfondire la conoscenza; mentre lui potrebbe non sentirsi pronto per entrare in relazione più profondamente, come la vede desiderare.
Può esserle d'aiuto riflettere su cosa desidera da una relazione con un ragazzo e, a tempo debito, parlarne con chi incontra. A volte rimarrà delusa, c'è chi non è pronto ad affrontare con maturità questa conversazione e c'è chi, anche affrontandola, ha desideri differenti dai suoi.
Le auguro di incontrare presto chi fa per lei. Nel frattempo quello che può fare è coltivare il rapporto che ha con sé stessa, il più prezioso.
La saluto e le faccio i migliori auguri,
Dott. Raul Frigo
27 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Alice,
quando qualcuno ci accende speranze e poi si allontana, è come restare davanti a un fuoco che si spegne all’improvviso: restano calore e confusione. Capisco il suo bisogno di capire, ma spesso l’allontanamento dell’altro non parla di un suo errore — bensì dei limiti emotivi di chi non sa gestire la vicinanza.
Chi è davvero interessato trova sempre il tempo per esserci, anche solo con un messaggio e sarebbe interessato e preoccupato ancor di più nel chiarire non rispondendo a monosillabe. Cercarlo ora rischia di aumentare la delusione. Si conceda invece una pausa: respiri, si ascolti, e si chieda cosa desidera davvero da una relazione.
A volte, smettere di rincorrere chi fugge è il primo passo per incontrare chi resta.
27 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Capisco bene quanto sia difficile trovarsi in questa situazione: dopo un incontro in cui c’è stata vicinanza e tenerezza, il suo improvviso distacco lascia una sensazione di smarrimento e di dubbio su se stessi. È comprensibile che tu voglia capire “perché”, ma a volte il silenzio dell’altro parla già: forse non è in grado, o non vuole, sostenere un legame più continuativo.
Più che cercare spiegazioni da lui, può essere utile chiederti cosa ha toccato in te questo allontanamento — quel bisogno di chiarezza, di conferma, di non sentirti messa da parte. Da lì puoi capire qualcosa di importante su come vivi il legame e su cosa ti fa stare bene o male nelle relazioni.
26 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Alice,
Capisco quanto possa essere destabilizzante trovarsi in questa situazione, soprattamente dopo un primo incontro che sembrava essere andato bene. La sensazione di non riuscire a decifrare cosa stia accadendo e il bisogno di avere delle risposte chiare sono del tutto comprensibili.
Con il dating online, il paesaggio dell'incontro è cambiato completamente. Ci si fa innanzitutto un'idea dell'altro in base a testi e immagini, immaginandosi determinati scenari con determinate aspettative. Quando poi ci si incontra dal vivo, avviene il vero confronto: ma è pur sempre un primo incontro, e non sempre si riesce ad essere completamente se stessi, a far emergere i propri lati migliori, le domande più autentiche, gli interessi più genuini.
Poi c'è il ritorno a casa, che spesso si traduce in un tentativo di avvicinarsi o meno all'altro, magari promettendosi un seguito che non è del tutto sentito. Già descrivendo così ci si rende conto della complessità delle aspettative, del "come sarebbe dovuto andare", del "non so come mi sento", del "non so come si sente l'altro" - e quindi inizia l'attesa dei messaggi. Se ci si incontrasse di persona in modo più tradizionale, l'interazione sarebbe molto più immediata e le aspettative forse minori.
Nel suo caso specifico, lei ha già fatto un passo coraggioso chiedendogli direttamente se ci fosse un problema. Lui le ha risposto, anche se in modo che non la soddisfa completamente. È comprensibile che lei si senta confusa e che faccia fatica ad accettare questa situazione, soprattutto dopo la serata che avete trascorso insieme.
Il fatto che "proprio non riesca" a non cercarlo ci dice quanto questa situazione la stia toccando nel profondo. Tuttavia, quando qualcuno è davvero interessato, generalmente lo dimostra con i fatti oltre che con le parole. Il suo comportamento attuale - messaggi sporadici, risposte tardive, assenza di iniziativa - le sta già comunicando qualcosa, anche se non è ciò che lei vorrebbe sentire.
Le persone intorno a lei le suggeriscono di non cercarlo più, e forse hanno intuito che continuare a inseguirlo potrebbe farla stare ancora peggio. Non si tratta di applicare strategie o di giocare, ma di proteggere il suo benessere emotivo.
Il mio consiglio è di dare tempo e spazio a quello che deve accadere naturalmente. Se lui è davvero interessato, troverà il modo di farglielo sapere. Nel frattempo, provi a concentrarsi su di sé, sulle sue attività, su ciò che le fa stare bene. L'incertezza è difficile da tollerare, lo so, ma a volte è proprio nel dare spazio che le cose si chiariscono da sole.
Rimango a disposizione per eventuali approfondamenti. Cordiali Saluti, Dott.ssa Elsink
26 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Alice,
Gli incontri che facciamo non sempre vanno a finire bene, e le persone che incontriamo non sempre riescono ad esprimere in modo chiaro il loro sentire.
Se tu senti che il suo interesse è diminuito potrebbe essere così, ma se a fronte di un confronto lui ti evita o ti dice cose che non ti convincono purtroppo non possiamo pretendere che gli altri si comportino in determinati modi con noi. Però ci sono un paio di suggestioni che vorrei lasciarti e che forse potrebbero tornarti utili.
1) Un rifiuto parla più dell'altro che di noi: il rifiuto non definisce il nostro valore, ma chiarifica cosa gli altri vogliono o non vogliono; se veniamo rifiutati non significa che siamo sbagliati o che ci sia qualcosa che non va in noi, ma semplicemente che con una determinata persona non ci incastriamo.
2)Spesso siamo così presi dal piacere agli altri che non ci chiediamo se, proprio quegli altri, piacciono davvero a noi: cosa ti piace di questa persona? Nonostante i tuoi dubbi sulla sua sincerità e il poco tempo che ti dedica continua a piacerti? Più si allontana e più ti piace? O il contrario, più si allontana e più tu perdi interesse? Tutte queste domande possono aiutarti a comprendere i tuoi meccanismi relazionali.
26 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve,
capisco quanto possa essere confusivo e doloroso trovarsi in una situazione come quella che descrive: da un lato l’entusiasmo e la vicinanza di un incontro atteso, dall’altro il senso di smarrimento che segue quando l’altra persona si allontana senza dare spiegazioni chiare.
Dal punto di vista relazionale e sistemico, ogni comportamento all’interno di una relazione, anche quando questa è appena nata, acquista significato nel contesto della reciprocità e della comunicazione. Il modo in cui lui si è ritirato, e il modo in cui lei si sente spinta a cercarlo e a capire, fanno parte di una danza relazionale dove entrambi contribuite, forse inconsapevolmente, a definire la distanza e la vicinanza tra voi.
Quando ci sentiamo confusi o respinti, è naturale cercare spiegazioni nell’altro, ma può essere utile fermarsi e chiedersi:
Cosa ha attivato in me questo silenzio?
Che significato attribuisco al non essere cercata o al non avere risposte?
Come gestisco, in generale, le situazioni di incertezza o di ritiro affettivo?
A volte, dietro la difficoltà a “non cercare più” l’altro, si nasconde il bisogno profondo di conferma e di chiarezza, che è umano e legittimo. Tuttavia, imparare a sostare nell’incertezza e a riconoscere i propri bisogni emotivi può diventare un’occasione preziosa per conoscersi meglio e per costruire relazioni future più consapevoli.
Se questa esperienza le provoca sofferenza o tende a ripetersi in altre situazioni, può essere utile parlarne con un professionista, per esplorare insieme le dinamiche che si attivano nel modo in cui entra in relazione con l’altro e con se stessa.
26 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alice,
Capisco molto bene la sua confusione e il suo dispiacere: quando si crea un legame, anche breve ma intenso, e poi l’altra persona cambia improvvisamente atteggiamento, è naturale sentirsi rifiutati, confusi e impotenti. In un contesto psicoterapeutico, partirei dal riconoscere proprio questo — non come “debolezza”, ma come una reazione emotiva umana e coerente con il suo bisogno di chiarezza e di reciprocità.
Dalle sue parole emerge una forte attivazione emotiva: pensieri continui su cosa sia successo, bisogno di capire, difficoltà a trattenerti dal cercarlo.
Questo tipo di reazione di solito nasce quando sentiamo che una parte di noi è rimasta sospesa — desiderava conferme, rassicurazioni, continuità — e si trova improvvisamente di fronte al silenzio.
Il silenzio, in questi casi, diventa un vuoto difficile da tollerare, che riempie la mente di domande (“perché?”, “cosa ho fatto?”, “non gli piaccio più?”).
Questa parte di lei sta cercando di ricostruire un senso di controllo, perché quando una relazione è ambigua o interrotta senza spiegazioni, il senso di sicurezza vacilla.
Lei dice: “Tutti mi dicono di non cercarlo più, ma io proprio non riesco.”
Questo è un punto molto importante, perché mostra un bisogno di chiusura emotiva.
Quando non riceviamo una spiegazione, la mente cerca di “costruirla” da sola — spesso attribuendosi colpe (“forse ho detto qualcosa di sbagliato”, “non gli piaccio”).
In realtà, quello che sta cercando non è tanto lui, quanto un modo per calmare l’ansia del non sapere.
Dal punto di vista terapeutico, le proporrei alcune indicazioni pratiche e interiori:
1. Non cerchi ulteriori spiegazioni da lui: ogni volta che cerca di “capire” scrivendogli, chiedendo, interpretando, rischia di farsi ancora più male.
Quando una persona è evasiva o non comunica apertamente, il silenzio è già una risposta — dolorosa, ma chiara.
Continuare a inseguire una chiarezza che l’altro non vuole o non sa darti significa prolungare la dipendenza emotiva.
2. Riporti l’attenzione su di lei.
Si chieda: “Cosa mi serve davvero in questo momento per stare meglio?”
Forse non è capire lui, ma curare quella parte di te che si sente rifiutata, non vista, delusa.
Può farlo attraverso piccoli gesti di autocompassione, parlando con qualcuno di cui si fida, o anche scrivendo (una lettera che non invierai) ciò che avrebbe voluto dirgli.
3. Riconosca ed accolga la delusione: il dolore che sente non è “esagerato”: è proporzionato all’investimento affettivo e alla speranza che aveva riposto in questa conoscenza.
Dare spazio a questa delusione — senza giudicarla, senza accelerare — è un modo per riprendere possesso del tuo mondo emotivo.
Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
26 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alice,
capisco che questa esperienza possa averti lasciato dei sentimenti contrastanti e allo stesso tempo confusionari. Quando si conosce una persona online e poi si organizza un'uscita, che culmina in un contatto fisico coinvolgente e carico a livello emotivo, è naturale sviluppare delle aspettative rispetto al rapporto che potrebbe instaurarsi nel tempo. Tuttavia, queste spesso possono non essere condivise dall'altra persona che potrebbe mettere in atto dei comportamenti contrastanti con quanto vissuto da te durante quella prima uscita soprattutto successivamente. Di fronte a tali dinamiche può essere utile fermarsi un momento e riflettere su ciò che questa situazione ha suscitato dentro di te: quali emozioni stai provando, quali aspettative avevi rispetto a questo legame e alla persona che avevi idealizzato durante la conoscenza avvenuta online, oltre alle necessità relazionali che consideri fondamentali nella definizione di un nuovo rapporto. Probabilmente questo processo non è semplice, in quanto richiede una capacità di autoriflessione e di conoscenza di sè stessi e delle proprie modalità relazionali e di attaccamento ad un possibile partner, ma ciò non significa che sia impossibile.
Un ulteriore elemento che vorrei prendessi in considerazione è di valutare questa situazione sotto un punto di vista diverso, senza colpevolizzarti o entrare in una spirale di pensieri e sentimenti negativi che non contribuirebbero in alcun modo al superamento di questo momento per te particolarmente critico. Il silenzio o la distanza dell'altra persona non definiscono il tuo essere in grado di portare avanti una potenziale conoscenza o un tuo essere inadeguata all'altro. I rapporti di coppia sono molto complicati, proprio perchè non siamo solo noi a definirli ma subentrano anche gli interessi e la predisposizione dell'altro alla conoscenza o a un futuro condiviso che a volte possono non coincidere con i tuoi.
Rispetta te stessa e le tue necessità, ascolta i tuoi sentimenti e le tue emozioni, allontanandoti da ciò che ti genera sofferenza. La chiarezza nelle intenzioni, la disponibilità emotiva dell'altro e una comunicazione efficace sono le basi per la definizione di rapporti sani e duraturi.
Qualora lo ritenessi utile, ti invito a contattarmi. A volte questi momenti rappresentano un'occasione per esplorare con maggiore consapevolezza e con l'aiuto di un professionista noi stessi e le modalità relazionali in atto.
Dott.ssa Francesca Guarrera.
26 OTT 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
Comprendo perfettamente la sua frustrazione e il suo senso di smarrimento di fronte a questa situazione che si è sviluppata così rapidamente, passando da un’intimità incoraggiante a un distacco improvviso e confuso. È naturale sentirsi turbata e cercare una spiegazione chiara, soprattutto quando le parole e i comportamenti del ragazzo non sembrano coerenti.
Il suo desiderio di capire e il fastidio per la sensazione che le venga nascosta la verità sono del tutto legittimi. È umano cercare chiarezza in un rapporto, specialmente quando ci si è lasciati andare alle emozioni. In questo momento di incertezza, la sua reazione di volere risposte e di faticare a seguire il consiglio di "non cercarlo" è comprensibile; c'è una parte di lei che vuole chiudere il cerchio e dare un senso a ciò che è successo.
Purtroppo, non possiamo forzare l'altro a dirci ciò che prova o a comportarsi in un certo modo. In queste situazioni, è importante spostare l'attenzione su di sé: sui propri sentimenti, sul proprio valore e su ciò che si desidera davvero da una relazione. L'atteggiamento evasivo del ragazzo, indipendentemente dalla sua vera motivazione (impegno, incertezza, timore), le sta dando una chiara indicazione su come lui sta gestendo la situazione, e questo è un dato che deve considerare.
Potrebbe essere utile concentrarsi sull'accettare che, per il momento, le risposte che cerca potrebbero non arrivare da lui e riflettere su cosa la fa stare bene.
Un percorso psicologico può essere utile a comprendere meglio la situazione e ad affrontarla. Dott. Patrizio Riccardi | Psicologo in presenza e online
26 OTT 2025
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Buongiorno Alice,
comprendo quanto possa essere doloroso quando, dopo aver investito tempo, emozioni e aspettative in una conoscenza, l’altra persona si allontana improvvisamente. Quando una relazione inizia online, è facile che si crei un legame intenso: la comunicazione scritta permette di condividere molto di sé, di sentirsi compresi e vicini, spesso anche più di quanto accada nelle relazioni “dal vivo”. Questo può far nascere aspettative forti, l’idea di una sintonia speciale o di un incontro “destinato”.
Tuttavia, il passaggio dal mondo virtuale a quello reale è sempre un momento delicato: vedersi di persona significa confrontarsi con la concretezza dell’altro, il suo modo di essere, di muoversi, di comunicare, e non sempre ciò che abbiamo immaginato trova conferma nella realtà. Quando questo accade, può esserci una delusione, ma non significa che tu abbia sbagliato qualcosa o che ci sia qualcosa che non va in te. È una situazione che parla più delle dinamiche dei rapporti online e delle aspettative che si creano, che non del tuo valore personale.
È comprensibile sentirsi feriti o confusi, ma puoi considerare questa esperienza anche come un’occasione per riflettere su ciò che cerchi in una relazione e su come proteggere le tue emozioni in contesti simili in futuro.
25 OTT 2025
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Cara Alice,
quello che stai vivendo è un piccolo grande dolore: la confusione che nasce quando l’altro si ritrae senza spiegazioni chiare. Ti eri fidata, avevi investito curiosità, forse un po’ di emozione, e ora ti ritrovi a cercare un senso in un silenzio che sembra parlare più di mille parole.
È comprensibile che tu faccia fatica a “lasciar perdere”: quando una connessione sembra promettere qualcosa e poi si interrompe bruscamente, la mente si aggrappa al bisogno di capire. Ma purtroppo, in molti casi, queste sparizioni improvvise — oggi molto frequenti nelle conoscenze online — non dicono nulla su di te, e molto su chi le mette in atto. Evitare il confronto, usare la scusa del “sono impegnato”, rispondere a monosillabi… sono modalità di fuga che proteggono chi le usa dal disagio di gestire un legame o di dire “non mi sento di continuare”.
Tu, invece, hai mostrato bisogno di chiarezza e capacità di metterti in gioco, e questo è un segno di maturità, non di debolezza. Forse, più che cercare una risposta da lui, ora è il momento di chiederti: “Cosa mi merito da una relazione, anche solo nascente? Quale tipo di presenza voglio accanto a me?”.
Lasciarlo andare — anche se costa fatica — può essere un modo per rimettere al centro la tua dignità e i tuoi bisogni, piuttosto che inseguire chi non vuole o non sa restare.
Se ti accorgi che questa situazione ti pesa più del dovuto o si intreccia con un senso di insicurezza più profondo, un breve percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a comprendere meglio i tuoi schemi affettivi e a proteggere la tua autostima nelle relazioni.
Se vuoi, puoi contattarmi: ne parleremo insieme con calma.
25 OTT 2025
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Buonasera,
Grazie per la sua condivisione.
Comprendo quello che prova, può accadere che quando si che quando si chatta, si idealizzi la persona che ci corteggia e poi nella realtà si riveli diversa da come ci aspettiamo. Non ricevere chiarimenti è senza dubbio frustrante ma se un determinato comportamento persiste nel tempo è già di per sè una risposta " latente" anche se non chiarita a parole.
Passare dal perchè si comporta così? Al perché perdere questa persona mi fa stare così male? potrebbe aiutarla a cambiare focus e a comprendere meglio l' origine del suo malessere. Non esiti a chiedere aiuto.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Erika Giachino
25 OTT 2025
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Gentile Alice,
capisco la delusione e la frustrazione che sta vivendo e credo che chiunque in una situazione del genere ci rimarrebbe male anche perchè la razionalità cerca una spiegazione per rimanere in pacifica connessione con l'emotività.
Pur tuttavia nel suo caso la spiegazione vera non c'è oppure non è stata fornita per possibili svariati motivi ma ciò non deve indurre in lei sensi di colpa o incidere negativamente sulla sua autostima in quanto nelle relazioni sentimentali, sia in fase iniziale che in quelle successive è indispensabile il presupposto della "reciprocità" senza la quale la relazione stessa non ha senso nè scopo.
Pertanto, questa consapevolezza potrebbe aiutarla ad evitare di rincorrere questo ragazzo e le sue spiegazioni (vere o false che siano) e contemporaneamente a concentrarsi di più su se stessa e su cosa più di tutto desidera da una relazione sicchè, forte di questa esperienza, potrà eventualmente ottimizzare anche le sue stesse modalità interattive.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).