Non mi lascia andare via
Buongiorno a tutti e grazie anticipatamente delle risposte.
Circa 5 anni fa ho conosciuto una ragazza che abita a più di 200km di distanza da me; abbiamo cominciato a frequentarci, nel limite del possibile, lei veniva da me ed io andavo da lei. Per circa 10 mesi è andato tutto bene, dopodiché ho cominciato ad avere qualche dubbio, non che le cose andassero male, ma perché ero in difficoltà a gestire certi suoi comportamenti, uscire con il suo ex che continuava a corteggiarla, oppure il fatto che lei mi esponesse questo numero di spasimanti che le stavano addosso e ai quali spesso rispondeva, quindi in qualche modo loro avevano sempre il suo numero di telefono o la trovavano nei social. Le ho esposto la problematica dicendole che forse era meglio chiudere la relazione, ma lei scusandosi mi risponde di aver sbagliato e che era innamorata di me, che tutto il resto non contava, così ho accettato.
Dopo un periodo di normalità di più di un anno lei ha ripreso con le solite abitudini e, causa anche la distanza, questo ha cominciato a starmi stretto così, stupidamente, ho iniziato una specie di relazione parallela. Ma questa situazione, oltre a farmi sentire un vile, mi stava distruggendo psicologicamente. Decidiamo di fare un viaggio assieme, al ritorno del quale mi ripropongo di chiudere la relazione parallela e di mettere delle basi serie con lei e dei paletti. Succede che durante questa vacanza lei mi prende il telefono di nascosto e vede il mio tradimento. Dopo una lunga discussione le spiego le mie motivazioni e le mie intenzioni, così lei accetta di darmi fiducia. Da quel momento passiamo un anno di discussioni, di litigi, di allontanamenti e riavvicinamenti, dove io, a causa del mio senso di colpa, che lei gestisce in maniera superba portandomi ad accettare ogni suo capriccio e il continuo rinfacciarmi l'accaduto. Corro da lei ogni volta che vedo la relazione distruggersi e torno a casa con la sensazione di aver risolto ben poco. Mi racconta frottole, esce con un altro spasimante dicendomi che non succede nulla, facendomi sentire un pazzo che vede cose che non esistono, che sono io a creare nella mia testa situazioni che hanno una semplicissima spiegazione. Io sono distrutto da tutto questo e probabilmente accortasi che mi sto stancando decide di venire da me e di dirmi che ha deciso di sistemare tutto, che finalmente mi ha perdonato e che vuole ripartire. A distanza di circa un mese riprende la solita storia fino a quando non mi lascia a gennaio accusandomi di non essermi impegnato abbastanza per mantenere la relazione.
Da quel momento ogni volta che provo a parlarle mi dice che non c'è più nulla da fare, che è tutto finito. Continua a scrivermi però ed io, probabilmente ancora sofferente dall'accaduto e con i sensi di colpa che non se ne vanno, le rispondo sempre. Un giorno addirittura viene a sapere che mi trovo spesso con una mia amica di vecchia data e me ne dice di tutti i colori al telefono dicendomi che non la devo più vedere né sentire quella mia amica perché non è rispettoso nei suoi confronti dopo così poco tempo e che altrimenti l'avrebbe chiamata lei. Io parlo con la mia amica, le spiego il tutto, giustamente questa persona decide di lasciarmi in pace dicendomi di risolvere in un modo o in un altro i miei problemi con lei.
Dopo questo periodo la mia ex continua a farsi sentire sporadicamente, durante il lockdown ci sentiamo ogni tanto ed io ne sento fortemente la mancanza, anche se dentro di me credo questa mancanza sia data dal fatto che mi sento ancora in colpa. Finito questo periodo decido che è arrivato il momento di voltare pagina e comincio ad uscire con una persona sapevo essere interessata a me, ma ho sempre il timore che la mia ex possa fare qualche pazzia, fare qualcosa per minare la mia vita. Infatti a distanza di qualche mese ricomincia a farsi sentire e a cercare di capire se fossi solo o se mi fossi trovato una fidanzata, cercando di capire i miei sentimenti verso di lei, cerco sempre di essere vago, perché conoscendola non voglio in nessun modo contatti la mia attuale compagna e cerco di staccarmi piano piano. Accade però che scopre la mia relazione e, dopo una serie di sfuriate dove dice che dovevo dirglielo, che dovevo essere sincero con lei, che sarebbe stato rispettoso, che adesso lei vuole contattare la mia ragazza e che le vuole far sapere chi sono veramente. Io cerco di farla tornare in se e spiegare che non ho fatto nulla di male, che la relazione l'ha chiusa lei da quasi un anno e mezzo e che, dopo tante sofferenze, voglio tornare a vivere, esponendomi sul fatto che sto uscendo da poco con questa persona e che devo ancora capire cosa provo. A questo punto lei inizia col dirmi che mi vuole vedere per parlare, che io devo parlare con la mia ragazza, dirle tutto, comincia a scrivermi messaggi dove mi dice che è tutta colpa della distanza, che sta male nel non poter venire a riprendermi, come se io fossi un oggetto privo di sentimenti e capace di prendere decisioni.
Io adesso non so più cosa fare, sicuramente devo parlare con la mia ragazza anche se ho paura questo minerebbe la nostra relazione, sicuramente ho tradito la sua fiducia sentendo la mia ex, sebbene io volessi tutelare lei e la mia relazione da questa persona, secondo me instabile a questo punto. Non so come liberarmi della mia ex, perché ho paura che ogni cosa dirò lei agirà in modo di rovinare la mia vita. Non avrei mai creduto di trovarmi in una situazione simile. Cosa posso fare?
Scusate se mi sono dilungato molto, ma ci sarebbero ancora migliaia di fatti da scrivere.
Grazie