Mi sento un po’ in colpa per una cosa. Sono fidanzata da 6 mesi con un ragazzo e sono ormai tre mesi che abbiamo iniziato a vivere la nostra sessualità, senza ancora arrivare al rapporto completo.
Ho 24 anni e sono ancora vergine, ma non gliel’ho ancora detto.
Il fatto di essere leggermente sopra la media mi creava imbarazzo e da persona molto insicura, anche se volevo dirglielo (anche per spiegargli il fatto di essere così impacciata e un po’ inibita) ogni volta non ci riuscivo.
È così grave se glielo dirò più avanti o se non glielo dirò mai?
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20 FEB 2022
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Gentile Elisa, lei non si deve sentire in colpa di nulla.
Le consiglierei però di pensare al suo concetto di verginità. Presumo dalla sua domanda che si riferisca ad un rapporto penetrativo vaginale. Si ricordi però che la verginità non può essere intesa come un sigillo di garanzia, è più un costrutto personale e sociale. Spetta a lei definire il valore che da a questa parola. Potrei farle mille esempi a riguardo di cosa le persone definiscono verginità (rapporti orali, vaginali, anali, petting, etc...) la lista si farebbe molto lunga e diventerei anche noioso.
La vita è fatta di persone, di esperienze e di esperienze fatte con alcune persone. Se fino a questo momento non ha avuto modo di avvicinarsi a questa esperienza le assicuro che non ci sono assolutamente problemi.
Le posso consigliare anche di godersi la scoperta della sua (e della vostra) sessualità in maniera rilassata e giocosa.
Se avvisare il partner o meno delle sue esperienze passate lo può decidere solo lei, non penso che mantenere segreto questo lato possa minare la relazione (molti partner non raccontano tutto quello che hanno fatto a livello sessuale prima); ovviamente renderlo partecipe potrebbe creare un nuovo modo di vivere la relazione e una maggiore attenzione verso le esperienze sessuali.
Spero in queste poche righe di esserle stato di aiuto. Buona scoperta della sessualità.
25 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Elisa, la dimensione corporea e sessuale può essere condivisa per come sentiamo di volerlo fare. Non ci sono regole e tantomeno tempistiche più adeguate di altre. Non credo sia importante ciò che effettivamente possa pensare il suo compagno, ma piuttosto proverei a cercare di capire quali sono gli aspetti che la fanno sentire inadeguata. Un caro saluto, Dott.ssa Rachele Broggi
21 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Elisa, che significa per lei essere vergine a 24 anni? Non credo ci sia un momento giusto oppure un'età più giusta di un'altra. Ma l'aspetto importante è l'investimento che sta facendo nella sua relazione, si fida del suo ragazzo? e se si sente pronta ad un rapporto perchè non condividere il suo imbarazzo? Si conceda di vivere le emozioni!
A disposizione
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra
20 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Elisa,
il vero problema sta nel fatto che lei vive con vergogna qualcosa di cui non dovrebbe affatto vergognarsi dal momento che il primo rapporto sessuale completo non è un esercizio ginnico e non avviene a caso ed inoltre la verginità non ha una data di scadenza.
D'altra parte nella relazione di coppia, prima di arrivare alla intimità fisica dovrebbe esserci una intimità comunicativa per cui questa informazione va data.
L'imbarazzo che lei poi può provare in merito va superato tramite un percorso di psicoterapia che la aiuti a migliorare la sua autostima e capacità interattiva.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
17 FEB 2022
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Buongiorno Elisa,
perché non dirglielo? Sarebbe un passo in avanti nel vostro rapporto contribuendo alla vostra intimità. Non è necessario confessarsi o fare l'analisi con lui. Basterebbe soltanto informare questa sua inesperienza, che non è un difetto. Molti anni fa un ragazzo avrebbe apprezzato molto il fatto di trovarsi con una vergine. I tempi sono cambiati. Ma è giusto che il suo ragazzo lo sappia e forse potrà anche appazare la sua sincerità e aiutarla a rendere questi primi passi belli e di amorevole "complicità". Naturalmente questo è il mio punto di vista. Lei dovrà seguire il suo cuore e sensibilità.
Un saluto e buona giornata.
17 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Elisa,
essere vergine non è un'onta, ma una condizione di privilegio dal punto di vista maschile.
Probabilmente occorre lavorare sulla tua autostima per vivere con maggiore pienezza e serenità le tue relazioni.
Resto a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
17 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Elisa cara,
Capisco come ti senti, la sessualità è sempre qualcosa di così complicato e delicato da gestire che, specie quando siamo in relazione assume i connotati di ansie e insicurezze. Vedi, sinceramente io non penso che tu sia "fuori tempo", o che l'aver custodito la tua verginità fin ora sia qualcosa di strano.. anzi, a mio avviso rende onore a quanto tu abbia dato importanza alla persona con cui vivere il momento di intimità. La sessualità è fusione di un Io con un Tu, e l'aver avuto cura di non perderti in un NOI dimostra che hai un sano amor proprio e rispetto della tua persona. Ora, è chiaro che il tuo ragazzo ha il diritto di sapere questo aspetto di te, in primis perchè non credo in nessun modo che ti giudicherà negativamente, anzi probabilmente si sentirà onorato della possibilità di esser per te la prima esperienza sessuale; poi, parlarne permetterà di creare quell'intimità e complicità che solo una relazione autentica garantisce. Continuare a nascondergli la tua verginità potrebbe rischiare di farlo sentire preso in giro, ingannato. Ad ogni modo, credo che sia molto importante per te deporre queste insicurezze in uno spazio protetto e intimo, quale quello della relazione con la presenza sincera, empatica e gentile di un terapeuta con cui esplorare queste ansie e nutrire la stima che hai di te, beneficiandone anche nel rapporto di coppia. Io resto qui, online qualora volessi parlarne più approfonditamente.
Ti abbraccio, un caro saluto.
Dott.ssa Guercioni Clarissa
17 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Elisa, mi dispiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL