Non capisco se ho subìto un abuso.

Inviata da Miriam · 5 apr 2023 Violenza sessuale

Mi chiamo Miriam. Sono una ragazza di 23 anni. Circa un mese fa ho conosciuto un ragazzo di 27 anni, fin da subito abbiamo parlato tanto delle nostre vite, insomma è stata una chiacchierata abbastanza normale. Da subito ha manifestato la volontà di avere dei rapporti con me, ed io, avendo poche esperienze in merito e voglia di scoprire ho pensato "beh, perché no?". Abbiamo avuto rapporti soltato due volte, di cui la prima è stata un rapporto non protetto (e già qui è stato per me un primo segnale che qualcosa non andava). Ma nonostante ciò, una parte di me aveva paura a dire di no.
Il peggio è stato l'ultima volta che ci siamo visti: mi sono sentita trattata come un oggetto, una cosa da buttare. Cambiavamo posizione continuamente perché sentivo dolore, e lui voleva venire dentro a tutti i costi. Ho un istante fisso nella mente: lui a un certo punto mi prende per il collo, mi tira i capelli e mi tiene ferma su un lato e mentre spingeva. A un certo punto ho avuto paura che si sfilasse o rompesse il preservativo. Ho avuto il coraggio di spingerlo via, e dà lì non abbiamo più continuato e non ci siamo più visti. Da quel momento mi sento come svuotata, mi sono sentita trattata come un oggetto, una cosa da buttare, e tra l'altro non mi dò pace perché comunque inizialmente lo volevo, volevo avere questo rapporto ma le cose non sono andate come mi sono immaginata, purtroppo. Ora, non capisco se ho subìto un abuso. Sicuramente mi sono sentita come se lui si fosse approfittato di me, ma non so se il termine "abuso" sia adatto, dal momento che 1) ho voluto questo rapporto 2) avevo paura a dire di no. Spero tanto di trovare delle risposte. Grazie.

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Miglior risposta 6 APR 2023

Cara Miriam, grazie per esserti confidata con noi e per averci affidato un’esperienza così dolorosa come la tua.
Credo che un abuso, qualunque forma assuma, sia fondamentalmente un tradimento della fiducia e una mancanza di rispetto nei confronti di un nostro desiderio o bisogno. Abuso è anche non assicurarsi che l’altro sia a proprio agio e che non stia sottomettendo la sua volontà per accontentarci. Abuso è ignorare una richiesta, è interferire con l’espressione di un bisogno, è non prendersi cura dell’altro.
Abuso è qualsiasi cosa percepita dalla persona come un’invasione, una mancanza di rispetto, uno sconfinamento non autorizzato in un territorio intimo e privato.
Dal suo racconto è evidente come questo ragazzo abbia abusato di una sua fragilità e come non abbia ascoltato e rispettato i suoi bisogni.
Sei stata davvero molto coraggiosa a raccontarci quello che ti è capitato e credo sarebbe importante che i vissuti legati a questa esperienza così dolorosa possano trovare una voce.
Posso solo immaginare i dubbi che ti stanno divorando, il senso di colpa e di responsabilità che senti rispetto la situazione: al riguardo ti dico solamente che tu hai scelto di entrare in intimità sessuale con questa persona perché evidentemente ti fidavi ed era ciò che desideravi, ma non hai scelto di essere trattata con violenza o come un oggetto. Non hai responsabilità in quel che è accaduto, se non ti sentivi sufficientemente al sicuro per dire di no o per fermare ciò che stava accadendo.
Sarebbe davvero importante condividere le tue emozioni con un professionista che possa aiutarti a contenere la sofferenza e il dolore e che ti conceda ti porre chiarezza alle domande che ti divorano.
Spero di esserti stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
Un grande abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Dott.ssa Annalisa Magnaneschi Psicologo a Roma

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10 APR 2023

Gentile Miriam,
più che di abuso sessuale in senso stretto, si potrebbe probabilmente parlare di abuso emotivo in quanto ad un iniziale consenso è seguita una situazione di disagio/paura che non è stata adeguatamente riconosciuta e rispettata dal partner.
In ogni caso, ne è derivato un trauma emotivo che lei farebbe bene ad elaborare in un contesto di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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7 APR 2023

Ciao Miriam, quello che hai scritto mi colpisce molto. Grazie per averlo condiviso in questa piattaforma perché sarà un bellissimo spunto per tutti e soprattutto per tante altre ragazze che involontariamente si sono trovate nella tua stessa situazione. Quello che hai vissuto è sicuramente molto forte e doloroso e ci denota quanto il contatto con l’altro con le sue necessità e volontà sia molto più complicato di quello che si pensa. Se senti che questa esperienza ti ha in qualche modo reso più vulnerabile, triste e magari ansiosa, un contatto con un esperto potrà aiutarti a elaborare quanto successo, penso possa essere importante per te, così giovane che tu possa vivere la tua sfera intima con tutta la tranquillità del mondo.
Rimango a tua disposizione
Dott.ssa Ilaria Inserti

Dott.ssa Ilaria Inserti Psicologo a Bastia Umbra

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6 APR 2023

Buongiorno Miriam,
Capisco la confusione che in questo momento hai riguardo quello che hai subito e tale confusione credo derivi in parte dal concetto di "consenso" che purtroppo al giorno d'oggi è ancora poco chiaro a molti. Consenso, in particolare nella sessualità, non è qualcosa che si dà o non si dà all'inizio e poi basta. E' qualcosa che si dà all'inizio sì, ma che va riconfermato costantemente durante tutta la durata del rapporto. E ti dirò di più, questo vale non solo per persone che si conoscono poco, ma anche per coppie consolidate da tempo. Questo vuol dire che se all'inizio tu hai voluto questo rapporto 1) non significa che devi accettare ogni condizione del rapporto (come quello di voler per forza venire dentro) perché tu sei proprietaria del tuo corpo e hai il diritto di farne ciò che vuoi; 2) hai diritto a interrompere tale consenso in qualsiasi momento se quello che sta accadendo non ti piace. Sembra scontato ma molte persone pensano che una volta detto sì non si possa più tornare indietro, invece si può e si deve. Tutto ciò è reso più complicato dal fatto che anche chi riceve il consenso pensa che una volta ricevuto possa fare ciò che vuole della situazione, per cui sei stata molto coraggiosa a spingerlo via e ad allontanarti da questa persona. Che cos'è un abuso? dal vocabolario "cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un'autorità", in questo caso io direi "del tuo consenso". Per queste ragioni capisco perfettamente i tuoi sentimenti e le tue sensazioni, hai tutto il diritto di provare ciò che provi in quanto hai vissuto una situazione per te traumatica. Spero di esserti stata utile, ma non posso non consigliarti di rivolgerti ad un esperto per provare a comprendere meglio l'evento e soprattutto il tuo vissuto in relazione ad esso.
Un forte abbraccio.
Dott.ssa Valeria Passavanti
Psicologa clinica

Dott.ssa Valeria Passavanti Psicologo a Meda

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6 APR 2023

Buongiorno Miriam,
da ciò che scrive non mi sembra si possa parlare di abuso, ma comunque ha vissuto quell'esperienza come traumatica.
Il suo vissuto postumo è costellato da un senso di svalutazione di sè.
Non tardi ad iniziare un percorso terapeutico per poter andare avanti.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico

Dott Giuseppe D'Amico Psicologo a Palermo

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6 APR 2023

Buon giorno Miriam,
Ho sentito tanto dolore , senso di impotenza , e disorientamento nelle parole da lei scritte. Le dico prima di tutto che sono con lei, è stata molto coraggiosa nell' aprirsi e nel raccontare questa bruttissima esperienza.
Il suo quesito in merito all abuso ci pone di fronte a due piani di realtà: il primo è personale, intimo, relazionale. Il secondo è giuridico.
Lei come persona è certamente stata abusata, mercificata, tradita nella sua fiducia e violata nella sua ingenuità.
Sono eventi che possono essere catastrofici e lasciare segni permanenti che bloccano il nostro cammino di vita, intaccano la nostra fiducia verso il mondo e l'altro, ci condannano a sentirci sporchi, colpevoli e sbagliati.
Il piano giuridico si attiene invece alle dinamiche del codice penale , con tutti i requisiti e le valutazioni atte a dimostrare il dolo ed il reato.
Non sempre i due piani combaciano.
Resto a sua disposizione per aiutarla in questo momento difficile per affrontarlo e superarlo al meglio. Indagando in profondità su cosa sia successo, su quali processi siano implicati per avere un quadro più ampio di sé stessa e dell accaduto per tornare libera e prendere decisioni autonome su ogni piano.
Nel frattempo le auguro un caloroso abbraccio.

Dott. Giovanni Volpi Psicologo a Perugia

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6 APR 2023

Buongiorno
Gli uomini dovrebbero rispettare le donne quando dicono NO.
Penso che lei abbia subito un trauma da questa situazione, perché non era pronta al rapporto intimo.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare il trauma.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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