Non capisco perché vengo trattata come una stupida

Inviata da Valeria Antonino · 18 gen 2022 Autostima

Salve, mi chiamo Valeria ed ho 30 anni.
Vi scrivo perché è da quando sono piccola che vengo trattata come una scema. Mia mamma fin da quando avevo l'età dell'asilo/elementari, si sfogava su di me dicendo che sono stupida, un' oca, che non capisco niente, che avrebbe dovuto farmi certificare come ritardata, che le persone dovrebbero vergognarsi ad uscire con me. Non posso sbagliare una minima cosa, che subito riparte con la solita tiritera. Mio padre sta zitto e non mi difende perché non ha voglia di discutere.
Questa situazione la rivedo anche se in maniere diverse anche con le altre persone.
Spesso anche il mio ragazzo e mio fratello mi trattano da stupida.
Con le amiche ho un rapporto strano, molte mi amano ma altre mi denigrano e sminuiscono. Tante persone che non mi conoscono, mi reputano una scema.
Gli amici che ho non mi hanno quasi mai chiamata per uscire, anche se io tante volte mi sono fatta avanti con loro, perché mi vedono come una che ha una vita a parte, altro da fare e altre amicizie. Quindi molto spesso mi sono ritrovata da sola e messa da parte, anche per feste e compleanni.
I ragazzi che ho avuto si sono sempre approfittati di me, mi hanno sempre usata e presa in giro.
Ho avuto una relazione con un ragazzo che faceva su di me una grande violenza psicologica, al punto di arrivare a soffrire di anoressia ed a finire in cura da una psichiatra. Ai miei non ho mai raccontato niente di lui proprio per non essere un peso e una preoccupazione. Mi limitai solo a dire che quello che mi stava succedendo era per una mia depressione. Quindi mi sono ritrovata ad affrontare lui e le sue gravi minacce da sola.
Credo di non avere ancora superato psicologicamente del tutto questo evento, anche se sono passati un po' di anni. Sono arrivata a pensare di essere stata io la stupida che non è stata in grado di salvaguardarsi.
Sul lavoro non mi sono mai trovata bene con le datrici di lavoro donne, che mi hanno sempre presa di mira e trattata come una scema.
Io sono una ragazza solare, spigliata, di bell'aspetto, cerco sempre di esserci per tutti e di non essere un peso per nessuno. Mi sono diplomata, ho fatto tanti lavori cominciando quando ancora andavo a scuola, proprio per non pesare sui miei. Riconosco di essere un po' imbranata e con la testa tra le nuvole.
Non so più se questa situazione mi abbia influenzato al punto di non impegnarmi di più nella mia vita, dato che ancora vivo con i miei e non ho un lavoro stabile ne tantomeno sono sposata con dei figli.
Ho sempre paura di non essere mai abbastanza e non essere mai in grado.
Non so più se ho veramente un problema o se sono io il problema.

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Miglior risposta 19 GEN 2022

Buongiorno Valeria,
ho letto con attenzione le sue parole ed intanto mi congratulo per averle espresse, in quanto uno “scemo” non lo avrebbe fatto! Immagino non sia facile per lei rendersi conto che le figure genitoriali, fonte di nutrimento, protezione e accudimento, le abbiano rimandato un’immagine di sé sminuente e denigrante. Immagine, che se ce la portiamo addosso, può influenzare le relazioni socio/amicali, e minare la nostra autostima. Dalle sue parole emergono belle risorse, dalle quali potrebbe attingere per ripristinare un’immagine di sé assertiva e ricca di efficacia. Ciò che chiede infine, se ha un problema o è lei il problema, ha poca importanza, in quanto lei sente che c’è un problema, che c’è un disagio, sente una paura di non essere in grado o abbastanza. E questa presa di coscienza può essere il primo passo verso un percorso di crescita personale e consapevolezza del proprio potenziale, perché anche quando siamo noi stessi un problema, siamo anche la soluzione. Se lo desidera, sono a disposizione online.
Le auguro buone cose.
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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14 FEB 2022

Cara Valeria,
leggendo la sua richiesta mi son venuti in mente tanti spunti su cui poter iniziare a lavorare. Di sicuro una persona realmente stupida non si chiede se lo è, poi sicuramente il suo ciclo di vita iniziale non l'ha forgiata per quella che autenticamente rappresenta la sua identità. La sua visione di sè attualmente è distorta da lenti che non sono adatte per vedersi nel suo lato più essenziale e veritiero, ci sono tante ferite da ricucire e prendersene cura. Le dò uno spunto di riflessione che nasce da una tecnica giapponese di rimettere a nuovo un vaso rotto: la tecnica del Kintsugi, ove un vaso rotto viene ricongiunto con lacca urushi, che è a base di polvere d'oro.
Il senso è impreziosire quel vaso rotto che adesso lei rappresenta, accentuare la sua bellezza a partire proprio dalle ferite, lasciandole visibili ed evidenziandole con tanto amore (oro), in modo da rendere queste sue fragilità un punto di forza e perfezione sia esteriore che interiore.

Un grande augurio, resto a disposizione per consulti online.
Dr. Paparella

Dott. Vincenzo Paparella Psicologo a Ruvo di Puglia

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23 GEN 2022

Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per determinare una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per risolverla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Qualora lei fosse una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che potrei darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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20 GEN 2022

Buongiorno Valeria,
io partirei da una delle sue ultime frasi, " ho sempre paura di non essere mai abbastanza e non essere mai in grado" e le chiederei: abbastanza per chi? sempre...mai...è davvero così?
La famiglia in cui nasciamo non la scegliamo, quando siamo piccoli necessitiamo di accudimento da parte di altre persone ma crescendo abbiamo la possibilità di imparare a proteggerci e prenderci cura di noi stessi.
Un percorso di terapia potrebbe aiutarla in questo senso e le permetterebbe di porsi un po' più al centro, in ascolto dei i suoi bisogni, dei suoi desideri.
Un caro saluto
Cristina

Dottoressa Amigoni Cristina Psicologo a Milano

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19 GEN 2022

Ciao Valeria, innanzitutto grazie per aver condiviso questo tuo malessere e stato d'animo.
È un bene che tu stia riflettendo su di te, sul tuo modo di relazionarti con gli altri e su come gli altri si relazionano con te. Probabilmente sei pronta per affrontare questo stato di"blocco" della tua vita e agire per cambiare le cose.
Per poterlo fare ti consiglio un percorso terapeutico che vada ad analizzare le dinamiche familiari, in particolar modo il rapporto con tua madre, dalla quale, percepisco, tu sia sentita sottovalutata e a tratti disprezzata, e quella di tuo padre passivo in questo meccanismo relazionale. Ti sei mai chiesta se "il problema sia tu" o difficoltà emotive irrisolte e disfunzionali di tua madre che involontariamente e inconsciamente ha trasferito su di te? Probabilmente tu negli anni hai interiorizzato un'immagine di te negativa perché è quella che ti è stata " insegnata" e che poi tu hai applicato in tutti i tuoi aspetti personali e relazioni con figure per te importanti, come amici e fidanzati. È necessario lavorare per capire chi è Valeria, rafforzare il tuo senso di auto efficacia, autostima, comprendere i tuoi bisogni e mettere in atto le strategie funzionali per raggiungerli.
Rimango a tua disposizione.
Una buona giornata,
Dott.ssa Federica Ingrassia

Dott.ssa Federica Ingrassia Psicologo a Palermo

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19 GEN 2022

Gentile Valeria,
l'atteggiamento che sua madre ha avuto nei suoi confronti fin da piccola (e che ancora ha) è stato indubbiamente nocivo per la formazione della sua autostima ed è indice di problemi irrisolti nella personalità di sua madre.
Questo imprinting negativo che ha ricevuto ha poi condizionato le sue scelte e le sue interazioni relativamente ai rapporti amicali e sentimentali.
E' necessario che lei ora si prenda cura di sè tramite un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale per acquisire il giusto livello di assertività/autostima e per tendere ad una autonomia sia psicologica che economica.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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19 GEN 2022

Gentile,
posso immaginare quanto sia difficile sentirsi ripetere ogni giorno di essere stupida e di ritrovare questa cosa anche all'esterno, nel lavoro, nelle relazioni, con gli amici. Purtroppo può accadere che a furia di sentirsi dire qualcosa, ci si possa convincere che sia vera e finire con il mettersi inconsciamente in situazioni che ci facciano apparire così. Ma lei non è un problema, assolutamente no. Ha solo bisogno di elaborare delle situazioni complesse, ha bisogno di accudirsi, di incoraggiarsi e di fare fiorire tutte le risorse che ha al suo interno. In questo un percorso di consulenza psicologica può esserle certamente utile e io la incoraggio a intraprenderlo.
Si prenda lo spazio che le serve per fiorire.
Resto a sua disposizione anche per consulenza online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi,
di "Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico"

Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico Psicologo a Oria

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19 GEN 2022

Buongiorno Valeria, la sua sofferenza traspira ad ogni sua frase, il dolore che prova per essere da anni nella situazione che descrive è enorme, però dalle sue parole sento anche tanta forza di volontà che sicuramente è un ottimo punto di partenza.
Mi sembra evidente che sia presente un problema di relazione con le figure femminili, ma anche con le figure maschili (suo padre sostanzialmente l'ha lasciata in balia di sua madre risultando assente rispetto le sue necessità). Al contempo emerge forte una scarsa autostima. In pratica è necessario affrontare il suo mondo relazionale a 360 gradi, partendo dalla relazione con sé stessa, allargandosi a quella con le figure di accudimento (materna e paterna) e poi a quelle sociali. Questo per poter rafforzare il suo Io e metterlo nelle condizioni di poter gestire il mondo emotivo derivante dalle relazioni con sé stessa e con gli altri. Per fare tutto questo è necessaria una terapia che va nel profondo, che arriva nel suo mondo interno e lo faccia esprimere liberamente. Per questo le consiglio un percorso di tipo dinamico.

Dott. Andrea Brizzi

Dott. Andrea Brizzi Psicologo a Velletri

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19 GEN 2022

Salve Valeria, immagino la sua difficoltà e il carico emotivo che si mette "nel suo zaino" e se lo porta sempre con sè. Penso che lei abbia una possibilità cioè quella di prendere ad uno per uno i suoi pesi e vederli da vicino. Che significato hanno per lei? e per la sua famiglia? credo che un percorso sistemico familiare le possa permettere di individuare i troppi "pieni" della sua famiglia come anche i troppi "vuoti".
Le auguro il meglio
Resto a disposizione
Dott.ssa Fabiana Marra

Dott.ssa Fabiana Marra Psicologo a Lecce

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19 GEN 2022

Carissima Valeria,
mi dispiace molto per la situazione che hai vissuto e per come ti senti.
Tuttavia ho anche intravisto che una piccola parte di te ha una visione positiva della ragazza che sei:solare, spigliata, di bell'aspetto che cerca di non creare problemi agli altri.
Migliorando la visione che hai di te stessa riuscirai a migliorare la qualità delle relazioni interpersonali e migliorerai la qualità della tua vita.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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19 GEN 2022

Buongiorno, dall esperienza in studio ho appreso che se quando un bambino è piccolo le persone a cui siamo legati che si prendono cura di noi ci trattano da scemi, quel bambino senza volerlo ma per un adattamento creerà o si troverà a entrare involontariamente in relazioni in cui da agio con i suoi modi di essere trattata in quel modo che inconsciamente richiama il desiderio di affetto e protezione. La buona notizia è che la presa di coscienza e l esperienza delle potenti conflittualità emotive che si nascondono dietro queste modalità vanno a risolvere quei modi di relazionarsi che creano sofferenza. Le consiglio un percorso con un terapeuta della famiglia delle terapie esperienziali.

Dott. Andrea Caso Psicologo a Napoli

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19 GEN 2022

Gentile Valeria, mi dispiace per il disagio di cui racconta. La domanda che mi viene da pormi è: quanto si fida di sé stessa? Quando un genitore tende ad essere screditante è possibile che una parte di noi (più o meno consapevolmente) ci creda davvero alle cose che il genitore ci dice con il risultato che si inizia a dubitare di sé. Gli altri questo dubitare di sé lo percepiscono e, chi ha tendenze prevaricanti, può giocare con questa insicurezza sentendosi autorizzato/a a criticare e giudicare.
La seconda domanda è: come reagisce quando le persone la trattano male?
Lo chiedo perché le nostre reazioni possono influenzare l'altro su come deciderà di trattarci la prossima volta. Quanto più ci si fida di sé tanto più si riesce a mettere dei limiti chiari ai comportamenti degli altri.
In caro saluto, Luisa Fossati

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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19 GEN 2022

Cara Valeria,

pare che la definizione che, a partire da sua madre, le è stata attribuita poi da amici e partner, abbia profondamente segnato la sua autostima e fiducia in se stessa.
Stia certa che le denigrazioni subite poco hanno a che vedere con lei, quanto con chi gliele ha riversate senza rispetto.
Tuttavia, la invito a iniziare un percorso di conoscenza di sé, in modo da riattivare le sue preziose risorse, accrescere l'autostima, l'assertività e la fiducia in se stessa e nelle sue capacità.
Sono a sua completa disposizione, anche online.
Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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19 GEN 2022

Salve Valeria, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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