Non capisco cosa devo fare o come cambiare
Buonasera,
espongo il mio problema. cercando di non essere prolisso..spero.
Premetto che ho vissuto le poche mie storie "serie" una volta finite come una sorta di trauma.
La prima a 16 anni, la seconda a 25 e ora questa. Ma se per le altre diciamo mi "giustifico" per quest' ultima non riesco a capire e capirmi..
Ora ho 34 anni, ho conosciuto questa ragazza 3 mesi fa. Dopo due settimane mi dice che vuole star sola, era appena uscita da 6 mesi da l ultima sua relazione (dalla quale ha avuto una bella bambina)ed è spaventata nel ricominciare soprattutto perchè ora è mamma (e posso capirlo). Dopo 10 giorni torna. Ricominciamo a frequentarci. E tutto va bene. Stiamo bene insieme, ci sono ovviamente cose da "rodare" ma a detta di entrambi va tutto bene. (anche se consapevoli che stiamo andando un po troppo veloci). Lei comincia a chiamarmi amore, a dirmi che era da una vita che aspettava qualcuno come me (non era la prima a dirmi ste cose,cosi presto poi.. il problema che stavolta ci ho creduto), che vorrebbe crescere sua figlia con me e
via dicendo (mi chiedeva di svegliarla la mattina, mi chiedeva consigli,per lei e per la figlia, mi parlava di tutto, mi diceva che pensava sempre a me). Mi fa conoscere sua figlia, mi fa andare a casa sua, lei viene da me (io abito ancora in famiglia, dato che la situazione è difficile e i miei dipendono da me economicamente in gran parte. madre invalida, fratello pure,compagno di mia madre che porta a casa poco nulla). Lei conosce la mia situazione, sa che è difficile,e che soldi ne ho pochi, ma lei mi dice che ha imparato che dei soldi non se ne fa nulla, vuole qualcuno che ami lei e sua figlia e che si prenda "cura" di loro. (e io ci credo). Alche il mese scorso, dopo una bellissima serata, a detta soprattutto sua, passata insieme tutti e tre, cominciano i problemi.
Già dal giorno dopo comincia ad essere un po distaccata, come la prima volta dice di aver "da fare", e io mi dico "ecco, scappa ancora", ma lascio andare le cose (anche se un po risentito, cominciavo già ad avere paura che se ne andasse) Dopo una settimana di "scuse" o a questo punto tali( sto male, non voglio che mi vedi cosi, i parenti etc etc) ci vediamo (io in quei giorni le scrivevo, che non doveva sentirsi giudicata da me, o un peso o cose simili.
Lei vive con il senso di colpa di non essere all altezza di nulla, colpa della sua insicurezza e della madre purtroppo,e ogni volta che "sbaglia" chiede scusa o si blocca a seconda del caso), ci vengono le lacrime agli occhi tutti e due, ci siamo emozionati nel rivederci dopo tanto, sto li un po con lei e con la figlia e me ne vado.
Il giorno dopo sarebbe stato il nostro "piccolo anniversario", lei aveva cena con colleghi ma mi disse che almeno ci saremmo visti anche solo poco. Ma alla fine dice che non si era accorta del tempo (palesemente una scusa, perché già sapeva..) e infatti da li non la vedrò più.. Dice di non sapere cos'ha, che vuole star con me, che io ho tutto quello di cui lei ha bisogno, ma la spaventa, non è
abituata a certe cose, certe attenzioni, qualcuno cosi presente per lei e per sua figlia ( l ex diciamo che non è ne un compagno ne padre modello da quel che ho visto e saputo,e nelle sue precedenti storie è stata tradita, picchiata, usata, messa da parte), ha paura che sua figlia si affezioni e che anche lei si affezioni troppo a me, per poi vedere finire tutto di nuovo.. Io da li comincio a sbagliare, entro in panico.. Le scrivo, ogni giorni, tanto, cercando di rassicurarla, di farsi forza, di credere in noi, anche se è difficile e spaventa il come ci siamo avvicinati cosi presto, ma che non vuol dire che sia sbagliato.. Ma lei l unica cosa che continua a dire è che vuole star sola con sua figlia.. Io peggioro, comincio a piangere, comincio a rivivere le stesse emozioni di quanto avevo 16 anni, e mi spavento ancora di più. Nel contempo aumentano i problemi miei personali. Stipendio mancato, gatto da operare, preoccupazione per i soldi, notizia che uno dei miei fratelli gli hanno trovato un piccolo tumore al rene (mia madre è cirrotica e diabetica con tre interventi alle spalle e l altro fratello ex leucemico)..sprofondo..sempre di più.. e comincio ad andare oltre con lei. Divento quasi ossessivo, anzi, tolgo il quasi. Ne sono consapevole, ma non riesco a non scriverle (non sono mai andato a cercarla o altro, questo no, salvo averle lasciato il regalo di natale per lei e la figlia fuori dalla porta )comincio ad essere geloso, a pensare che abbia un altro, e via dicendo (lei, aggiunse un nuovo "amico" conosciuto sulla chat dove ci eravamo conosciuti noi, dicendo però che lo faceva per l amica, ma io in quel momento non avevo proprio la forza e la lucidità per crederle,anche se mi ha giurato che non era nessuno e che lei non aveva nessun altro)..e io peggioro.. fino al culmine di comportarmi da 13 enne e spacciarmi per un altro per vedere se davvero non stava su quella chat per lei..ma io in quel momento non connettevo più..ero stremato da tutto.. Le riporto le sue cose a casa. I miei messaggi continuano..purtroppo. Non riesco a farmene una ragione. Lei continua a dire che non sa cos'abbia e che vuole stare per i fatti suoi, e di lasciarla in pace. Duro 3 giorni e le riscrivo, con gli stessi risultati. Arrivo al punto di chiudere tutti i miei account, e di cambiare numero (non sapevo più cosa fare..davvero, mi sentivo in colpa per il peso ulteriore che le stavo dando e mi sentivo impotente con me stesso nel non reagire e fare la cosa giusta. Ma dopo 5 giorni le scrivo di nuovo. Almeno stavolta nulla di che.. le spiego che avevo cambiato numero e via dicendo, anche se sapevo che a lei non interessava più..E lei ovviamente legge (whatsapp) ma non risponde. Allorché sotto consiglio le scrivo che credo sia il momento di ridarmi le mie cose. Ma lei non risponde per due volte nell'arco di 3 giorni. Altro crollo mio, venerdì scorso.. Sono ancora a pezzi per tutti i miei problemi e mi sento impotente nel non poter far di più, oltre al peso che mi porto da anni nel vedere di non potermi fare una vita per me e vedere un futuro dove posso pensare a me e crearmi qualcosa di "mio"..,non ho amici, e l unica con cui di solito parlo non poteva..e allora scrivo a lei..chiedendo scusa,ma che non sapevo a chi scrivere e avevo bisogno di parlare..e mi sfogo..tirando fuori tutto (nulla che riguardasse la situazione con lei) ma lei ovviamente legge e basta ( lo capisco) Il giorno dopo però in un momento di lucidità e voglia di andare avanti per la mia strada le richiedo nuovamente le mie cose. Lei dice ok te le riporto domani, ma nulla..e me lo aspettavo.
E Arrivo ad oggi.. con la speranza che da un lato lei non voglia darmi le mie cose per avere un "motivo" (stupidamente pensando cosi) per non tagliare i ponti. Dato che alla fine "in teoria", lei mi vuole bene e ci tiene a me (fino a settimana scorsa per lo meno cosi mi disse).
Ma che le sue paure, il giudizio dei genitori(dato che non "DEVO" andare a casa sua,e che di sicuro hanno influito, soprattutto quello dispotico della madre), il giudizio sempre negativo che ha di se, il fatto che io ora sono un "problema" per lei e sua figlia (so di non essere io in quanto io il problema, ma la figura che rappresento), il fatto che io ho tanti problemi gia di mio e lei non vuole portarmene di più, le impediscono di portare avanti la storia.(e queste sono mie supposizioni dato che ad oggi ancora non l ho ne mai vista di persona,ne sentita telefonicamente, e lei non mi ha detto più del "voglio stare per i fatti miei" e "sei un problema per me e mia figlia" ). E dall 'altra il pensiero che alla fine, un po' per lei, e un po'per il come mi sono comportato io negli ultimi 15 gg, non ne vuole proprio più sapere. Ma allora mi chiedo: perché non portarmi le mie cose subito, gia a natale quando mi disse che il regalo non poteva accettarlo? perché non bloccarmi o non rispondere ai miei messaggi (non l ho mai chiamata)? Che senso ha? possibile che nonostante non ne voglia più sapere nulla di me non si decida a chiudere tutti i ponti (preciso che le mie cose, non sono regali, quelli non li voglio, ma cose non mie che le avevo prestato, altrimenti non chiedevo nulla),non capisce che cosi mi da ancora speranze?
E arrivo al punto (sono stato prolisso..come al solito)
Come può essere che io mi sia "distrutto" cosi? com'è possibile sapendo che stavo sbagliando ad "ossessionarla" non sono riuscito a "controllarmi"?
So di essere una persona molto emotiva ed istintiva,e che le poche volte che lascio entrare qualcuno nella mia vita (3), vengo stravolto sotto sopra,e che tendo ad appoggiarmi emotivamente troppo; ma cavolo, per una storia di nemmeno 3 mesi(che alla fine non sono nemmeno 2 se vogliamo vedere), proprio non capisco.. So di avere cose irrisolte dentro, di essere insicuro,ansioso; che i motivi principali del mio malessere di vivere sono il sentirmi intrappolato in qualcosa che non ho scelto, (ma che per responsabilità e amore sopporto, come tanti, alla fine non mi sento ne una vittima ne altro), il non vedere possibilità per me, e il non vedere la possibilità di essere amato. Ma non capisco davvero come sia possibile..
Ringrazio per chi abbia avuto il tempo di leggere e arrivare fino in fondo..