Non capire la persona che ti piace nonostante tu voglia fare lo psicologo!
Salve a tutti, vi spiego la situazione: sono un ragazzo di 18 anni uscito 5 mesi fa da una relazione di 1 anno e 8 mesi che ha incontrato 3 settimane fa una ragazza, Matilde, uscita 2 mesi fa da una relazione durata 7.
Tra di noi è subito stata chimica e al terzo appuntamento ci siamo baciati, abbiamo stretto quindi un implicito patto di frequentazione più profonda dell'amicizia, tendente verso una relazione amorosa.
Mi ha già presentato i suoi e nonostante abbia tanti amici maschi con cui esce e sia dichiaratamente bisessuale ha più volte specificato che gli piaccio e che lei vuole frequentare solo me.
Pochi giorni fa' pero' mentre eravamo in intimità (niente di che) ho pronunciato in una frase la parola "noi" (senza nemmeno intendere come coppia) e mi ha confidato che le metteva ancora molta paura l'dea di avere una relazione, o che le ricordava cose non belle, alludendo alla relazione terminata repentinamente col suo ex 2 mesi prima in cui, per altro, aveva perso la verginità.
Io tento di ascoltarla e capirla sempre e comunque, così le ho chiesto cosa volesse dire tutto ciò in mia funzione, cosa dovesse causare? (chiudere, vederci come amici) Così lei mi ha risposto che non lo sapeva, ma comunque facendomi intendere che lo dove non la baciavo o non le stavo accanto non lo gradiva.
Mi sono preso una pausa di una settimana per pensare e mettere in ordine la testa facendo un po' di sana introspezione. A 3 giorni dalla pausa che doveva durarne 7, oggi mi sono presentato a casa tua per farle una piccola sorpresa che mi sembra abbia gradito.
Abbiamo parlato, ci siamo baciati e ad un certo punto siamo ritornati sul discorso.
Mi ha confidato che pensare ad una relazione la spaventava, che andando avanti lei abbia l'incapacità di darmi tutta se stessa e che quindi era confusa perchè andando avanti non avrebbe rispettato ne lei ne prima di tutto me stesso.
Più volte le ho proposto di chiuderla, di decidere di mandare tutto a quel paese, oppure di scegliere di continuare senza aspettative, opzione che ho suggerito io comprendendo il suo stato di ansia e pressione nello scegliere che fare.
Infine abbiamo deciso quest'ultima opzione.
Io ora mi trovo però davvero inquieto e in ansia, perchè non so come gestire questa situazione perchè volga al meglio e non so che "percorso terapeutico" intraprendere per farle capire che può ancora avere fiducia in un'altra persona come partner, che di me si può fidare e che non la tradirò.
Ringrazio calorosamente tutti gli EROI (perchè è questo che siete voi psicologi) che hanno avuto la voglia di leggere tutto questo papiro e gli esorto a stilare un piano terapeurico, di aproccio o relazionale che potrebbe fare al caso mio, in ogni cosa, qualunque consiglio è ben accetto,
grazie mille Eroi, continuate così.