Noia e relazione di coppia

Inviata da Lisanna · 26 nov 2012 Terapia di coppia

15 anni di vita insieme, tra matrimonio e convivenza, un figlio di otto anni, lavoro casa genitori anziani... Insomma, una vita normale. Io ci sto bene, mio marito invece pare non ce la faccia più. Tutto lo annoia, tutto lo stufa (perché è sempre tutto uguale), questa vita così "normale" non gli va più. Se gli chiedo quali sono le sue necessità, come fare per migliorare questo rapporto che a parere suo è in agonia, non sa rispondere. Sa solo che così "non è più disposto ad andare avanti". Mi ha proposto una terapia di coppia, ed io sto temporeggiando perché non sono molto d'accordo. Mi sembra di avere a che fare non con un uomo di quarant'anni ma con un adolescente (io mai sarò così! Io sì che....). Quando gli propongo qualcosa di diverso -nel limite delle nostre possibilità ovviamente- il suo entusiasmo è pari a zero: glielo faccio notare, ha il coraggio di dire che ho ragione ma che lui non intendeva un week end o un viaggio o un concerto (o altro) una volta ogni tanto, lui intende "proprio cambiare tutto". Si lamenta che la nostra vita è solo routine, ma non vedo come potrebbe essere altrimenti con le "incombenze" che ci siamo scelti o che siamo stati obbligati a sceglier (fliglio, lavoro, ecc). A sentir lui, dovremmo fare "qualcosa di diverso perché stiamo diventando come le coppie vecchie, sposate da un milione di anni che oltre al rincaro della luce e al mutuo non sanno cosa dirsi". Molto bello e poetico, per carità, ma... la realtà è un'altra cosa. Non so se seguirlo (e andare in terapia anch'io) o se trattarlo da "ragazzino viziato"... Grazie.

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Miglior risposta 27 NOV 2012

Cara Lisanna, innanzitutto suo marito le sta chiedendo ascolto e, cosa non da poco, le sta proponendo una terapia di coppia; iniziativa, mi creda, davvero molto rara da parte dei mariti.
Il fatto che lei non percepisca la stessa necessità, lo stesso tormento, non significa che il disagio di lui debba essere sottovalutato. Perchè interpretare come atteggiamento adolescenziale tutto ciò? Sembrerebbe dalle sue parole che si sentisse come l'unica nella coppia a sobbarcarsi il peso dei doveri e delle responsabilità che normalmente hanno gli "adulti" lasciando trasparire anche lei, Lisanna, insoddisfazione per una condizione che considera immodificabile. Ma perchè? Chi l'ha detto che l'essere adulti e carichi di responsabilità debba necessariamente essere incompatibile con "ventate di leggerezza adolescenziale"? Se scelte consapevolmente e responsabilmente, dette ventate possono rivelarsi ossigeno per l'individuo e per la coppia, mi creda. Accolga la richiesta del suo uomo, potrebbe avere delle sorprese. Cordiali saluti. Dott.ssa Sabina Orlandini

Dott.ssa Sabina Orlandini Psicologo a Torino

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29 NOV 2012

Gentile Lisanna,
spesso accade che nonostante la vita insieme e la condivisione quotidiana, i vissuti e i sentimenti diventino tanto diversi da risultare inconciliabili. I vostri punti di vista appaiono realmente opposti e la fatica a venirsi incontro sembra diventare reciproca nel rifiutare ciascuno un'iniziativa dell'altro. In situazioni simili un percorso di coppia può essere di aiuto nel darvi la possibilità di esprimere e comunicare aspetti della vostra quotidianità su cui riflettere insieme ad un professionista competente, che sia in grado di supportarvi nel capire quali siano le difficoltà attuali e trovare nuove risorse di coppia su cui puntare per il futuro. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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28 NOV 2012

Buonasera Lisanna, mi ha colpito il suo racconto; pare sia stato scritto da una donna molto stanca, caricata da molte responsabilità, la casa, il lavoro, i figli, i genitori anziani. E suo marito che le dice che vorrebbe cambiare tutto, ma non sa come fare. Forse avete già provato a percorre delle strade che cambiano un pò la routine che ha il vantaggio di essere rassicurante e indispensabile, ma alle volte poco creativa. Una persona esterna in una terapia di coppia potrebbe aiutarvi a parlare, a discutere delle vostre difficoltà, ma anche delle vostre risorse, dei vostri desideri, dell'area del piacere e magari, vi permetterebbe di ritrovare il motivo per il quale vi siete scelti.
E' una possibilità!
A presto!
Dott.ssa Claudia Giangregorio

Dott.ssa Claudia Giangregorio Psicologo a Milano

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28 NOV 2012

Da quanto si può evincere tramite poche righe, Lisanna, pare che suo marito stia cercando di comunicarle una difficoltà che sente nel rapporto di coppia, che non sia semplicemente “fare un viaggio oggi e domani ricominciare come prima”. Di qualunque cosa si tratti, definire il suo comportamento “viziato”, purtroppo non la aiuterà ad affrontare la situazione. Credo che proprio il riconoscere l’esistenza di un problema e il cercare la maniera giusta per superarlo (come la proposta della terapia di coppia), le dimostrino l’importanza e la volontà di suo marito di analizzare questo disagio. Probabilmente, al di là delle lamentele che lei reputa “adolescenziali”, le sta proponendo un cambiamento, un modo per rimettere la vostra unione al centro dell’attenzione. E questo per non rischiare di appiattire una relazione speciale. Ciò comporterà rimettere in discussione alcune cose che negli anni si sono assestate in un certo modo, ma allo scopo di stare meglio da soli, e soprattutto insieme. Ora sta a lei capire se e quanto voglia rimettersi in gioco, oppure aspettare che suo marito trovi da solo la strada per sentirsi meglio. Si prenda il suo tempo per decidere, senza avere fretta, ma valutando bene la situazione e riservando a uno spazio d’ascolto a voi due e al vostro rapporto. Tanti auguri.

Dott.ssa Michela Vespa Psicologo a Roma

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27 NOV 2012

Gentile Lisanna,
trattare da "ragazzino viziato" suo marito può voler dire non tenere in dovuta considerazione l'appello al cambiamento che lui sta tentando di comunicarle. Forse è proprio giunto il momento di ascoltare anche l'altro, accogliere le sue esigenze, vedere se è possibile crescere insieme oltre i doveri. Trattenere l'altro sperando che passi, che sia solo un momento di noia, può col tempo rivelarsi infruttuoso e può caricarvi non più solo di noia ma di rancore e ulteriore insoddisfazione. Accolga la richiesta di suo marito che invece di escluderla vuole lavorare con lei per il vostro rapporto.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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27 NOV 2012

Le tue perplessità mi sembrano comprensibili cara lisanna, più che necessità mi chiedo quali potrebbero essese i suoi ed i vostri desideri... sulla psicoterapia penso che potrebbe essere un momento per riflettere e dirsi delle "cose" che altrimenti non vi dite
a sua disposizione

Dott. Massimo La Torre Psicologo a Palermo

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27 NOV 2012

Carissima, da quello che dici emerge chiaramente il tuo desiderio di continuare con tuo marito, del resto lui sottende lo stesso desiderio ma manifesta un disagio per quanto riguarda il vostro rapporto, probabilmente routinario ed inoltre vuole coinvolgerti in un percorso terapeutico assieme. Ebbene, ne deduco che tu abbia delle resistenze da mettere in discussione in quanto, quando la propria esistenza si intreccia con quella di un altro non si può prescindere dalla convergenza .Allora coraggio, cerca di fare qualcosa di nuovo, inizia a metterti in discussione insieme con lui in un contesto psicoterapico, non ci sono alternative. Auguri .
Dottssa Carla Panno psicologa-psicoterapeuta di Milano

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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27 NOV 2012

Buongiorno Lisanna, suo marito le sta segnalando un malessere ed una insoddisfazione in seno alla vita familiare e di coppia, contemporaneamente le chiede di provare a ritrovare benessere ed entusiasmo attraverso delle sedute di coppia... non e' male come 'apertura'... io le direi di accettare e cercare un professionista competente che vi possa aiutare a superare questo momento di difficolta'...
La saluto, Dott.ssa R.M. Scuto

Dott.ssa Rosa Michela Scuto Psicologo a Pontedera

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27 NOV 2012

Cara Lisanna,
capisco il suo disagio e la diffidenza rispetto alla richiesta di suo marito, che lei interpreta come un tentativo adolescenziale di non accettare le responsabilità della vita matura. Io le suggerisco però di leggere, nella proposta di suo marito di affrontare, insieme, una terapia di coppia, un tentativo di ritrovare anche la gioia dello stare insieme, la complicità, qualche elemento di vivacità in un rapporto stabile e contenuto entro limiti prevedibili. Vedrei cioè questa proposta in modo positivo e intraprenderei con fiducia questo percorso. Le faccio i miei migliori auguri, in bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Blarzino

Dott.ssa Valeria Blarzino Psicologo a Cesenatico

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27 NOV 2012

Cara Lisanna, io lavoro con le coppie da diversi anni e quello che posso dirle e' che avete ragione entrambi. Può succedere (e succede) che i rapporti arrivino ad uno stallo, i bisogno cambiano. Da quello che scrive suo marito ha voglia di mettersi in discussione insieme a lei, di vedere se c'è un altro modo di stare bene insieme. Lei, al momento non sente la motivazione a lavorare su di voi, a impegnarsi in un percorso che potrebbe anche essere faticoso. Effettivamente c'è sempre uno che spinge di più dell'altro verso una terapia, ma per esperienza le dico onestamente che la terapia da buon esito (e anche questo succede!) solo se entrambi sentono utile avere uno spazio libero in cui potersi dire molte cose, esprimere emozioni di qualsiasi tipo e ascoltare cosa l'altro veramente pensa.
A volte succede che si ha solo un po' di paura... paura di "andare a vedere cosa c'è sotto", paura di scoprire chissà che, o paura dei cambiamenti.
Si prenda un po' di tempo per valutare, si informi(come ha fatto oggi scrivendo qui) e si ascolti. Quanto crede nel suo matrimonio, quanto si fida di suo marito e di se stessa? Mi sembra che aver condiviso la sua esperienza e i suoi pensieri con il suo post sia un bel punto di partenza.
In bocca al lupo
Maria Francesca Basoni

Dott.ssa Maria Francesca Basoni Psicologo a Milano

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27 NOV 2012

Gentile signora Lisanna,
per risolvere praticamente la situazione difficile e complessa in cui sta vivendo il consiglio è quello di esporre il tutto ad uno psicoterapeuta. Andare assieme la prima volta è utile. Lo psicoteraputa dopo aver sentito entrambi e la storia della coppia da due punti di vista diversi proporrà o incontri singoli individuali o terapia di coppia. Non vedo altri esiti
dr Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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27 NOV 2012

Salve Lisanna,
il fatto che suo marito si è aperto con lei facendole notare quanto in questo momento la "routine" gli sia stretta e il suggerimento di intraprendere una terapia di coppia è un'ipotesi su cui ragionare e non scartare a priori. Non è facile mettersi in gioco,specie davanti agli altri, ma il fatto di volerlo fare è senz'altro una dimostrazione dell'amore che prova per lei. Ci pensi.
Dott.ssa Irene Olivi.

Irene Olivi Psicologo a Seravezza

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27 NOV 2012

Gentile Lisanna, la terapia di coppia può aiutarvi moltissimo a fare uscire i vostri bisogni e difficoltà, per cui non indugi e inizi insieme a suo marito una terapia di coppia!
Auguri!

Dott.ssa Angela Virone Psicologo a Agrigento

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