Sono Vincenzo ho 24 anni e non riesco più a trovare un senso alla vita , non riesco più a studiare e sentire quello che mi piace , è come se fosse tutto grigio . Ho sempre avuto problemi di autostima , sempre pensato di essere diverso , sensibile , di dovermi sforzare più degli altri per farmi accettare e purtroppo la mia famiglia è molto povera quindi mi sento molto limitato e inferiore in diversi contesti sociali ma me la sono sempre cavata . Dopo alcuni eventi relazionali ho iniziato a soffrire un periodo di forte ansia edulcorato da frequenti attacchi di panico , ho provato a lottare per uscirne , sono andato in terapia ma adesso non ci riesco più , non faccio altro che infangarmi con sensi di colpa e disistima , vedo le persone e tutto il mondo come fossero solo oggetti destinati a diventare polvere , non riesco più a credere in nulla . Ho una tremenda paura che sarà sempre così , che rimarrò per sempre in questa condizione , senza mai avere una stabilità
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6 LUG 2020
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Salve Vincenzo,
credo che sia difficile rispondere a questa sua situazione in maniera concisa, ma tenevo ad evidenziare i punti di forza che ha mostrato nella sua descrizione. Lei dice di aver sempre avuto difficoltà in diversi ambiti e nonostante questo se l'è sempre cavata. Sicuramente le situazioni negative che ha visuto, nonostante i suoi sforzi, l'hanno portata ad avere una visione sempre peggiore del modo e credo che l'ansia e l'attacco di panico non siano i problemi primari, ma secondari a tutto il resto. Sarebbe utile quindi affrontare le sue difficoltà da un punto di vista personologico piuttosto che sintomatico.
Il fatto che lei abbia iniziato un percorso di psicoterapia e che continui a chiedere sostegno, mostra la sua voglia di andare avanti e di uscire da questo stallo, lo tenga sempre bene in mente. Continui a perseguire questo obiettivo, continuando una terapia che si adatti più a lei. Cambiare la chiave di lettura del mondo è possibile, anche se sicuramente molto impegnativo.
Dott.ssa Sabrin Amer
6 LUG 2020
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Buongiorno Vincenzo,
Che cosa è successo alla terapia?
Prende qualche farmaco?
Da una parte le sue parole fanno pensare ad un ritiro ( dalle relazioni, dalla vita); dall’altra invece c’è una richiesta, come se lei si protendesse verso gli altri con una domanda che cerca risposta.
Il nichilismo è una sorta di Conte Ugolino che si alimenta dei suoi figli in un circolo senza fine. A differenza del personaggio della Divina Commedia, il nichilismo prova un certo gusto a distruggere tutto.....anche le terapie. Se questo è ciò che è successo a lei, corra ai ripari e contatti uno psicoterapeuta. Quello di prima o un altro; l’importante è che sia un professionista qualificato.
Dott Giuliana Gibellini, Psicologa Psicoterapeuta, specialista in Psicologia Clinica
6 LUG 2020
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Buongiorno,
Da ciò che dice intuisco che si trova in una fase depressiva e credo che la paura di rimanere bloccato di cui parla è un incentivo in più per affrontare il problema da un punto di vista terapeutico. Purtroppo le terapie non possono risolvere problematiche complesse in un clic, è necessaria molta pazienza..ma credere fermamente nel percorso la ripagherà nel tempo di tutto il dolore che avrà dovuto affrontare. Magari ha sospeso la terapia perché quel tipo di percorso non faceva al suo caso.. resto a disposizione se avesse intenzione anche di fare delle consulenze online.
Dott.ssa Comi