Nel 2023 ho perso la mia mamma
Vo avanti ma duramente senza la mia mamma non saprei come tirarmi su sempre giù di morale nonostante sia passato due anni ma non mi è andata giù la sua morte in ospedale
Vo avanti ma duramente senza la mia mamma non saprei come tirarmi su sempre giù di morale nonostante sia passato due anni ma non mi è andata giù la sua morte in ospedale
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Caro Oscar, elaborare il lutto per la perdita di un genitore è estremamente difficile. Anche dopo 100 anni, la ferita può restare indelebile nel cuore. A volte, ciò che fa davvero la differenza, è concedersi il tempo e lo spazio per vivere il dolore nella sua totalità: cercare di mostrarsi sempre forti o imporsi un tempo per superarlo rischia di trasformarsi in un'illusione, soprattutto se la sofferenza è ancora viva e intensa dentro di lei.
Le consiglio di cercare supporto nelle persone a lei vicine (come familiari e amici), ma, se lo ritiene opportuno, anche di valutare l’aiuto di un professionista. Uno psicologo potrebbe accompagnarla in questo delicato processo di elaborazione, offrendole strumenti e sostegno- o anche, banalmente, uno spazio sicuro per poterne parlare liberamente.
Non conosco le circostanze della scomparsa di sua madre né se sia stata una morte improvvisa o meno, ma in ogni caso, perdere un genitore è un evento profondamente doloroso a cui non si è mai totalmente preparati, che merita di essere affrontato con serietà, cura e accoglienza.
Le auguro ogni bene. Si conceda il tempo necessario per accogliere questo dolore in tutte le sue sfumature.
Dott.ssa Fabrizia Ferrara
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Buongiorno Oscar,
É comprensibile che lei stia soffrendo per la perdita di sua madre. Questo dolore può essere amplificato dal fatto che la persona cara sia mancata in ospedale. Gli aspetti freddi dell’istituzione possono acuire a volte il dolore psichico, soprattutto quando non si è potuti stare vicino alla persona prima dell’evento luttuoso. Quindi sarebbe necessario per lei parlare con qualcuno che la possa aiutare in chiave narrativa. La narrazione infatti consente di rappresentare e il rappresentare nella condivisione con qualcuno con cui si entra in relazione conduce all'elaborazione delle rappresentazioni che porta dal dolore alla sofferenza. La sofferenza è già un altro livello del sentire, ovvero è un’esperienza percettiva di sè e dell’altro che si è perso, la quale ha caratteristiche calde e più intime, nel senso che riguarda un essere insieme alle immagini vissute insieme che nutrono l’affettività di chi elabora la perdita.
Pertanto le consiglio caldamente di intraprendere un percorso di colloqui per elaborare il lutto.
Dott. Pietro Salemme
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Mi dispiace davvero per la tua perdita. La morte di una madre è un dolore profondo, e non c'è un tempo prestabilito per affrontarlo. È normale che, anche dopo due anni, tu possa sentirti ancora sopraffatto dal dolore e dalla tristezza. Ogni persona vive il lutto in modo diverso, e non c'è una ‘giusta’ o ‘sbagliata’ risposta a come ci si sente. A volte, è importante permettersi di sentire e di riconoscere quei sentimenti, piuttosto che cercare di ‘superarli’ troppo in fretta. Potrebbe essere utile parlare di questi sentimenti in un contesto sicuro, magari con il supporto di un professionista, per esplorare il modo migliore per affrontare il dolore e trovare modi di onorare la tua mamma mentre impari a vivere con questa perdita.
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Buonasera Oscar ,
Capisco quanto sia dolorosa la perdita di una figura importantissima come quella della mamma e quanto possa condizionare la propria esistenza al punto da non avere più le forze di reagire .
Credo sia molto importante non chiudersi e condividere la propria sofferenza, per imparare piano piano ad affrontare il presente con un po' più di sicurezza e speranza.
Rimango a sua disposizione se ne vuole parlare più approfonditamente.
La saluto cordialmente.
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Buonasera Oscar,
Capisco quanto sia difficile elaborare la perdita di una figura importantissima come quella della mamma, e quanto il dolore possa bloccare e fare sembrare la vita senza significato, però è importante
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Gentile utente, comprendo il suo dolore e le sono vicina. Il lutto presenta diverse fasi che si susseguono fino ad arrivare
ad una "serena" accettazione dell'evento, con l'interiorizzazione dei ricordi positivi della persona cara che non è più con noi,
ma che noi sentiamo dentro di noi. Evidentemente, c'è bisogno di un supporto per elaborare questo doloroso accadimento.
La terapia elettiva per l'elaborazione del lutto è L 'EMDR. Le suggerisco di iniziare un percorso con uno Psicoterapeuta
EMDR per affrontare il suo disagio e ritrovare la serenità. Rimango a disposizione, senza alcun impegno, per eventuali ulteriori
consigli e approfondimenti. Dott.ssa Daniela Noccioli
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Buongiorno Oscar,
L'elaborazione del lutto di un genitore è molto complessa, dipende anche dal legame di attaccamento creatosi.
Nelle prime fasi non si realizza la scomparsa in modo completo, dopo, si avverte nella mancanza dei piccoli gesti quotidiani che subiscono delle inevitabili modifiche.
Si avverte un senso di solitudine nonostante amicizie, colleghi di lavoro e propri interessi ma sembrano magare le radici che rendono l'individuo sicuro.
Visto ormai che son passati due anni, le consiglio di rivolgersi ad un psicologo che le offra supporto per elaborare questa difficile esperienza di vita.
Resto a disposizione per qualsiasi informazione e/o chiarimento.
Dott.ssa Federica Zunino
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Sento il tuo dolore e la tua fatica. La perdita di una madre è un'esperienza profondamente difficile, che cambia la vita per sempre. Non importa quanto tempo sia passato, il dolore può essere ancora molto vivo.
Vorrei dirti che è assolutamente normale sentirsi giù di morale, soprattutto dopo una perdita così grande. Non c'è un modo "giusto" di elaborare il lutto e non c'è un tempo limite per il dolore.
Permettiti di sentire il dolore, la tristezza, la rabbia... qualsiasi emozione tu stia provando. Non giudicarti per questo, sono tutte reazioni umane e comprensibili.
Se ti senti sopraffatto, parlane con qualcuno di cui ti fidi: un familiare, un amico, un professionista (uno psicologo aiuta a gestire e affrontare il lutto). A volte, condividere il proprio dolore con gli altri può aiutare ad alleggerire il peso.
Ci sono anche gruppi di auto mutuo aiuto per persone che hanno subito una perdita. Parlare con persone che hanno vissuto esperienze simili può farti sentire meno solo e più compreso.
Ricorda che sei forte e che ce la puoi fare. Ma non devi affrontare questo dolore da solo. Chiedi aiuto se ne hai bisogno.
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Buon pomeriggio Oscar,
Quando si vive un lutto cosi importante a volte non si sa proprio da dove iniziare, il tempo scorre, i piedi camminano ma la mente si arresta lì in quel vissuto.
Spesso infatti ci si concentra sull'aspettativa che il lutto va superato, ma è li che si alza la barriera emotiva perche l'emozione, il vissuto, cosi come il lutto vanno attraversati e rielabolati.
Sicuramente un percorso psicologico le sarà di aiuto, la terapia la aiuterà a ripercorre in un contesto sicuro le sue emozioni permettendole di trovare le risorse interne per elaborare il suo vissuto.
Un saluto,
Dott.ssa Esterina Di Gioia
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Caro Oscar,
elaborare un lutto non è semplice. C'è chi cerca di scappare, chi cerca di insabbiare, chi si strugge nel dolore.
Nessuno insegna come fare, questo perchè ogni persona ha modalità e necessità diverse.
Per questo è di grande aiuto affrontare questi difficoltà con un professionista che possa sostenerla ad integrare questo lutto e poter vivere meglio.
Rimango a disposizione,
un abbraccio
☽ Dott.ssa Valeria Carbone
Psicologa - Consulente sessuologa - Counselor professionista
Torino e online
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Ciao e grazie per aver condiviso il tuo vissuto.
La perdita di una madre è un’esperienza profondamente dolorosa, e due anni possono sembrare tanto o poco a seconda di come vivi il lutto. Non c’è un tempo giusto per ‘andare avanti’, e il fatto che il dolore sia ancora presente significa che il legame con lei era molto forte. Se senti di essere spesso giù di morale, potrebbe essere utile esplorare meglio ciò che provi, magari con un aiuto esterno, per trovare un modo di convivere con la sua assenza senza che il dolore ti schiacci.
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Innanzitutto, intendo porgerle le mie condoglianze!
La perdita di una persona cara, soprattutto un genitore e causa di molta sofferenza
Occorre del tempo per superare in questo momento difficile.
È importante cercare il primo piano di ricominciare a vivere nella quotidianità. Riprendere in mano la nostra vita, i nostri obiettivi, i nostri impegni
Non è semplice, però è quello che bisogna fare
Bisogna continuare a vivere.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare ad affrontare questo momento difficile.
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Gent.mo Oscar, un periodo di lutto così lungo, ma soprattutto un sintomo che potrebbe quasi configurare una depressione lieve potrebbe richiedere oltre che un intervento di sostegno psicologico, per elaborare il caso specifico della morte di sua madre e cosa esattamente non "le è andato giù", anche un lavoro di ricarica corticale possibile con un programma di ascolto secondo il Metodo Tomatis. Questo secondo percorso le potrebbe dare quelle risorse in termini di energia mentale e miglioramento dell'umore necessarie per poi lavorare serenamente su quanto è accorso a sua madre.
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Caro Oscar, mi dispiace molto per la tua perdita. La morte di una madre è una delle esperienze più dolorose che una persona possa affrontare, e può essere difficile trovare un senso a tutto ciò, specialmente quando il dolore sembra non passare mai. È completamente naturale che tu stia ancora vivendo una grande tristezza, anche dopo due anni. Il lutto non ha una scadenza, e le emozioni che proviamo possono continuare a essere forti e intense, anche quando gli altri si aspettano che “andiamo avanti”. A volte, quando affrontiamo una perdita così grande, possiamo cercare di “andare avanti” anche se il cuore e la mente non sono ancora pronti. Ti incoraggio a non forzarti troppo a superare il dolore, ma a permetterti di viverlo, riconoscendo che è un processo che richiede tempo. Ciò che stai vivendo ora non è un segno di debolezza, ma una risposta umana naturale a una perdita profonda. Se senti che il dolore ti sta sopraffacendo o che stai faticando a trovare la forza, potresti considerare di lavorare su questo lutto in modo più profondo con un supporto psicologico. Un terapeuta può aiutarti a esplorare e comprendere meglio le emozioni legate alla perdita, e ad adattarti alla nuova realtà senza che il dolore continui a farti sentire sopraffatto. La tua sofferenza è valida, e ascoltarla, piuttosto che cercare di eliminarla, può essere il primo passo verso una forma di guarigione. Resto a disposizione, un caro saluto,
Dott.ssa Velia Morati
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Buongiorno comprendo il tuo grande dolore che stai attraversando.
Purtroppo la vita ci pone davanti ai grandi dolori.
Uno dei questi è la perdita dei nosti genitori.
Fatti aiutare da uno psicoterapeuta per superare questo periodo.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
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La perdita di una madre è un dolore che non ha scadenza. Non importa quanto tempo passi, il vuoto resta, e va bene così. Non devi avere fretta di "andare avanti" come se ci fosse un punto in cui tutto diventa più semplice. Ogni persona elabora il lutto con i propri tempi, e due anni non sono nulla rispetto a un legame così profondo.
Se la sua morte in ospedale è qualcosa che non riesci ad accettare, probabilmente c'è ancora un peso enorme che porti dentro. Forse rabbia, senso di ingiustizia, rimpianti... tutte emozioni valide, che hanno bisogno di essere ascoltate e comprese. Hai qualcuno con cui parlarne apertamente? Qualcuno che possa accogliere il tuo dolore senza minimizzarlo?
Se ti senti sempre giù di morale, prova a darti il permesso di stare male senza giudicarti. Il dolore non significa che non stai andando avanti, significa solo che l’amore per tua madre è ancora lì, forte. E sarà sempre con te. Magari potresti trovare un modo per sentirti più vicina a lei: scriverle, fare qualcosa che le piaceva, creare un rituale che ti dia conforto.
Non sei sola in questo. Sei ancora qui, anche se con fatica, e questo conta più di quanto immagini.
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Ciao Oscar
La morte di un genitore è sempre un evento difficile da accettare, a maggior ragione se avvenuto all'improvviso. Forse avresti bisogno di una terapia che ti aiuti con i giusti tempi e attraverso varie fasi ti aiuti ad accettarla
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Buongiorno Oscar, la perdita è dolorosa e questa sofferenza può essere ancor più angosciante quando l'elaborazione si scontra con quanto è successo e sulla solitudine che si sente nel proprio dolore. Penso che dovrebbe affidare il suo racconto in uno spazio protetto e darsi la possibilità di dire di più. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa
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Buongiorno Oscar, lo so quanto è dura perdere un genitore, la mamma poi è il centro della vita per i figli, quindi in un certo senso ancora più difficile. La perdita di un genitore crea un vuoto e una ferita profonda nella nostra anima che lascia strascichi dentro di noi per molto tempo. Però Sono passati due anni, nel suo messaggio dice poco, non mi è chiaro se la sua mamma ha avuto un malore improvviso o una lunga malattia perciò era in ospedale; se le avesse confidato che il suo desiderio un domani fosse quello di finire i suoi giorni tra le mura della sua casa con gli affetti più cari. Se lei ha famiglia o è solo. Cos’è che la turba o la fa sentire in colpa. Senza qualche altro elemento non è facile aiutarla . Dott.ssa Beatrice Canino
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Gentile Oscar, la perdita di una persona cara lascia un grande vuoto affettivo che ha bisogno di tempo per essere elaborato. Il tempo si allunga se la perdita avviene in condizioni inaspettate, improvvise e non si riesce a superare i la fase di stupore e incredulità.
Molto dipende anche dalla relazione in corso con la persona prima della perdita e in che momento la perdita avviene (se per esempio c’erano conflitti in corso)
Se questa condizione emotiva si protrae ancora e le impedisce di affrontare i suoi impegni quotidiani, si rivolga a uno psicoterapeuta, la potrà aiutare a comprendere meglio quello che le accade e a superare il momento.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli
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